Blattodea: differenze tra le versioni

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L'[[Apparato respiratorio degli insetti|apparato respiratorio]] comprende 8 paia di [[Apparato respiratorio degli insetti#Stigma|stigmi]], di cui due nel torace e sei nell'addome.
 
Il funzionamento dell'[[apparato nervoso degli insetti#Sistema nervoso centrale|sistema nervoso centrale]] e di quello [[apparato respiratorio degli insetti|respiratorio]] evidenziano la natura metamerica del corpo degli Insetti soprattutto nel caso di un ordine sostanzialmente primitivo come quello dei Blattoidei. È stato riscontrato che la ''[[Periplaneta americana]]'' decapitata, può essere mantenuta in vita per alcune settimane ricorrendo ad alcuni accorgimenti<ref>{{cita web |autore=Charles Choi |url=http://www.sciam.com/article.cfm?id=fact-or-fiction-cockroach-can-live-without-head&sc=I100322 |titolo=Fact or Fiction?: A Cockroach Can Live without Its Head |operasito=Scientific American |lingua={{en}} |accesso=09-07-9 luglio 2008}}</ref>. Ciò è un'evidente conseguenza della decentralizzazione di alcune funzioni vitali, come, ad esempio, la respirazione tracheale e il controllo neurovegetativo e motorio affidato, in buona parte, ai gangli ventrali.
 
L'[[apparato riproduttore degli insetti|apparato riproduttore]] comprende gonadi composte da 30-40 testicoliti nei testicoli (maschio) e da 8 ovarioli negli ovari. Nelle femmine, la vagina è in connessione con una camera genitale e con la spermateca.
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=== Riproduzione ===
[[File:Blatella germanica cdc.jpg|thumb|Femmina di ''Blattella germanica'' con ooteca.]]
La riproduzione avviene ordinariamente per [[riproduzione sessuale|anfigonia]], mentre la [[partenogenesi]] interessa pochissime specie e in contesti particolari<ref name="Tremblay20">Tremblay. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', p. 20.</ref><ref name="Servadei252">Servadei et al. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', p. 252.</ref><ref>Moreira da Costa Lima. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', pp. 222-223.</ref>. Ad esempio, nella specie ''[[Nauphoeta cinerea]]'', la partenogenesi è occasionale e si verifica in alcune femmine e se isolate dai maschi<ref>{{cita pubblicazione |autore=L.S. Corley et al |titolo=Developmental constraints on the mode of reproduction in the facultatively parthenogenetic cockroach Nauphoeta cinerea |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11324032 |rivista=Evolution & devolopment |anno=1999 |id=ISSN 1520-541X |volume=1 |numero=2 |pagine=90-9 |accesso=10-07- luglio 2008}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=P.J. Moore |coautori=A.J. Moore AJ |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12622733 |titolo=Developmental flexibility and the effect of social environment on fertility and fecundity in parthenogenetic reproduction |rivista=Evolution & devolopment |anno=2003 |volume=5 |numero=2 |pagine=163-8 |accesso=10-07- luglio 2008}}</ref>. Un tipico caso di partenogenesi geografica è invece riscontrato nello Scarafaggio del [[Suriname]] (''[[Pycnoscelus surinamensis]]''): questa specie, diffusa in diverse regioni tropicali e temperate, è tipicamente anfigonica, ma negli [[Stati Uniti d'America|USA]] sono presenti solo popolazioni partenogenetiche a causa dell'assenza dei maschi<ref>{{cita pubblicazione |autore=E. Davis Parker et al |titolo=Genetic Diversity in Colonizing Parthenogenetic Cockroaches |url=http://www.jstor.org/pss/2407445 |rivista=Evolution |volume=31 |numero=4 |anno=1977 |pagine=836-842}}</ref><ref>{{cita web |url=http://bugguide.net/node/view/16867 |titolo=Species ''Pycnoscelus surinamensis'' - Surinam Cockroach |operasito=BugGuide |accesso=10-07- luglio 2008 |lingua={{en}}}}</ref>.
 
