Teorie del complotto sull'attentato al World Trade Center dell'11 settembre 2001: differenze tra le versioni
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[[File:World Trade Center 9-11 Attacks Illustration with Vertical Impact Locations it.svg|thumb|upright=1.4|Il punto d'impatto degli aerei.]]
Le principali argomentazioni proposte dai sostenitori della teoria del complotto (molte delle quali successivamente smentite dalle verifiche tecniche) sono le seguenti:
* ''I complottisti affermano che non è plausibile che i pilastri in acciaio siano fusi poiché il punto di fusione dell'acciaio supera i 1300°''. Thomas Eagar, professore di ingegneria e [[scienza dei materiali]] presso il [[Massachusetts Institute of Technology]], mostra l'infondatezza di tale ipotesi complottistica, evidenziando come appunto il crollo sia avvenuto non solo per l'impatto meccanico degli aerei, ma anche per l'indebolimento dell'acciaio dovuto all'incendio del combustibile riversatosi dagli aerei stessi<ref name="TMS">{{Cita web|lingua=en|autore=Thomas W. Eagar, Christopher Musso|url=http://www.tms.org/pubs/journals/JOM/0112/Eagar/Eagar-0112.html|titolo=Why Did the World Trade Center Collapse? Science, Engineering, and Speculation|editore=The Minerals, Metals & Materials Society (TMS)|data=|accesso=}}</ref>. A determinare il collasso strutturale delle Torri furono quindi principalmente gli incendi che, anche se non fusero le colonne portanti (l'acciaio fonde a temperature più alte) le ''ammorbidirono'' significativamente, facendogli perdere gran parte della loro capacità di carico <ref name=faq>{{Cita web|autore=[[Paolo Attivissimo]]|url=http://undicisettembre.blogspot.com/2006/07/faq-le-torri-gemelle-del-world-trade.html|titolo=FAQ 3.1: Le Torri Gemelle - La “versione ufficiale"|editore=undicisettembre.blogspot.com|data=30 giugno 2006|accesso=}}</ref>. L'acciaio si deforma infatti già a 350 °C e si ammorbidisce già a 500 °C<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=|url=http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201-3D%20Mechanical%20Properties.pdf|titolo=NCSTAR Mechanical Properties|editore=National Institute of Standards and Technology (NIST)|data=|accesso=}}</ref>. Secondo le perizie tecniche, la consistente [[dilatazione termica]] causata dall'elevata temperatura ha danneggiato fortemente l'equilibrio originario delle Torri (probabilmente causando una fuoriuscita dei pilastri dalle fondamenta)<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Sheila Barter|url=http://www.public-action.com/911/jmcm/BBCNews/|titolo=How the World Trade Center fell|editore=[[BBC News]]|data=13 settembre 2001|accesso=}}</ref>. Dai rapporti [[FEMA]] sugli attacchi alle Torri Gemelle si evince inoltre che lo schianto aereo causò la rottura di molte delle colonne portanti degli edifici, cosicché il carico statico fu redistribuito su un numero molto inferiore di colonne.<ref name=plaza>{{Cita web
* ''L'architetto [[Minoru Yamasaki]], colui che progettò le Torri, aveva previsto durante il progetto la possibilità di un impatto di un aereo con esse. L'aereo su cui si basò era il [[Boeing 707]], all'epoca del progetto l'aereo più grande del mondo, che è poco più piccolo del [[Boeing 767]], il tipo di aereo che impattò con le Torri''. L'architetto aveva calcolato che la struttura doveva resistere all'impatto di un aereo in atterraggio, e quindi quasi vuoto di carburante e con una velocità molto più bassa rispetto a quella d'impatto dell'11 settembre <ref name=faq />. In ogni caso, gli edifici in effetti resistettero allo schianto (la forza dell'impatto dell'aereo e quella delle esplosioni venne completamente assorbita dalla struttura, che tornò in perfetto equilibrio dopo pochi secondi). Anche se i complottisti ipotizzano che sarebbe difficile pensare che l'architetto non avesse previsto l'incendio che si sarebbe scatenato appena dopo l'impatto, lo stesso Eager <ref name="TMS"/> sottolinea come nella progettazione di nessun edificio del mondo vengano inserite misure in grado di garantire la stabilità strutturale per più di due-tre ore, in caso di un incendio di straordinarie proporzioni (esattamente come avvenuto).
