Magic Johnson: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
tolti codici obsoleti, codici corretti presenti su Wikidata
Atarubot (discussione | contributi)
template citazione; prefisso " p." ridondante; elimino parametri vuoti; prefisso " pp." ridondante
Riga 60:
|Attività3 = imprenditore
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , considerato uno dei più grandi giocatori della storia di questo sport<ref name=nba>{{cita web|url=http://www.nba.com/history/players/johnsonm_bio.html|lingua=en|titolo=Profilo biografico|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=5 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Mario Arceri|coautori=[[Valerio Bianchini]]| titolo= La leggenda del basket| anno= 2004|editore=[[Baldini Castoldi Dalai Editore]]| url=http://books.google.it/books?id=WYvnfWsIA4EC&pg=PA538|pagine=p. =538|isbn=978-88-8490-626-7}}</ref>
}}
Ha vinto cinque titoli [[National Basketball Association|NBA]] con i [[Los Angeles Lakers]], l'oro alle [[Pallacanestro ai Giochi della XXV Olimpiade|Olimpiadi 1992]] e al [[FIBA Americas Championship 1992|Tournament of the Americas 1992]] con il ''[[Nazionale di pallacanestro degli Stati Uniti d'America|Dream Team]]'' statunitense, nonché un titolo [[Campionato di pallacanestro NCAA Division I|NCAA]] con [[Michigan State Spartans (pallacanestro maschile)|Michigan State]] nel [[Torneo di pallacanestro maschile NCAA Division I 1979|1979]]<ref name=nba/>. È stato eletto tre volte [[NBA Most Valuable Player Award|miglior giocatore NBA]] e [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|miglior giocatore delle finali NBA]]. Il suo nome figura nel [[Naismith Memorial Basketball Hall of Fame]]<ref>{{cita web|url=http://www.hoophall.com/hall-of-famers-index/|lingua=en|titolo=Hall of Famers|editore=[[Naismith Memorial Basketball Hall of Fame]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref> e nella lista dei [[50 migliori giocatori del cinquantenario della NBA|50 migliori giocatori della storia NBA]]<ref name=nba50>{{cita web|url=http://www.nba.com/history/50greatest.html|lingua=en|titolo=The NBA's 50 Greatest Players|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>. La sua maglia numero 32 è stata ufficialmente ritirata dai Lakers il 16 febbraio [[1992]]<ref name=maglialakers>{{cita web|url=http://www.nba.com/lakers/history/retired_numbers_010918.html|lingua=en|titolo=Lakers Retired Numbers|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>.
 
Magic Johnson è stato capace di rivoluzionare la [[pallacanestro]]<ref name=nba/><ref>{{cita libro|autore= Wallace R. Pratt| titolo= The Turning Point That Changed Everything| anno= 2009| editore= Xulon Press| paginep=p. 153|url=http://books.google.it/books?id=_3r9W68HNQoC&pg=PA153|isbn=978-1-61579-521-5}}</ref>: giocò infatti da [[playmaker]], un ruolo tradizionalmente riservato al giocatore più basso e agile di una squadra<ref>{{cita libro|autore= Peter Pascarelli| titolo= The courage of Magic Johnson: from boyhood dreams to superstar to his toughest challenge|lingua=inglese| anno= 1991| editore= [[Bantam Books]]| paginep=p. 22|isbn=978-0-553-29915-1}}</ref>. Con i suoi 206 [[Centimetro|centimetri]] di altezza è stato il play più alto nella storia della NBA<ref name=nba/><ref name=zeigler>{{cita libro|autore= Matt Zeigler| titolo= 1990s NBA Flashback|lingua=inglese| anno= 2002| editore= iUniverse| paginep=p. 27|url=http://books.google.it/books?id=vXO7wi3X138C&pg=PA27|isbn=978-0-595-22500-2}}</ref>, ma al tempo stesso si è dimostrato un giocatore dinamico e dotato di un'eccellente visione di gioco<ref name=nba/>: è divenuto celebre per le doti nel [[Palleggio#Pallacanestro|palleggio]], i passaggi dietro la schiena, gli [[alley-oop]] e i passaggi ''no-look''<ref name=nba/><ref name=zeigler/><ref>I passaggi ''no-look'' sono quelli effettuati guardando nella direzione opposta verso cui si passa il pallone.</ref>. Nel corso degli [[Anni 1980|anni ottanta]] è stato protagonista di un'accesa rivalità sportiva con l'[[Ala (pallacanestro)|ala]] dei [[Boston Celtics]] [[Larry Bird]]<ref>{{cita libro|autore= Mario Arceri|coautori=[[Valerio Bianchini]]| titolo= La leggenda del basket| anno= 2004| editore=Baldini Castoldi Dalai Editore| url=http://books.google.it/books?id=WYvnfWsIA4EC&pg=PA59|paginep=p. 59|isbn=978-88-8490-626-7}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/libreria/2011/06/01-176011/Gli+azzurri+del+Napoli+e+il+duello+Bird-Johnson|titolo=Gli azzurri del Napoli e il duello Bird-Johnson|editore=[[Corriere dello Sport]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>. Fino al [[1992]], anno del ritiro di Bird, si divideranno in totale otto titoli NBA<ref>I [[Los Angeles Lakers]] hanno vinto il titolo 5 volte, i [[Boston Celtics]] tre.</ref>.