La generalità dell'ordine è rappresentata da specie [[ovipari|ovipare]], ma si riscontrano anche casi di [[ovovivipari]]tà o di [[vivipari]]tà. Le femmine depongono le uova, in numero variabile secondo la specie, dell'ordine di diverse decine, all'interno di [[Glossario entomologico#ooteca|ooteche]]. L'ooteca è una capsula formata con il secreto delle [[Apparato secretore degli insetti#Ghiandole accessorie dell'apparato genitale|ghiandole colleteriche]] ed è suddivisa in cellette verticali, ciascuna contenente un uovo, disposte su due serie allineate <ref name="Servadei252"/><ref>Moreira da Costa Lima. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', p. 223.</ref>. Ogni femmina può produrre più ooteche nel corso della sua vita e a seguito di un unico atto riproduttivo. L'ooteca viene trattenuta dalla femmina nell'estremità dell'addome e depositata un po' prima della schiusa in un ambiente adatto, in genere rappresentato da un luogo riparato, umido e oscuro. Nelle specie ovovivipare e vivipare, l'ooteca viene riassorbita oppure trattenuta all'interno dell'apparato genitale e l'incubazione si svolge perciò all'interno del corpo della madre.
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=== Ciclo ===
[[File:Ooteques 316.JPG|left|thumb|Ooteche di scarafaggi.]]
I Blattoidei sono insetti [[paurometaboli]] oppure, nelle forme attere, [[pseudoametaboli]]. Il ciclo di sviluppo è piuttosto lento e si svolge in un intervallo di alcuni mesi o, addirittura, di alcuni anni, secondo la specie e le condizioni ambientali. Ad esempio, la ''[[Blattella germanica]]'' completa il suo sviluppo in circa 6 mesi<ref name="Moreira228-230">Moreira da Costa Lima. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', pp. 228-230.</ref>, mentre la ''[[Periplaneta americana]]'' richiede in media tempi di sviluppo di 6-12 mesi<ref>{{cita web |titolo=American cockroach |url=http://creatures.ifas.ufl.edu/urban/roaches/american_cockroach.htm |autore=Kathryn A. Barbara |operasito=Featured Creatures |editore=Department of Entomology and Nematology, University of Florida |accesso=10-07- luglio 2008}}</ref>. Tuttavia, per quest'ultima specie sono citati in letteratura casi di sviluppi postembrionali che hanno richiesto anche 19 o 34 mesi<ref name="Moreira228-230"/><ref>Servadei et al. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', p. 254.</ref>.
 
Nel corso dello sviluppo, i Blattodei subiscono in genere 5-6 mute<ref name="Tremblay20"/><ref name="Moreira228-230"/>, ma talvolta si possono avere anche più di 10 mute<ref name="Tremblay20"/>. Lo sviluppo passa attraverso gli stadi di [[neanide]] e, successivamente, nel caso dei paurometaboli, di [[ninfa (zoologia)|ninfa]]. I giovani nascono in uno stadio immaturo, detto ''preneanide''<ref name="Servadei252"/>, hanno un colore biancastro e diventano scuri dopo poche ore. Nelle prime fasi di vita, le neanidi vivono vicino alla madre e, talvolta, si riscontrano anche casi di cure parentali<ref name="Servadei252"/><ref name="Moreira-prole">Moreira da Costa Lima. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', pp. 225-228, 232-233.</ref>.
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Le cure parentali sono state documentate in molte occasioni e in generale riguardano diverse specie ovipare. Le femmine rivolgono attenzioni verso le ooteche proprie e, talvolta, depositate da altre femmine, saggiandole con i palpi e le antenne e aiutando le preneanidi a fuoriuscire<ref name="Moreira-prole"/>. In generale le neanidi delle specie vivipare e ovovivipare tendono a disperdersi alla nascita, ma in diverse specie ovipare è stata riscontrata una protezione da parte della madre nei confronti delle neonate. In particolare, in alcune specie, le giovani neanidi sono accolte sul corpo della madre, che provvede anche al loro trasporto oltre che a dare rifugio<ref name="Moreira-prole"/>.
 
La vita relazionale è in generale evidenziata da una tendenza al gregarismo e comportamenti basati sui segnali chimici, come la marcatura dei passaggi per la ricerca del cibo, attraverso le deiezioni, oppure il richiamo sessuale dei maschi verso le femmine, con il secreto delle ghiandole odorifere. Altri studi hanno messo in evidenza una forma di autoregolazione dei rapporti tra cooperazione e competizione finalizzati allo sfruttamento ottimale delle risorse ambientali<ref>{{cita web |autore=Jennifer Viegas |titolo=Cockroaches Make Group Decisions |url=http://animal.discovery.com/news/briefs/20060327/cockroach.html |operasito=Animal Planet News |lingua={{en}} |accesso=10-07- luglio 2008}}</ref>. Di particolare importanza, sotto l'aspetto evolutivo, è la vita relazionale delle specie xilofaghe del genere ''Cryptocercus'', in quanto è considerata una forma primitiva di aggregazione sociale assimilabile a quella delle termiti.
 