* ''Seppure l'impatto e l'energia liberata dalle esplosioni degli aerei fossero stati sufficienti a produrre il crollo delle due Torri, secondo i sostenitori della teoria del complotto rimarrebbe difficile spiegare le ragioni del crollo di ''un terzo edificio'' (il World Trade Center 7) di 47 piani, che non fu colpito da alcun aereo ma solamente da detriti provenienti dalle Torri.'' Il World Trade Center 7 fu colpito dalle macerie della Torre Nord. Tali macerie causarono uno squarcio di venti piani sul lato rivolto verso le Torri. Un angolo dell'edificio era lesionato per un'ampiezza di dieci piani. Inoltre si erano innescati una serie di incendi su due facciate, che bruciarono per quasi sette ore <ref name=faq />.
* ''Secondo altre ipotesi, gli incendi furono di durata troppo breve per indebolire una massa d'acciaio come quella delle Torri, peraltro a non più di 700 °C. In merito a questo problema, [http://www.serendipity.li/wot/wtclang.jpg l'immagine della Torre sud] mostra come l'incendio fosse particolarmente circoscritto e in via di esaurimento. E tuttavia, essa crollò prima della Torre nord, che bruciava più intensamente''. Tecnicamente, è però corretto sottolineare che - come indicato in precedenza - un normale incendio di appartamento supera i 1000° centigradi, temperatura alla quale l'acciaio, soprattutto se privato delle protezioni antincendio (devastate dall'impatto con l'aereo) (<ref>{{Cita web|autore=Enrico Manieri|url=http://11-settembre.blogspot.com/2008/02/resistenza-allimpatto-del-sfrm-prove.html|titolo=Resistenza all'impatto del SFRM: prove balistiche|editore=11-settembre.blogspot.com|data=|accesso=}}</ref>), perde l'80/90% della sua capacità di tenuta anche senza arrivare al punto di fusione. In proposito, il noto architetto [[Renzo Piano]] risponde così a precisa domanda: "Quando ha capito che le Torri sarebbero crollate? «Dopo un minuto. Era scontato. Vede, l'acciaio fonde a mille gradi e un impatto di quel tipo, un aereo carico di carburante scagliato a quattrocento all'ora, scatena un calore di duemila gradi.»."<ref>{{Cita news|autore=[[Curzio Maltese]]|url=http://www.repubblica.it/online/mondo/macerieuno/piano/piano.html|titolo=Piano "Sarebbe una follia ricostruire le Twin Towers"|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=21 settembre 2001
[[File:TorreWindsor1.JPG|thumb|La Torre Windsor dopo un incendio durato 24 ore]]
*In una relazione della FEMA del [[1991]] si legge che un incendio in un grattacielo di Philadelphia (il One Meridian Plaza) aveva generato fiamme così estese che «''le travi maestre e quelle secondarie si erano piegate e contorte (...) ma (...) nonostante le straordinarie proporzioni del fenomeno, i pilastri avevano continuato a sostenere il carico senza riportare danni evidenti''» <ref name="griffin31">{{Cita|Griffin, 2004|p. 31}}.</ref>. Rispetto a questo evento una differenza importante è data dalla dinamica: l'impatto dell'aereo ha infatti distrutto alcune colonne, questo unitamente all'incendio ha fatto crollare le Torri <ref name=plaza /> Altro confronto è quello con la Torre Windsor a [[Madrid]] che è in ogni caso poco utile poiché, oltre ad essere più piccola, essa poteva contare su un nucleo centrale e alcuni piani interamente in cemento <ref>{{Cita web|lingua=en|autore=|url=http://www.concretecentre.com/main.asp?page=1095|titolo=The Madrid Windsor Tower Building Fire|editore=concretecentre.com|data=14-15 febbraio 2005|accesso=}}{{collegamento interrotto}}</ref> mentre la struttura del WTC era in solo acciaio. Inoltre le dinamiche dell'incidente furono completamente diverse <ref>{{Cita web|autore=|url=http://undicisettembre.blogspot.com/2006/07/la-torre-windsor-madrid.html|titolo=La Torre Windsor a Madrid|editore=undicisettembre.blogspot.com|data=12 luglio 2006|accesso=}}</ref>. Nel caso specifico dell'incendio della Torre Windsor, poi, l'indagine approfondita degli effetti dell'incendio sulla struttura in cemento armato ha evidenziato i serissimi danni da essa riportati, che imposero l'abbattimento della costruzione, mentre la