Villa Marioni Pullè: differenze tra le versioni
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|distrutto =
|ricostruito = probabilmente tardo XVIIIsecolo
|stile = Villa: [[Architettura neoclassica|Neoclassico
|uso = Residenza signorile, residenza per ospiti e servitù, servizi per i residenti
|altezza =
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|proprietario storico = Famiglie: Fattori, Pellegrini, Marioni, [[Leopoldo Pullè|Pullè]], Istituti Ospedalieri di Verona
}}
[[File:Patria Esercito Re p334.jpg|thumb|Interno della villa nei primi anni del XXsecolo {{interprogetto|commons_preposizione=sul|commons=Category:Villa Marioni Pullè}}]]▼
[[File:2014 giu Villa Pellegrini Marioni Pullè, Chievo, Verona, photo Paolo Villa facade, Doric - Tuscan order, porch, pilaster strip, door, window, corbel, balcony FOTO6315BIS.JPG|thumb|Portico d'ingresso della villa nel giugno 2014{{interprogetto|commons_preposizione=sul|commons=Category:Villa Marioni Pullè - Ruins of facade}}]]▼
'''Villa Pellegrini Marioni Pullè''' è una villa situata in via Aeroporto Berardi a [[Chievo (Verona)|Chievo]] (frazione di [[Verona]]). È detta anche Villa Pullè, e quindi talvolta confusa con [[Villa Pullè|Villa Pullè Monga Galtarossa]] di [[San Pietro in Cariano]].
Si tratta di una villa [[Architettura neoclassica|neoclassica]] con palazzina [[Eclettismo (arte)|eclettica]] che unisce il [[Architettura neorinascimentale|Neorinascimento]] (nella facciata) con l'[[esotismo]] (la parte laterale e retrostante); la veste attuale è dell'architetto Ignazio Pellegrini (XVIII secolo).
È [[
==Storia<ref>[http://mapserver5.comune.verona.it/UFFI_SIT/PIAP_CONSULTAZIONE/Relazione%20ALLEGATO_9.pdf Prof. ssa Daniela Zumiani: RELAZIONE PROGRAMMATICA (art. 17 comma 5 lett. A) ALLEGATO N. 9 Per una storia del paesaggio di Verona e dintorni Aspetti storico culturali - Relazione di dettaglio Elementi connotativi degli ambiti paesaggistici omogenei (Adottato con D.C.C. n° 59 del 8.9.2011 Approvato con D.C.C. n° 91 del 23.12.2011) Comune e Provincia di Verona pp 9-11]</ref><ref>Villa Pullé: la presenza dell'oblio
===XVII secolo===
▲==Storia<ref>[http://mapserver5.comune.verona.it/UFFI_SIT/PIAP_CONSULTAZIONE/Relazione%20ALLEGATO_9.pdf Prof. ssa Daniela Zumiani: RELAZIONE PROGRAMMATICA (art. 17 comma 5 lett. A) ALLEGATO N. 9 Per una storia del paesaggio di Verona e dintorni Aspetti storico culturali - Relazione di dettaglio Elementi connotativi degli ambiti paesaggistici omogenei (Adottato con D.C.C. n° 59 del 8.9.2011 Approvato con D.C.C. n° 91 del 23.12.2011) Comune e Provincia di Verona pp 9-11]</ref><ref>Villa Pullé: la presenza dell'oblio , a cura di R. Cecchini, Verona 1989; E. Benetti, Villa Pullé a Chievo: nascita, sp lendore e morte di un pubblico bene , tesi di laurea specialistica in Storia dell'Arte, Università degli Studi di Verona, Facoltà di Lettere e Filosofia, relatore A.Conforti Calcagni,correlatore Daniela Zumiani, a.a. 2008/2009. </ref>==
▲* I terreni della Villa nel secondo quarto del secolo XVII appartenevano ad Antonio Fattori, possidente borghese di famiglia di commercianti originaria dalle Fiandre, in Verona attorno al 1600; grazie al commercio acquistò titoli nobiliari.
Antonio Fattori era residente in contrada Sant'Eufemia a Verona e sposò Domenica Fracalanza da cui ebbe sedici figli; nel 1653 egli dichiara la proprietà di settantadue campi a Chievo, acquistati dalla Camera Fiscale per cinquemila ducati, dai quali ebbe buone rendite.
===XVIII secolo===
Il primo complesso aveva mura di cinta, brolo, una torre colombara; i campi erano irrigati dall'Adige con una ruota idrovora; nel parco esisteva un piccolo teatro per le rappresentazioni.
Giacomo Fattori fu consigliato dall'amica di famiglia, Angela Marioni Merchenti, nata Pellegrini, a scegliere [[Ignazio Pellegrini]], famoso architetto nonché di lei cugino.
La nuova villa fece perdere il patrimonio a Giacomo Fattori, così vendette la villa di Novare ai Mosconi, anch'essi mercanti di seta.
* Giacomo Fattori cede tutte le sue tenute causa debiti, inclusa Chievo nel 1778 a Tommaso Pellegrini, fratello di Angela Merchenti.▼
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Tommaso Pellegrini nel 1779 inviò due suppliche al Magistrato veneziano delle acque per una ruota idrovora in riva all'Adige e convogliarla in tre vasche nell'orto, sul lato nord della proprietà per irrigare i prati della tenuta, iniziando i lavori di trasformazione della villa che Giacomo Fattori non era riuscito a concludere.
