Lucio Mario Perpetuo: differenze tra le versioni

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Fu forse membro dei ''[[vigintiviri]]'', ma il suo primo incarico documentato sembra essere stato quello di [[tribuno laticlavio]] ​​della ''[[legio IV Scythica]]'', che si trovava a quel tempo in [[Siria (provincia romana)|Siria]]. Fu quindi candidato alla carica di [[questore (storia romana)|questore]]. Il successivo ufficio ricoperto rimane invece incerto. Può darsi che Mario Perpetuo abbia ricoperto il ruolo di [[tribuno della plebe]] oppure quello di [[edile (storia romana)|edile]], e poi successivamente quello di [[Pretore (storia romana)|pretore]].<ref>Mennen, p. 110</ref>
 
Ciò che risulta certo è che egli divenne ''[[legatus legionis]]'' della ''[[legio XVI Flavia Firma]]'' in [[Siria (provincia romana)|''Syria-Coele'']] sotto il [[governatore provinciale romano]], [[Lucio Alfeno Senecione]], tra il [[200]] ed il [[203]]. A questo incarico seguì quello di ''[[Legatus Augusti pro praetore]]'' (governatore imperiale) della provincia dell'[[Arabia (provincia romana)|''Arabia Petraea'']] tra il [[200]] ed il [[207]].<ref>{{AE|1978|827}}.</ref> Attorno a questo periodo (tra il [[203]] e il [[214]]), Mario Perpetuo divenne [[console romano|console suffetto]], dove le date più probabili sono gli anni [[203]], [[208]] oppure il [[214]].
 
In un periodo compreso tra il [[204]] e il [[211]], divenne ''[[curator]] rerum publicarum Urbisalviensium (in [[Picenum|Piceno]]) item [[Tusculum|Tusculanorum]]'', a cui seguì un nuovo incarico come ''Legatus Augusti pro praetore'' in [[Mesia superiore]] (tra il [[211]] e il [[214]]). Poi nel [[214]] o nel [[215]]/[[216]], fu ancora ''Legatus Augusti pro praetore'' della [[Dacia (provincia romana)|provincia delle ''Tres Daciae'']].<ref>{{AE|1976|579}}.</ref> E infine ricoprì la carica di [[proconsole|governatore proconsolare]] dell'[[Africa (provincia romana)|Africa]]<ref>{{AE|1997|1655}}.</ref> oppure dell'[[Asia (provincia romana)|Asia]] attorno al [[218]]/[[219]].
 
== Note ==