 
Magic ha annunciato più volte il ritiro dall'attività agonistica. La prima nel novembre [[1991]], quando rivelò al mondo di aver contratto il virus dell'[[HIV]]<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/sport/09_agosto_13/magic_johnson_compleanno_f542b4bc-884d-11de-94f5-00144f02aabc.shtml|titolo=Basket, Magic Johnson compie 50 anni|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=13|mese=agosto|anno=2009|accesso=6 gennaio 2012}}</ref><ref name=porter237>{{Cita|David L. Porter|p. 237.}}</ref>. Tornò però a giocare il 9 febbraio [[1992]], avendo ricevuto il [[Nihil obstat|nulla osta]] per poter prendere parte all'[[NBA All-Star Weekend 1992|All-Star Game 1992]]<ref name=porter237/>; partecipò poi alle Olimpiadi, al termine delle quali si ritirò nuovamente. Si dedicò all'attività di commentatore televisivo per la [[NBC]] (1992-1994), allenò brevemente i [[Los Angeles Lakers|Lakers]] nella [[National Basketball Association 1993-1994|stagione 1993-1994]], e fu nominato vicepresidente della squadra nella [[National Basketball Association 1994-1995|stagione 1994-1995]]<ref name=porter237/>. Riprese a giocare nel [[Los Angeles Lakers 1995-1996|1996]], disputando 36 incontri in maglia Lakers<ref name=nbastat_playoff>{{cita web|url=http://stats.nba.com/playerCareer.html?PlayerID=77142|lingua=en|titolo=Magic Johnson|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=2 novembre 2013}}</ref> e terminando così la carriera NBA. Nel maggio [[1999]] stipulò un accordo di sponsorizzazione di un anno<ref name=aftonbladet>{{cita web|url=http://wwwc.aftonbladet.se/sport/0101/27/johnson.html|lingua=sv|titolo="Magicavtalet" kan knäcka M7|editore=[[Aftonbladet]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref> con la squadra svedese [[Borås Basket|Borås M7]]<ref>{{cita web|url=http://sportsillustrated.cnn.com/multimedia/photo_gallery/1009/NBA.all-overseas.team/content.4.html|lingua=en|titolo=NBA Stars Who Played Overseas|editore=[[Sports Illustrated]]|accesso=6 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.independent.co.uk/sport/basketball-johnson-plays-in-sweden-1125438.html|titolo=Basketball: Johnson plays in Sweden|pubblicazione=[[The Independent]]|giorno=12|mese=novembre|anno=1999|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>, con cui giocò 6 partite di [[Svenska basketligan]]<ref name=passion>{{cita web|url=http://www.passionbasket.fr/magic-johnson-le-genie-amoureux-du-jeu/|lingua=fr|titolo=Magic Johnson — Le génie amoureux du jeu|editore=passionbasket.fr|accesso=6 gennaio 2012}}</ref><ref name=solobasket>{{cita web|url=http://www.solobasket.com/contenidos/historias/nordicas/magic/johnson/vikingo/c-28204.html|lingua=es|titolo=Historias nórdicas: Magic Johnson, el vikingo|editore=solobasket.com|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>. Nel [[2000]] ripeté l'esperienza con i [[Magic Great Danes|Great Danes]] danesi, di cui divenne presidente e giocatore<ref name=solobasket/><ref name=tzovas>{{cita web|url=http://tzovas.net/nbastars/johnson_magicden.html|lingua=en|titolo=Photos of Magic Johnson in Denmark|editore=tzovas.net|accesso=6 gennaio 2012}}</ref>.