Poche le variazioni del progetto di Ignazio Pellegrini che aveva previsto annessi rustici, il parco abbellito da numerose sculture:▼
* Salone con affreschi del pittore veronese Angelo Da Campo “L’accoglienza di Ercole da parte di Minerva”; Angelo Da Campo fu allievo di [[Sante Prunati]] (anche [[Giambettino Cignaroli]]), si occupò anche di salvaguardare il patrimonio artistico veronese durante le soppressioni napoleoniche.▼
Nel 1802-1806 Da Campo insegnò presso l’[[Accademia Cignaroli]], con Luigi Frisono e Saverio Dalla Rosa (noto per aver redatto un Catastico in cui elencava tutte le opere pittoriche e scultoree esistenti nelle chiese che dovevano essere soppresse) raccolse e catalogò opere d’arte che costituirono la prima pinacoteca civica veronese.<ref name=SIPBC>[http://www.sipbcveneto.altervista.org/documenti/incuria/scheda-abbandono-villa-pulle.pdf Scheda sul sito SIPBC Veneto]</ref>▼
▲Poche furono le variazioni del progetto di Ignazio Pellegrini, che aveva previsto annessi rustici
* Requisizione napoleonica e lungo abbandono▼
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* Acquistata nel 1873 da [[Leopoldo Pullè]] che ripristinò il teatro dove si tenevano anche concerti da camera.<ref name= SIPBC/>▼
* Nel luglio del 1887 e nel settembre del 1897 venne ospitato [[Umberto I di Savoia]] per assistere ad alcune manovre militari, una targa all’interno della villa indica la stanza in cui dormì.<ref name= SIPBC/>▼
▲Nel 1802-1806 Da Campo insegnò presso l’[[Accademia Cignaroli]], con Luigi Frisono e Saverio Dalla Rosa (noto per aver redatto un
===XIX secolo===
▲[[File:Patria Esercito Re p334.jpg|thumb|upright=1|Interno della villa nei primi anni del
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===XX secolo===
▲* La Villa fu venduta agli Istituti Ospedalieri di Verona, per un tisicomio diretto da Elvira Ponti, sposata Miniscalchi Erizzo, successa nell’eredità a Erminia Turati, vedova Pullè.
▲* La villa fu venduta il 1 aprile 1919 per circa duecentomila lire (circa centoventicinquemila euro attuali) somma modestissima per volere della proprietaria del tisicomio.
La presenza del sanatorio provocò proteste da parte della popolazione che temeva contagi.
Per i costi insostenibili degli impianti di sicurezza anti
* Dalla Riforma Ospedaliera del 1968, si aprì una lunga vertenza per stabilire la proprietà del bene così divenne proprietà all'INPS.▼
* Nel 1977 il comitato pro - apertura parco spinge il Comune di Verona a presentare la domanda di utilizzo di una parte del verde.▼
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* Nel 1979 l'INPS acconsente di rendere pubblica la porzione del parco più vicina alla piazza.▼
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In seguito gli edifici, non più recintati, furono oggetto di atti vandalici e parziali distruzioni degli interni e degli affreschi.
* Nel 1981 vennero così murate le finestre degli edifici per preservare quel che era rimasto.▼
===XXI secolo===
Dal 2013 sono iniziati nuovi restauri<ref>[http://www.larena.it/stories/Home/550071_villa_pull_finalmentepartono_i_restauri/ larena.it 16.08.2013 Villa Pullè, finalmente partono i restauri ]</ref> dopo decenni di [[vandalismo]] ed abbandono
==Descrizione stilistica==
[[File:2014 giu Villa Pellegrini Marioni Pullè, Chievo, Verona, photo Paolo Villa panorama facade, Doric - Tuscan and Ionic order, porch, wings, pilaster strip, triangualar and circular tympanum, balcony, coat-of-arms.jpg|thumb|centre|
===In generale===
▲[[File:2014 giu Villa Pellegrini Marioni Pullè, Chievo, Verona, photo Paolo Villa facade, Doric - Tuscan order, porch, pilaster strip, door, window, corbel, balcony FOTO6315BIS.JPG|thumb|
In [[Architettura neoclassica|Stile Neoclassicco
Molto bella la progressione dei piani in facciata, più bassi tuscanici alle ali e maggiormente più alti nel corpo centrale Ionico al primo piano che dà un bel slancio alla struttura, qualche chiave di volta a voluta e mascherone localmente detto testa da porton (perché in pietra e si trovano sul portone)
Anche se neoclassica la villa ha la pianta delle ali non ad angoli ortogonali, le ali in facciata infatti si aprono decisamente verso l'esterno nella tipica illusione prospettica che dà maggior senso di profondità. Il retro appare più rigido, a causa della maggiore altezza e brevità delle ali, oltre ad una minor varietà di sporgenze e rientranze.
La linea di gronda del tetto per ammorbidire la linearità della struttura era adornata da vasi decorativi (vedi fotografie di primo XXsecolo), poi rimossi forse per timore di possibili cedimenti.
===Palazzina di servizio===
====Facciata====
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[[Categoria:Architetture eclettiche d'Italia]]
[[Categoria:Architetture neorinascimentali d'Italia]]
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