Mar Mediterraneo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 109.52.136.151 (discussione), riportata alla versione precedente di Bultro
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; elimino parametri vuoti; fix parametro isbn
Riga 26:
|Didascalia mappa =
}}
Il '''mar Mediterraneo''', detto brevemente '''Mediterraneo''', è un [[mare]] intercontinentale situato tra [[Europa]], [[Africa]] e [[Asia]]. La sua superficie approssimativa è di {{M|2,51 milioni di|k|m2}} ed ha uno sviluppo massimo lungo i [[parallelo (geografia)|paralleli]] di circa {{M|3 700|k|m}}. La lunghezza totale delle sue coste è di {{TA|46 000 km,}} la profondità media si aggira sui {{TA|1 500 m,}} mentre quella massima è di {{TA|5 270 m}} presso le coste del [[Peloponneso]]. La salinità media si aggira dal 36,2 al 39‰.<ref name=Ag-Eu-Ambiente>{{cita web|cognome=Zanetos|nome=Argiros|url= http://www.arpalombardia.it/EEA/pdf/cap9.pdf|titolo= Il Mare Mediterraneo|accesso=28 luglio 2011|formato=PDF|lingua=|editore=Arpa Lombardia|operasito=www.arpalombardia.it|data=|anno=|mese=}}</ref> La [[popolazione]] presente negli stati bagnati dalle sue acque ammonta a circa 450 milioni di persone.<ref name=Ag-Eu-Ambiente/>
 
== Generalità ==
Riga 48:
== Storia ==
{{Vedi anche|Civiltà occidentale|Civiltà micenea|Civiltà nuragica|Civiltà egizia|Grecia antica|Etruschi|Civiltà romana|Arabi|..}}
Vero e proprio ponte tra territori, la regione del Mediterraneo è considerata culla di alcune tra le più antiche [[civiltà]] del [[Terra|Pianeta]], nonché teatro principale della storia e della cultura della [[civiltà occidentale]]. L'[[agricoltura]] insieme all'allevamento si diffuse sulle sue coste intorno al 6000 a.C. Successivamente, nella sua parte orientale, una più accentuata dinamicità culturale portò verso la nascita di aree urbane caratterizzate da fiorenti attività artigianali e da vivacità nei commerci. Grazie all'azione mediatrice dei Cretesi, dall'isola di [[Creta]], centro della [[Civiltà minoica|civiltà minoico]] - [[Civiltà micenea|micenea]] - tra il III e il II millennio a.C. - s'irradiarono intensi flussi commerciali che interessarono le [[Anatolia|coste anatoliche]], la [[Grecia]], l'[[Egitto]], le coste del [[Libano]], dell'[[Italia Meridionale]], della [[Sicilia]] e della [[Sardegna]], contribuendo a intensificare i rapporti culturali tra i tanti popoli rivieraschi.<ref name=Atlante-Storico/> Dopo la crisi del [[1200 a.C.]], quando l'intero sistema dei commerci venne sconvolto dalle distruttive invasioni dei [[Popoli del mare]] causando il crollo dell'[[Impero ittita]] e della Civiltà micenea, i successivi mutamenti politici crearono nella zona [[Siria|siro]]-[[Palestina|palestinese]] il presupposto allo sviluppo dei [[Fenici|centri fenici]] e la nascita dello [[Storia degli Ebrei|stato ebraico]].<ref name=Atlante-Storico>{{cita web|cognome=Storico|nome=Atlante|url=http://www.silab.it/storia/?pageurl=08-le-civilta-del-mediterraneo-minoica-micenea-i-fenici-e-il-regno-ebraico|titolo= Le civiltà del Mediterraneo |accesso=28 luglio 2011|formato=|lingua=|editore=Atlasmundi.com Srl|operasito=www.silab.it|data=|anno=|mese=}}</ref>
 
