Fonoincisore: differenze tra le versioni
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[[File:Neumann VMS-70 Cutting Lathe.png|thumb|upright=1.8|Fonoincisore Neumann VMS-70]]
Il '''''fonoincisore''' ''è un particolare tipo di [[tornio]], impiegato nell'[[industria discografica]], per l'[[Registrazione sonora|incisione]] di [[Matrice (incisione)|matrici]] utilizzate come [[Master originale|master]] per la stampa
==Descrizione e funzionamento==
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'''''L' amplificatore audio''''' è il dispositivo che riceve il segnale audio e che, dopo averlo opportunamente filtrato e amplificato, lo invia alla testina di incisione. È dotato di un particolare filtro denominato [[Equalizzazione RIAA|RIAA]]. Questo tipo di equalizzazione si rende necessaria perché le onde a bassa frequenza, rispetto alle alte, inciderebbero un solco di ampiezza tale da invadere e tagliare quello adiacente. Si è ovviato al problema comprimendo nella fase di incisione le frequenze basse, esaltando al contempo le frequenze alte. In fase di riproduzione viene applicata l'equalizzazione contraria, il risultato finale sarà un suono analogo a quello di partenza.
'''La testina di incisione''' è un [[trasduttore]] che trasforma il segnale elettrico, all'uscita dell'amplificatore, in movimento meccanico da trasmettere alla puntina di incisione. La testina è costituita da due trasduttori magnetici, uno per canale, disposti a 90° tra loro e a 45° rispetto al piano del disco. Questa configurazione, denominata sistema 45/45 fu introdotta dalla Westrex nel 1957 per l'incisione stereo ed è tuttora utilizzata. Durante l'incisione la testina tramite un asse filettato viene fatta avanzare dall'esterno del disco verso il suo asse, creando così un solco a spirale modulato dal segnale dell'uscita dell'amplificatore. L' avanzamento della testina può avvenire in modo continuo, creando così una spirale a ''"passo costante", ''oppure controllato tramite un computer creandone una
'''''La puntina di incisione''''' è un utensile a forma di "V" di materiale duro (di solito zaffiro o rubino sintetico) che è collegato direttamente alla testina di incisione. La puntina viene spinta sul disco dal peso della testina, opportunamente bilanciato, in modo da incidere il disco. La vibrazione della testina viene trasmessa all'utensile che crea il microsolco irregolare. L'angolo del microsolco è di 90° ed il lato rivolto all' interno rappresenta il canale sinistro, mentre il lato rivolta all'esterno rappresenta il canale destro.
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===Hi-Fi e stereofonia===
Negli anni 50 già si parlava di [[alta fedeltà]] anche se i fonoincisori dell'epoca erano monofonici, quindi si iniziò a pensare come incidere in stereofonia, cosa allora possibile solo su supporti magnetici. Iniziarono così vari esperimenti e tentativi come quello di incidere due solchi paralleli, uno per canale, sul disco. Tale sistema avrebbe avuto dei problemi, soprattutto durante la riproduzione, perché sarebbe stato difficile -se non impossibile- posizionare correttamente la testina di riproduzione, dotata anch'essa di due puntine. La [[Decca Records]] sviluppò un sistema, chiamato 0/90, basato sullo spostamento verticale e laterale della puntina rispettivamente per i due canali.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Come scegliere un braccio fonografico|anno = 1957|rivista = Radiorama|volume = 7|mese = luglio|editore = Scuola radio elettra|url = http://www.introni.it/pdf/Radiorama%201957_07.pdf}}</ref> La svolta si ebbe nel [[1957]] col sistema 45/45 introdotto dalla Westrex:<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Dischi stereofonici ad unico solco|rivista = Alta fedeltà|anno = 1958|mese =
===Standardizzazione===
Nel novembre del [[1957]], si tenne a Zurigo un congresso organizzato dalla[[Commissione elettrotecnica internazionale|I.E.C.]], fra i rappresentanti dei fabbricanti europei di dischi dediti allo studio della registrazione stereofonica. Fu deciso all'unanimità di adottare il sistema 45/45 rinviando la pubblicazione a quando fosse stato ben chiaro che il sistema era in accordo con le raccomandazioni della [[Recording Industry Association of America|R.I.A.A.]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Norme tecniche per dischi stereofonici|rivista = Alta fedeltà|anno = 1958|mese =
==Compromesso fra qualità e durata==
La [[Alta fedeltà|qualità del suono]] registrato, oltre che dalla [[risposta in frequenza]] della testina di incisione e dal [[diametro]] della puntina di incisione, è fortemente legata alla [[Velocità angolare|velocità di rotazione]] alla quale è stato inciso il disco (ovviamente durante la riproduzione la velocità del giradischi deve essere la stessa). In teoria maggiore è la velocità di rotazione, tanto maggiore sarà la qualità ottenuta. Inoltre non bisogna confondere
# ''Il diametro esterno del disco . ''
# ''La minima velocità periferica a cui i suoni possono essere registrati correttamente .''
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* ''R = [[raggio (geometria)|raggio]], in [[Pollice (unità di misura)|pollici]], della parte esterna dell'incisione sul disco.''
* ''r = raggio, in pollici, della parte interna dell'incisione sul disco.''
* ''N = numero di spire o solchi incisi per pollice di raggio .''
* ''υ<sub>min</sub> = velocità tangenziale minima possibile, in pollici al secondo, alla quale il suono può essere registrato.''
* ''ω = velocità angolare di rotazione del disco in radianti al secondo .''
* ''t = durata, in secondi, della registrazione.''
* ''t<sub>max</sub>= durata massima efficace, in secondi, della
* ''ω<sub>max</sub> = velocità angolare di rotazione del disco, in radianti al secondo, corrispondente al tempo di esecuzione t<sub>max</sub>''
* ''T = durata, in minuti, della registrazione.''
* ''T<sub>max</sub> = durata massima efficace, in minuti, della
* ''W = velocità angolare di rotazione del disco, in giri al minuto.''
* ''W<sub>max</sub> = velocità angolare di rotazione del disco, in giri al minuto, corrispondente al tempo di esecuzione T<sub>max</sub>''
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