Philippe Noiret: differenze tra le versioni

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Esordì nel grande schermo in piccolissimi ruoli a partire dal [[1949]], apparendo per la prima volta in una pellicola di [[Jacqueline Audry]], ''Gigi'' (1949), anche se nel frattempo continuava a seguire gli studi superiori. Nel [[1950]], finiti questi, partecipò ai corsi d'arte drammatica tenuti da Roger Blin, attore poco sfruttato dal cinema, ma molto apprezzato in teatro. Per circa dieci anni, recitò al Théàtre National Populaire di [[Jean Vilar]], dove alla prosa alternò il cabaret (assieme a [[Jean-Pierre Darras]]).
 
Anche se posteriore a ''Gigi'', il suo film d'esordio è considerato ''La pointe courte'' ([[1956]]) di [[Agnès Varda]]. Dopo questo, la sua figura cominciò ad apparire con frequenza via via crescente sugli schermi del cinema francese (seppure ancora in ruoli secondari), sui set televisivi e sul palcoscenico. Nel [[1960]], fu lo zio di Zazie, cabarettista travestito da donna, in ''[[Zazie nel metrò (film)|Zazie nel metrò]]'' di [[Louis Malle]], film culto per i cinefili francesi; l'anno successivo, fu diretto da [[René Clair]] in ''Tutto l'oro del mondo'', per poi passare a lavorare con [[Edouard Molinaro]], [[René Clément]], [[Jean Delannoy]] e con registi italiani quali [[Lucio Fulci]] (''[[Le massaggiatrici]]'', [[1962]]), [[Luigi Zampa]] (''[[FrenesieFrenesia dell'estate]]'', [[1963]]) e [[Vittorio De Sica]] (''[[Sette volte donna]]'', [[1967]]).
Nel [[1966]], al termine della rappresentazione di "Un drôle de couple", diede l'addio ufficiale al teatro, e sganciandosi un po' dal cinema francese, si permise una parentesi americana nel [[1969]], lavorando per [[Alfred Hitchcock]] in ''[[Topaz]]'', accanto a [[Michel Piccoli]], e per [[George Cukor]] in ''Rapporto a quattro''.