struttura portante in acciaio dei piani superiori crollò completamente e quindi l'esempio dell'incendio della Torre Windsor è esattamente l'opposto di ciò che sostengono i complottisti: la struttura in acciaio della Torre di Madrid è crollata per effetto del solo incendio, come verificabile dalle immagini fatte durante il sopralluogo tecnico delle autorità spagnole (<ref>{{Cita web|autore=Enrico Manieri|url=http://11-settembre.blogspot.com/2007/08/effetti-dellincendio-nella-torre.html|titolo=Effetti dell'incendio sulle strutture in cemento armato: il caso della Torre Windsor di Madrid|editore=11-settembre.blogspot.com|data=|accesso=}}</ref>). Analoghe riflessioni in merito alla diversità delle strutture e delle dinamiche possono essere svolte in relazione a altri incendi in altri edifici:
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**In ogni solaio del centinaio di piani dei due edifici avrebbero dovuto "sbriciolarsi" centinaia di travi d'acciaio collegate ai 283 pilastri
**Le Torri, secondo i complottisti, crollarono nel giro di 10 secondi: per 400 metri d'altezza, ciò equivarrebbe a un volo in caduta libera, senza nessuna resistenza - neppure di un secondo - da parte degli 80 piani sottostanti alla zone incendiata (quasi un cedimento istantaneo di tutti i solai contemporaneamente). Queste affermazioni, mai provate da parte dei sostenitori delle teorie del complotto, sono viziate dal fatto che il tempo di caduta viene calcolato basandosi sul momento in cui i primi detriti toccano il suolo, e non gli edifici nella loro interezza<ref>[http://undicisettembre.blogspot.it/2006/06/faq-le-torri-gemelle-del-world-trade.html le Faq sulle torri gemelle]</ref>.
**Il crollo delle Torri è stato totale lasciando un cumulo di macerie sbriciolate alto pochi piani: «''Perché la parte inferiore di quei massicci pilastri centrali non rimase in piedi dopo il crollo? Se è vero, come si sostiene ufficialmente, che i danni maggiori furono causati dagli impatti e dagli incendi ai piani superiori, e di conseguenza i solai caddero schiacciandosi gli uni sopra gli altri, allora ci si aspetterebbe anche che i massicci pilastri d'acciaio del nucleo centrale fossero rimasti in piedi quantomeno per 20 o 30 piani della parte inferiore''» ([http://www.serendipity.li/wtc5.htm Peter Meyer]), come infatti avvenne nella pratica generando delle vere e proprie "guglie" che resistettero alcuni secondi dopo il crollo<ref>{{Cita web|autore=[[Paolo Attivissimo]]|url=http://undicisettembre.blogspot.com/2008/03/le-guglie-delle-torri-gemelle.html|titolo=Le “guglie” delle Torri Gemelle
*«''[Il crollo] diventa comprensibile se le basi dei pilastri d'acciaio furono fatte saltare con esplosivi collocati al livello delle fondazioni. Con le basi ridotte in polvere e i pilastri d'acciaio centrali spezzati da esplosioni causate in più punti lungo le Torri Gemelle, i solai superiori persero l'appoggio e crollarono al suolo in circa dieci secondi''» (Peter Meyer, ''cit.''). L'analisi delle registrazioni dei crolli, tuttavia rende evidente come i medesimi si svilupparono a partire dai piani interessati da impatti ed incendi verso il basso e non viceversa <ref>{{Cita web|autore=|url=http://nuke.crono911.org/Crono911Aggiornamenti/FotoVideoMedia/WTC1e2Icollassi/tabid/76/Default.aspx|titolo=WTC 1 e 2: i collassi|editore=nuke.crono911.org|data=|accesso=}}</ref>.
*«''In entrambi i casi gli incendi all'interno degli edifici si placarono dopo poco tempo, sprigionando soltanto fumo nero e caliginoso. Se le Torri Gemelle furono abbattute di proposito, con l'intenzione di attribuire la causa del crollo agli incendi (...) allora l'ultimo istante utile per farle cadere sarebbe stato proprio quello in cui le fiamme si stavano estinguendo. Poiché l'incendio della Torre sud è stato provocato dalla combustione di una quantità minore di carburante rispetto a quello della Torre nord, le fiamme dell'edificio sud cominciarono a spegnersi prima. Quindi, chi controllava la demolizione fu costretto a far crollare l'edificio sud prima di quello nord''» (Ibid.)