Abili navigatori e altrettanto abili nei commerci i Fenici (nome [[Lingua greca antica|greco]] per indicare i ''[[Cananei]]'')<ref name=Atlante-Storico/> navigarono in lungo e in largo per tutto il Mediterraneo esportando i prodotti del loro fiorente artigianato e importando materie prime, creando empori e porti commerciali e dando impulso alla creazione di città costiere come [[Cartagine]]. Nell'VII secolo lungo le rotte commerciali tra oriente e occidente, ai Fenici si affiancarono i [[Greci]] che impiantarono colonie nel bacino ionico, nel Tirreno, nell'Egeo fino al Mar Nero. Il costante aumento di nuovi insediamenti crearono forti tensioni fra i popoli rivieraschi a causa della concorrenza nei mercati e l'espansione greca a Occidente fu bloccata nel [[541 a.C.]] dall'alleanza tra [[Etruschi]] e [[Cartaginesi]] nella [[Battaglia di Alalia|Battaglia del Mare sardo]]. Nel secolo successivo sempre i Greci furono protagonisti nell'epico scontro che nel [[480 a.C.]] li oppose alle mire di [[Serse I di Persia|Serse]] nella [[Battaglia di Salamina]], salvando le loro terre dall'occupazione persiana. Le nascenti potenze di [[Storia di Roma|Roma]] e Cartagine sconvolsero nuovamente il Mediterraneo e [[Guerre romano-puniche|lunghe guerre]] si conclusero con la consacrazione della potenza romana e la distruzione dei Punici. Da allora in poi il Mediterraneo divenne per i Romani il ''[[Mare nostrum]]'' e su tutto il suo bacino si irradiò la civiltà e la potenza della [[Repubblica romana|Roma repubblicana]] e [[Impero romano|imperiale]]. Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] e la stagnazione dei commerci nel bacino occidentale, nell'[[Impero romano d'Oriente]] i [[Bisanzio|Bizantini]] mantennero intensi i traffici marittimi fino a quando nel VII e nell'VIII secolo l'[[espansione islamica]] sconvolse nuovamente l'intero bacino, oltrepassando lo [[Stretto di Gibilterra]] e giungendo fino in [[Spagna]] con la sua [[Arabi|civiltà]]. [[File:Battle of Lepanto 1571.jpg|thumb|right|H. Letter, raffigurazione della Battaglia di Lepanto; Londra, Museo marittimo nazionale]]Le [[Repubbliche marinare]] di [[Repubblica di Venezia|Venezia]], [[Repubblica di Pisa|Pisa]] e [[Repubblica di Genova|Genova]] i cui interessi commerciali in Oriente erano minacciati dai [[pirati saraceni]], contrastarono efficacemente questa espansione, ma sia i contrasti con le [[Corona d'Aragona|marinerie aragonesi]], in aspra concorrenza sulle rotte verso Levante, sia la caduta di [[Bisanzio]] nel [[1453]], portarono al declino dei traffici mediterranei, declino che si accentuò ancor più dopo il [[1492]] con la [[scoperta dell'America]] e che neanche la vittoria nella [[Battaglia di Lepanto]] nel [[1571]] riuscì a fermare, arrivando nel [[XVII secolo|Seicento]] alla drastica riduzione della potenza navale veneziana. Nel [[XVIII secolo|Settecento]] le debolezze dell'[[Impero ottomano]] favorirono le mire espansionistiche degli [[Impero inglese|Inglesi]] nel bacino occidentale, degli [[Impero austriaco|Austriaci]] verso l'Adriatico e dei [[Impero russo|Russi]] nel bacino orientale. Nell'[[XIX secolo|Ottocento]], durante le [[guerre napoleoniche]] [[Francia]] e [[Gran Bretagna]] si scontrarono violentemente nel Mediterraneo combattendo una guerra che vide gli inglesi prevalere e assicurarsi così il dominio incontrastato dei mari. Sempre nell'Ottocento, la costruzione del [[canale di Suez]] rese possibile il collegamento del Mediterraneo all'[[Oceano Indiano]] e costituì un evento di grande importanza per i commerci marittimi in quanto si evitava in questo modo la circumnavigazione dell'Africa per raggiungere via mare i ricchi mercati asiatici.
Riga 364:
|}
=== Innalzamento della temperatura ===
Alcuni studi stimano un innalzamento medio delle temperature del bacino del mediterraneo di 6 gradi tra il 2070 e il 2100. Questa variazione climatica secondo i [[Clima|modelli climatici]] produrrà [[siccità]] e estati torride con notevoli riduzioni delle precipitazioni in inverno.<ref>{{cita web|cognome=ForestaMartin|nome=Franco|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/02_Febbraio/19/caldo.shtml|titolo= Clima: nel Mediterraneo un caldo devastante|accesso=29 luglio 2011|formato=|lingua=|editore=RCS Quotidiani S.p.A|operasito=ww.corriere.it|data=|anno=|mese=}}</ref>
 
== Isole ==
Riga 597:
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Mojetta|nome=Angelo|coautori=|titolo=Mar Mediterraneo|anno=2005|editore= White Star|città=|idisbn=ISBN 88-540-0247-X|cid=}}.
* {{cita libro|cognome=Trainito|nome=Egidio|coautori=|titolo=Atlante di flora & fauna del Mediterraneo: guida all'ambiente sommerso|anno=2005|editore=Il Castello|città=|idisbn=ISBN 88-8039-395-2|cid=}}.
*Wagner, Horst-Günter, ''Mittelmeerraum, Geografia, Historia, Economia'', Darmstadt 2011, 230 pp. [ISBN 978-3-534-23179-9].