In merito ai comportamenti etologici individuali, i Blattoidei sono generalmente insetti con abitudini notturne e piuttosto schivi. Sono cattivi volatori ma, in compenso, eccezionali corridori, dotati di una notevole velocità di movimento. Hanno uno spiccato senso di orientamento e in caso di pericolo raggiungono rapidamente il loro rifugio<ref name="Servadei252"/>. Alcune specie sono in grado di volare, ma in modo grossolano e per brevi tragitti.
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I più antichi resti fossili di blattoidei risalgono al [[Carbonifero]], tra 354 e 295 milioni di anni fa. Le principali differenze morfologiche riguardano la lunghezza dell'[[ovopositore]], che è andata riducendosi nel corso dell'[[evoluzione]]. La comparsa delle forme moderne risalirebbe al primo [[Cretacico|Cretaceo]].
 
In merito alla [[filogenesi]], è accertata la relazione con gli ordini [[Mantodea]] (mantidi) e [[Isoptera]] (termiti)<ref>{{cita web | autore=David R. Maddison |anno=2002 |titolo=''Dictyoptera'' |url=http://tolweb.org/Dictyoptera/8253/2002.01.01 |operasito=The Tree of Life Web Project |accesso=09-07-9 luglio 2008 |lingua={{en}}}}</ref>. Differenti, secondo gli Autori, sono le interpretazioni relative all'albero filogenetico: una tesi propende per una relazione più stretta fra Blattoidei e Mantodei, mentre una seconda mette in relazione i Blattoidei con gli Isotteri.
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[[File:Common Cockroach - Project Gutenberg eText 16410.png|thumb|left|Dimorfismo sessuale della blatta comune (''B. orientalis''). a) femmina; b) maschio; c) femmina di lato; d) neanide.]]
In [[Europa]] sono rappresentate le famiglie Blaberidae, Blattellidae, Blattidae e Polyphagidae<ref>{{Fauna europaea|11908|Blattodea|11-07-2008}}</ref>. In [[Italia]] sono rappresentate tre famiglie (Blattellidae, Blattidae e Polyphagidae), con complessive 40 specie, quasi tutte appartenenti alle Blattellidae e, nell'ambito di queste, alla sottofamiglia delle [[Ectobiinae]]<ref>{{cita web |http://www.faunaitalia.it/checklist/introduction.html |titolo=Checklist of the Italian fauna on-line |operasito=Fauna Italia |autore=Fabio Stoch |lingua={{en}} |anno=2003 |accesso=11-07- luglio 2008}}</ref>.
 
Le specie nostrane di maggior interesse, in quanto commensali dell'uomo, sono le seguenti:
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Sul primo aspetto va detto che il danno materiale diretto è limitato in quanto i livelli di infestazione non sono tali da provocare ingenti distruzioni delle derrate attaccate. Sotto questo aspetto le blatte sono tra gli insetti meno dannosi. Va tuttavia specificato che il danno indiretto è di rilevante entità: gli scarafaggi commensali dell'uomo visitano ambienti malsani, come ad esempio fognature e discariche, per spostarsi in ambienti domestici; a causa dell'abitudine di rigurgitare parte del cibo ingerito precedentemente sul substrato e di defecare durante l'alimentazione, anche un basso livello di infestazione può rendere inservibile una partita a causa dei cattivi odori trasmessi e, soprattutto, dei rischi igienici derivanti dall'infestazione. Gli ambienti che possono essere frequentati sono tutti quelli che possono contenere derrate alimentari di qualsiasi natura, perciò sono suscettibili di infestazioni da scarafaggi e, di conseguenza, di contaminazioni, le abitazioni civili, i magazzini di derrate, le aziende agrarie, le industrie e i laboratori artigianali di [[trasformazione agroalimentare]], gli esercizi di ristorazione (alberghi, ristoranti, bar, mense, ecc.), gli ospedali, le scuole, gli uffici, gli istituti di detenzione, ecc.<ref name="AFD"/><ref name="uc">Rust & Reierson. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]''.</ref>.
 