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[[File:September 17 2001 Ground Zero 02.jpg|upright=1.4|thumb|''[[Ground Zero]]'']]
*«Per provare che i pilastri d'acciaio delle Torri Gemelle furono fatti saltare con esplosivi, bisognerebbe averne esaminato i frammenti rimasti fra le macerie, per vedere se vi fossero tracce di quello che gli esperti di metallurgia chiamano "accoppiamento". Ma i detriti del WTC furono rimossi il prima possibile, senza che fosse possibile sottoporli a perizia legale<ref name="Lommmi">Lommi, Flavio. "Teoria della cospirazione sull'attentato al World Trade Center - Vol.1/2013 pag. 32-33.</ref> (...). Le oltre 250.000 tonnellate d'acciaio provenienti dalle Torri Gemelle furono vendute quasi completamente ai commercianti di rottame di New York, e quindi caricate a tempo di record su navi dirette in Cina e Corea, rimuovendo così qualsiasi prova» (P. Meyer, ''cit.'')
*Resoconti giornalistici ricordano che l'acciaio è stato invece esaminato. Il documento scritto in proposito dagli esperti che hanno analizzato il metallo delle Torri è liberamente scaricabile <ref>http://www.house.gov/science/hot/wtc/wtcreport.htm {{collegamento interrotto}}</ref>. Le decine di migliaia di tonnellate d'acciaio delle Torri Gemelle non furono immediatamente vendute per essere riciclate, ma in gran parte conservate nella discarica di [[Staten Island]]. In proposito una trave d'acciaio alta dieci metri appartenente alla Torre sud è stata rimossa soltanto il 29 maggio 2002; è stata poi trasportata in un magazzino per essere trasformata in un monumento alla memoria <ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2002/05_Maggio/29/groundzero.shtml|titolo=Ground Zero, rimossa l'ultima trave|città=New York|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=29 maggio 2002
*I lavori per la rimozione delle macerie sono terminati soltanto otto mesi dopo il crollo delle Torri, con la rimozione dell'ultima trave del 29 maggio 2002: "Si trattava della trave 1.001 B della Torre 2 del World Trade Center, che ha portato il totale delle macerie rimosse dalla voragine all'incredibile cifra di 1,8 milioni di tonnellate, facendo superare i 3.1 milioni di ore di lavoro in otto mesi." <ref name="repubblica.it">{{Cita news|autore=[[Alexander Stille]], traduzione di Anna Bissanti|url=http://www.repubblica.it/online/esteri/ground/ground/ground.html|titolo=New York, l'ultima cerimonia ora parte la ricostruzione|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=30 maggio 2002|città=New York
Tale tesi legate alle cosiddette "teorie del complotto" sono state criticate ed analizzate da ''debunker'', come, in Italia [[Paolo Attivissimo]]<ref>{{Cita web|autore=[[Paolo Attivissimo]]|url=http://www.attivissimo.net/antibufala/11settembre/11settembre_p01.htm|titolo=Appunti sulle ipotesi di complotto riguardanti gli attentati dell'11 settembre 2001
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{Cita libro|autore=[[Giulietto Chiesa]] et al.|titolo=Zero. Perché la versione ufficiale sull'11/9 è un falso|editore=Piemme|anno=2007|
*{{Cita pubblicazione|autore=Steve Clarke|titolo=Conspiracy Theories and the Internet: Controlled Demolition and Arrested Development|rivista=Episteme|volume=4|numero=2|anno=2007|cid=Clarke, 2007}}
*{{Cita libro|autore=[[David Ray Griffin]]|titolo=The new Pearl Harbor: disturbing questions about the Bush administration and 9/11'', |altri=prefazione di Richard Falk|città=Northampton (Massachusetts)|editore=Olive Branch Press|anno=2004|cid=Griffin, 2004}}
*{{Cita libro|cognome=Icke|nome=David|wkautore=David Icke|titolo=Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle Torri Gemelle: ecco perché la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre è una menzogna colossale|editore=Diegaro di Cesena Macro|anno=2005|
*{{Cita libro|curatore=[[Massimo Polidoro]]|altri=AA. VV.|titolo=[[11/9 La cospirazione impossibile]]|anno=|editore=Piemme|
== Voci correlate ==
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