Francesco Bianchini: differenze tra le versioni

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== Le opere ==
 
Gli scritti del Bianchini, per lo più inediti, sono una sessantina e attengono alla storia, all'archeologia, alla botanica, alla fisica, alla matematica e all'astronomia; conservati soprattutto nella [[Biblioteca Capitolare di Verona]] e nella [[Biblioteca Vallicelliana]] di Roma, consistono in relazioni di scavo, rendiconti di viaggio, corrispondenza con scienziati ed eruditi, testi di conferenze, osservazioni astronomiche, manoscritti di progetti e disegni, la ''De lapide Antiati epistola'' sugli scavi archeologici didell' [[Anzio (città antica)|Anzio antica Anzio]], il trattato sul calendario ''De Kalendario et Cyclo Caesaris'', una dissertazione sul problema della datazione della Pasqua, ''La Istoria Universale'' incompiuta, il ''Globus Farnesianus'', pubblicato nel 1752, ''Del Palazzo dei Cesari e la Camera ed inscrizioni sepulcrali de' liberti, servi ed ufficiali della casa d'Augusto'', le ''Hesperi et phosphori nova phaenomena sive observationes circa planetam Veneris'', pubblicate nel [[1728]], compendio delle osservazioni di Venere effettuate con un telescopio lungo 21 metri con la scoperta dell'inclinazione dell'asse del piano dell'orbita, le ''Astronomicae ac geographicae observationes selectae'', pubblicate a Verona nel [[1737]], mentre le ''Observationes circa fixas'' furono pubblicate solo nel [[1902]].
 
La ''Istoria universale'' fu progettata per narrare, dalla creazione del mondo ai suoi giorni, le vicende dell'umanità di tutti i continenti, dandone un quadro ordinato e organico; il Bianchini rileva i difetti delle opere dei cronologisti pubblicate fino ai suoi giorni: mancano di omogeneità come le opere degli antiquari. Per ottenere un'opera organica occorre riflettere sui fatti, coglierne la logica.