I rischi alla salute sono di una certa entità. Le specie che rappresentano una vera e propria emergenza sarebbero meno di una decina<ref name="AFD"/><ref name="uc"/>, ma le stesse sono responsabili della trasmissione di alcune fra le più importanti malattie del mondo<ref name="AFD"/>. I Blattodei sono infatti possibili vettori di [[vira|virus]], [[batteri]], [[protozoi]], [[nematodi]], [[cestodi]], a loro volta responsabili di affezioni più o meno gravi<ref name="Tremblay20"/>. Fra le possibili affezioni trasmesse attraverso la contaminazione degli alimenti sono citate la [[dissenteria]], la [[salmonellosi]], l'[[epatite A]], la [[poliomielite]], la [[legionella|malattia del legionario]]<ref name="uc"/><ref name="oms">{{cita libro |titolo=Children's health and the environment |autore=N. Chaudhuri |coautori=L. Fruchtengarten |curatore=J. Pronczuk de Garbino |capitolo=Chapter 3. Where the child lives and plays |pagine=p. =36 |editore=World Health Organization |anno=2004 |città=Ginevra |url=http://whqlibdoc.who.int/publications/2005/9241562927_section2_eng.pdf}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore=M.A. Baumholtz et al |titolo=The medical importance of cockroaches |rivista=International Journal of Dermatology |anno=1997 |volume=36 |numero=2 |pagine=90-96}}</ref>. Gli scarafaggi, inoltre, trasmettono [[antigene|antigeni]] che causano l'insorgenza dell'[[asma]]<ref name="uc"/><ref name="oms"/>.
 
== Metodi di lotta ==
[[File:Supella longipalpa cdc.jpg|thumb|Neanide di ''[[Supella longipalpa]]'', nota come blatta dei mobili.]]
La difesa dagli scarafaggi<ref name="uc"/><ref>Tremblay. ''[[#Bibliografia|Op. cit.]]'', p. 21.</ref><ref>Aldo Pollini. ''Manuale di entomologia applicata''. Bologna, Edagricole, 2002, 55-56. ISBN 88-506-3954-6.</ref><ref>{{cita web |url=http://asr.regione.emilia-romagna.it/wcm/asr/collana_dossier/doss037/link/doss37.pdf |titolo=Centri di Produzione Pasti. Guida per l'applicazione del sistema HACCP (Dossier 37) |operasito=Collana Dossier |editore=Regione Emilia-Romagna. CDS Aziende USL Città di Bologna e Ravenna |accesso=13-07- luglio 2008 |paginap=p.88 88}}</ref> si indirizza esclusivamente contro le specie "domestiche" e si attua attraverso tre tipi di intervento:
* Prevenzione
* Trattamento con esche
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=== Letteratura e narrativa ===
Nel più famoso racconto di [[Franz Kafka]], ''[[La metamorfosi]]'', il protagonista Gregor Samsa si sveglia un giorno tramutato in un insetto, che secondo un'interpretazione corrente è uno scarafaggio (in realtà, Kafka non parla mai di scarafaggio, e anzi, stando al testo, si tratta di tutt'altro animale). Un romanzo di [[Daniel Evan Weiss]], ''Gli scarafaggi non hanno re'', narra le vicende di una colonia di scarafaggi nell'appartamento [[New York|newyorchese]] di un ebreo americano dal punto di vista degli scarafaggi stessi<ref>{{cita libro |autore=D.E. Weiss |titolo=Gli scarafaggi non hanno re |editore=Feltrinelli |città=Milano |anno=1999 |idisbn=ISBN 88-7108-305-9 }}</ref>.
 
Il racconto ''[[Il mar delle blatte]]'' di [[Tommaso Landolfi]] (1939) è un'opera [[surrealismo|surreale]] e [[grottesco|grottesca]], in cui i personaggi vivono situazioni [[fantastico|fantastiche]] e si muovono in un mondo che ricorda quello dei grandi viaggi per mare del [[XVI secolo|Cinquecento]], quando negli oceani c'erano ancora i mostri marini. I mostri sono qui inverosimilmente qualcosa di terrestre:
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Il romanzo di [[fantascienza apocalittica]] ''[[La piaga Efesto]]'' (''The Hephaestus Plague'' 1973) scritto da [[Thomas Page]] vede come protagonista una singolare specie di blatte incendiarie, fuoriuscite da una fenditura del terreno a seguito di un terremoto negli Stati Uniti.<ref>{{Cita libro|autore= Thomas Page|titolo= La piaga Efesto|anno= 1975
|editore= Mondadori|edizione= Collana [[Urania (collana)|Urania]] n.664|pagine=|id=}}</ref> Dal romanzo nel 1975 è stato tratto il film ''[[Bug - insetto di fuoco]]'' (''Bug'') per la regia di [[Jeannot Szwarc]].<ref>{{Imdb|film|0072750|titolo=Bug - Insetto di fuoco}}</ref>
 
