Teoria copernicana: differenze tra le versioni

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[[Immagine:De Revolutionibus manuscript p9b.jpg|thumb|Il manoscritto del ''Revolutionibus'' con la rappresentazione dei moti dei pianeti]]
La '''teoria copernicana''' prende nome da [[Niccolò Copernico]] che nel [[1543]], anno della sua morte, pubblicò il libro ''[[De revolutionibus orbium coelestium]]'' (''Delle rivoluzioni dei mondi celesti'').
In esso si postula che il [[Sole]] si trovi immobile ''vicino'' al centro del [[sistema solare]] e dell'[[universo]]. <ref>«la distinzione fra [[sistema solare]] ed [[universo]] non è stata chiara fino a tempi recenti, ma estremamente importante nelle controversie [[cosmologia (filosofia)|cosmologiche]] e [[religione|religiose]]» {{cita web|url=https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_eliocentrico|titolo=Sistema eliocentrico (Wikipedia)|accesso=11 agosto 2014}}</ref>
mentreInvece la [[Terra]], decentrata analogamente agli altri pianeti del sistema solare, ha un moto di rivoluzione annuale e un moto di rotazione quotidina attorno al proprio asse, che risulta inclinato<ref>Per questa ragione, combinata con la rivoluzione annuale della Terra intorno al Sole, sulla Terra si ha l'alternarsi delle stagioni.</ref> rispetto al piano dell'[[eclittica]].
{{cita web|url=https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_eliocentrico|titolo=Sistema eliocentrico (Wikipedia)|accesso=11 agosto 2014}}</ref>
mentre la [[Terra]], decentrata, ha un moto di rivoluzione annuale e un moto di rotazione quotidina attorno al proprio asse, che risulta inclinato<ref>Per questa ragione, combinata con la rivoluzione annuale della Terra intorno al Sole, sulla Terra si ha l'alternarsi delle stagioni.</ref> rispetto al piano dell'[[eclittica]].
Tale libro fu punto di partenza di una [[rivoluzione scientifica]] <ref>La [[Rivoluzione astronomica]] termina convenzionalmente nel [[1687]] con l'uscita dei ''[[Philosophiae Naturalis Principia Mathematica]]'' (''Principi matematici della filosofia naturale'') di [[Isaac Newton|Newton]].</ref>
dal [[sistema geocentrico]] a quello [[sistema eliocentrico|eliocentrico]], e contiene alcuni elementi salienti della teoria astronomica moderna tra i quali, oltre ai due moti della Terra descritti, la corretta definizione dell'ordine dei pianeti, delle loro distanze relative dal Sole e della [[precessione degli equinozi]].
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La teoria copernicana riprendeva l'ipotesi autenticamente [[sistema eliocentrico|''eliocentrica'']] risalente ad [[Aristarco da Samo]], poi sostenuta e dimostrata da [[Seleuco di Seleucia]] più di mille anni di Copernico. Ma il modello copernicano, contrariamente a quanto generalmente ritenuto, è ''eliostatico'', '''non''' ''eliocentrico'': «E' da notare che, sebbene il Sole sia immobile, tutto il sistema [solare] non ruota intorno ad esso, ma intorno al centro dell'orbita della Terra, la quale conserva ancora un ruolo particolare nell'Universo. Si tratta cioè, più che di un sistema eliocentrico, di un sistema eliostatico.» {{cita web|url=http://ppp.unipv.it/PagesIt/6Dif/6Videoconf/1VideoC.htm|titolo=G. Bonera, Dal sistema tolemaico alla rivoluzione copernicana|accesso=9 agosto 2014}}
 
La teoria copernicana, per quanto fosse rivoluzionaria, mantenne alcuni principi riconducibili al [[sistema tolemaico]]: le orbite circolari dei pianeti<ref>L'introduzione di orbite ellittiche si deve, nela [[1610Giovanni Keplero|Keplero]], ache le dimostra nel suo trattato [[GiovanniAstronomia Kepleronova|Keplero''Astronomia nova'']] del [[1609]].</ref> e l'immutabilità del cielo delle [[stella|stelle]] fisse.<ref>L'osservazione di nuove stelle dimostrerà tale idea infondata. Nel novembre [[1572]] [[Tycho Brahe]] osservò una stella molto luminosa, apparsa improvvisamente nella costellazione di [[Cassiopea (astronomia)|Cassiopea]]. Nel [[1573]] pubblicò un piccolo libro (''De Stella Nova''), coniando il termine [[nova|''nova'']] per una "nuova" stella (oggi sappiamo che in realtà si trattava della luce proveniente dall'esplosione di una [[supernova]]). Dall'ottobre [[1604]] comparve, per circa 12 mesi, un'altra ''nova'' nella costellazione di [[Ofiuco]]. Tale «supernova fu osservata per la prima volta il 9 ottobre [[1604]]. L'astronomo tedesco [[Giovanni Keplero]] la vide per la prima volta il 17 ottobre, ma la studiò così a lungo che essa prese il suo nome. Il suo libro sull'argomento era intitolato ''De Stella nova in pede Serpentarii'' (''Sulla nuova stella nel piede del Serpentario'').» {{cita web|url=https://it.wikipedia.org/wiki/SN_1604|titolo=SN 1604 (Wikipedia)|accesso=11 agosto 2014}}</ref>
Copernico conservò inoltre alcuni dei correttivi usati "''ad hoc''" da Tolomeo per spiegare i [[moto retrogrado|moti retrogradi]] apparenti dei pianeti: gli [[epiciclo e deferente|epicicli]], i [[epiciclo e deferente|deferenti]] e gli eccentrici. Dovette anche attribuire alla Terra un terzo moto (in realtà fittizio) di declinazione, oltre a quello di rivoluzione attorno al Sole e di rotazione attorno al proprio asse, per rendere conto della invariabilità dell'[[asse terrestre]] rispetto alla sfera delle stelle fisse.