Lo scherzo: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Il romanzo, che si svolge in [[Cecoslovacchia]] negli anni dal secondo dopoguerra al periodo immediatamente precedente la [[Primavera di Praga]], racconta la vita di Ludvik Jahn, uno studente che all'inizio degli [[anni Cinquanta1950|anni cinquanta]], per scherzo, invia una cartolina ad una studentessa dalla quale è attratto, con le seguenti frasi: «L'ottimismo è l'oppio dei popoli! Lo spirito sano puzza di imbecillità! Viva [[Lev Trotsky|Trockij]]! Ludvìk.» In seguito a questo scherzo la sua vita cambia radicalmente. Espulso dal [[Partito comunista]] e per questo dall'università, cade rapidamente di disgrazia in disgrazia. Viene costretto a prestare il servizio militare per due anni in miniera, e successivamente incarcerato. Tutti i fili della sua vita sono spezzati. Durante il servizio militare conosce una ragazza che sembra innamorarsi di lui, ma lui benché l'ami non riesce più a fidarsi.
 
La seconda parte del romanzo è ambientata nella seconda metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]], in un clima politico mutato e più sereno, in una società che scopre la musica occidentale. Ludvik cerca di vendicarsi nei confronti dell'amico, presidente degli studenti comunisti, che lo ha "processato" per lo scherzo della sua cartolina, distruggendo la sua passione nella rivoluzione. Ne seduce la moglie e, per qualche momento, prova l'ebbrezza della rivincita. Ma scoprirà che la vendetta, dopo anni, non ha più senso. E che ogni tentativo di far del male a quell'uomo si riverbera in un bene. Questo bene lo contagia, e piano piano si affievolisce la sua rabbia e riscopre il desiderio di riprendere a vivere, a suonare, ad amare.