=== Cinema ===
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=== I Beatles: quando l'errore diventa mito ===
In [[Italia]], da circa mezzo secolo si associa il nome dei [[The Beatles|Beatles]] agli scarafaggi, al punto da considerarli sinonimi. Questa leggendaria associazione, ricorrente anche nei media più autorevoli<ref>{{cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/22/mitici_Scarafaggi_Liverpool_trent_anni_co_5_0105221025.shtml |titolo=I miticiScarafaggi di Liverpool a trent'anni dall'addio alle scene |operasito=Archivio storico del Corriere della Sera |accesso=24-06- giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web |url=http://blog.panorama.it/viaggi/2007/12/25/liverpool-capitale-europea-della-cultura-a-meta-tra-i-beatles-e-il-futuro/ |titolo=Liverpool capitale europea della cultura. A metà tra i Beatles e il futuro |operasito=Canale viaggi |editore=Panorama.it |accesso=24-06- giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web |url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/2009/03/04/155695-nasce_prima_laurea_beatles.shtml |titolo=Nasce la prima laurea in 'Beatles'. Ed è già boom di richieste |operasito=Quotidiano Net |editore=Monrif Group |accesso=24-06- giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.dispenser.rai.it/print.php?id=1645 |titolo=Il barocco beatlesiano: quando la lirica diventa pop |operasito=dISPENSER - distributore automatico di stimoli quotidiani |editore=RAI |accesso=24-06- giugno 2009}}</ref> è in realtà frutto di un errore, perché la parola inglese ''beetle'', che la leggenda vuole sia l'origine di un gioco di parole sulla scelta del nome ''Beatles'', significa "[[coleottero]]", e non "scarafaggio". In altri termini, se gli italiani sono convinti che i Beatles si identificassero negli scarafaggi in senso stretto, cioè nelle blatte, è presumibile che il vero intento sia stato invece quello di identificarsi nei [[Melolontha melolontha|maggiolini]], ovvero i coleotteri per [[antonomasia]]. Il termine "Beatles", che indica il noto quartetto musicale, deriva dal verbo inglese to beat: battere, ritmare...cioè fare musica, e non ha nulla a che vedere né con scarafaggi né coleotteri o insetti vari.
 
== Note ==
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* Ângelo Moreira da Costa Lima. ''[http://www.acervodigital.ufrrj.br/insetos/insetos_do_brasil/conteudo/tomo_01/14_blattariae.pdf XIV. Ordem Blattariae in Insetos do Brasil. Tomo 1]''. Escola Nacional de Agronomia, 1940. (''in [[Lingua portoghese|portoghese]]'').
* Václav Jan Staněk. ''Enciclopedia illustrata degli insetti''. Elisabetta Ghisotti Steinman (Trad. it.). Praga, Artia (Ed. it. Librerie Accademia) [1970], 1978. ISBN 0-600-03085-7.
* {{cita web |autore=M.K. Rust |coautori=D.A. Reierson |url=http://www.ipm.ucdavis.edu/PDF/PESTNOTES/pncockroaches.pdf |titolo=Cockroaches |operasito=Pest Notes (Publication 7467) |editore=University of California. Agriculture and Natural Resources |lingua={{en}} |anno=2007 |accesso=13-07- luglio 2008}} [http://www.ipm.ucdavis.edu/PMG/PESTNOTES/pn7467.html Versione HTML].
* Gennaro Viggiani. ''Lotta biologica e integrata''. Napoli, Liguori Editore, 1977. ISBN 88-207-0706-3.
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{AFD|titolo=Order Blattodea|taxon=BLATTODEA|accesso=29-02-2009}}
* {{cita web |url=http://www.insetti.org/ordini/blatte.php |titolo=Blattoidei |operasito=Insetti.org |accesso=30-04- aprile 2012}}
* {{cita web |url=http://www.meteowebcam.it/articolo-naturalistico/51/Scarafaggi:-visitatori-indesiderati.html|titolo=Scarafaggi: insospettabili intrusi notturni |autore=Valeria Marasco |operasito=Meteo Webcam |accesso=30-04- aprile 2012}}
* {{cita web |url=http://usmo4.discoverlife.org/nh/tx/Insecta/Blattodea/ |titolo=Biology, Natural History, and Ecology of Blattodea |autore=Casandra Lloyd |coautori=Sara Serji |operasito=Discover Life |lingua={{en}} |accesso=11-07- luglio 2008}}
 
{{Portale|artropodi}}