Archiginnasio di Bologna: differenze tra le versioni

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[[File:Bologna, Archiginnasio 02.JPG|thumb|Il palazzo dell'Archiginnasio visto dal cortile interno.]]
L'L’'''Archiginnasio di Bologna''' è uno dei palazzi più significativi della città di [[Bologna]]: ubicato nel cuore del centro storico, fu sede dell'antica [[Università di Bologna|Università]] ed è ora sede della [[Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio]].
 
== Il palazzo ==
[[ImmagineFile:Archiginnasio-teatroanatomico.jpg|thumb|upright|Il teatro anatomico del 1637]]
La costruzione dell'Archiginnasio data dal [[XVI secolo]], quando l'area di [[Piazza Maggiore (Bologna)|Piazza Maggiore]] fu drasticamente ristrutturata per volere papale: negli stessi anni fu costruita tra l'altro anche la [[fontana del Nettuno (Bologna)|fontana del Nettuno]].
 
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Il palazzo è strutturato su due piani con porticata anteriore e cortile centrale a doppio ordine di logge. Al centro del cortile, di fronte all'ingresso, si trova la ''Cappella di S. Maria dei Bulgari'' che deve il suo nome ad una chiesa che sorgeva in ''curia Bulgari'', cioè presso le case del celebre giurista [[Bulgaro (glossatore)|Bulgaro]] (XII secolo).
Tra le emergenze storiche principali si annovera il [[teatro anatomico]] (che fu costruito su progetto di [[Antonio Levanti]] nel [[1637]]). Questo era una sala dedicata allo studio dell'anatomia a forma di anfiteatro, costruita in legno d'abete, soffitto a cassettoni, e decorata con statue, restaurata nel secondo Dopoguerra dopo che i bombardamenti americani del [[1944]] l'avevano pesantemente danneggiata. È caratterizzato da una cattedra, dove sedeva il professore, sovrastata da un baldacchino retto da due statue di uomini nudi e privati della pelle, detti "gli spellati", opera settecentesca di [[Ercole Lelli]] che si può a ben diritto definire come un connubio tra arte e scienza.
Le numerose statue che decorano le pareti rappresentano medici dell'antichità e della contemporaneità, in busto se ritenuti figure minori, a figura intera se considerati eminenti luminari. Le due statue principali, alla destra dell'entrata, raffigurano [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] e [[Galeno]], rispettivamente il più importante medico greco e il più importante medico romano. Una statua interessante, sulla parete opposta alla cattedra, raffigura un medico che regge in mano un naso: si tratta del bolognese [[Gaspare Tagliacozzi]], precursore della rinoplastica.
 
Al piano superiore del palazzo sono collocate anche le antiche sale di studio dei ''Legisti'' (diritto civile e canonico) e degli ''Artisti'' (filosofia, medicina, matematica, scienze fisiche e naturali). Le rispettive aule magne sono la Sala dello Stabat Mater e la Sala di Lettura dell'odierna Biblioteca Comunale. La Sala dello [[Stabat Mater (musica)|Stabat Mater]] vennè così chiamata in memoria della prima esecuzione nazionale dell' opera omonima di [[Gioacchino Rossini]] tenutavi il 18 marzo 1842 con la direzione di [[Gaetano Donizetti]]. Sia i legisti che gli artisti disponevano di dieci aule, ma quelle dei legisti, considerati "studenti di serie A" e un po' snob, erano tutte disposte lungo il corridoio principale. Legisti ed artisti salivano al primo piano mediante due scaloni distinti, giacché non intendevano in alcun modo mescolarsi.
 
A testimonianza della lunga storia universitaria del palazzo è rimasto un enorme complesso [[araldico]] murale (che si compone di 7.000 stemmi studenteschi e iscrizioni in onore dei professori), che fortunatamente si salvò dalla distruzione ingiunta dal governo repubblicano nel [[1797]] e dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]].