Riga 84:
}}
 
Earvin Johnson Jr. è il quarto di sette figli di Earvin Johnson Sr. e Christine Johnson<ref>I tre fratelli più giovani sono: Quincy, Larry e Pearl; i tre più grandi: Kim e le gemelle Evelyn e Yvonne. Earvin Johnson Sr. aveva avuto altri tre figli (Michael, Lois e Mary) da un precedente matrimonio. Cfr.: {{Cita|Earvin Johnson|p. 33.}}</ref>. Il padre, originario di [[Brookhaven (Mississippi)|Brookhaven]] nel [[Mississippi]], si trasferì a [[Lansing]] nel [[Michigan]] per lavorare alla [[catena di montaggio]]<ref name=ebony>{{Cita news|lingua=en|autore=Laura B. Randolph|url=http://books.google.it/books?id=A8wDAAAAMBAJ&pg=PA103&lpg=PA103|titolo=Like Father|pubblicazione=[[Ebony]]|giorno={{sp}}|mese=giugno|anno=1988|pagina=103|accesso=7 gennaio 2012}}</ref> della [[Oldsmobile]]<ref name=porter235>{{Cita|David L. Porter|p. 235.}}</ref>, una delle più antiche [[case automobilistiche]] statunitensi. Johnson visse con la famiglia in una casa modesta al numero 814 di Middle Street<ref>{{Cita|Earvin Johnson|p. 31.}}</ref><ref name=wsj>{{Cita news|lingua=en|autore=James Tobin|url=http://online.wsj.com/article/SB123897729185091391.html|titolo=When Two Boys Made the Midwest Proud|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|giorno6=|mese=aprile|anno=2009|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>.
 
Acquisì le prime basilari nozioni della pallacanestro proprio dal padre<ref name=porter235/> e sviluppò le doti di ''[[Assist (pallacanestro)|assistman]]'' già sui campi della Main Street School, scuola elementare di Lansing<ref name=porter235/><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Larry Keith|url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1094348/2/index.htm|titolo=He's Gone To The Head Of His Class|pubblicazione=[[Sports Illustrated]]|giorno=27|mese=novembre|anno=1978|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>. Dal padre imparò i fondamentali del gioco, vari schemi difensivi, il [[pick and roll]], il concetto di aggressività sul campo<ref>{{Cita|Earvin Johnson|p. 48.}}</ref>, ma anche situazioni particolari come il tiro a due mani (sebbene non fosse più utilizzato), il [[Gancio (pallacanestro)|gancio]] in corsa, il tiro dopo aver subito un contatto falloso<ref>{{Cita|Earvin Johnson|p. 49.}}</ref>. Il giovane Johnson crebbe seguendo alla Cobo Arena di [[Detroit]] le partite di [[Dave Bing]], [[playmaker]] - [[Guardia tiratrice|guardia]] dei [[Detroit Pistons|Pistons]]<ref>{{Cita|Earvin Johnson|pp. 50-51.}}</ref>. Altri suoi idoli erano [[Earl Monroe]] e [[Marques Haynes]]; quest'ultimo (che non giocò mai in NBA ma fu un campione degli [[Harlem Globetrotters]]<ref>{{cita web|url=http://www.hoophall.com/hall-of-famers/tag/marques-o-haynes|titolo=
Riga 93:
La scelta del liceo cadde inizialmente sulla Sexton High School, scuola a maggioranza di studenti di colore, situata a pochi passi da casa<ref name=roselius20>{{Cita|J. Chris Roselius|p. 20.}}</ref>. Tuttavia, a causa delle politiche di integrazione scolastica messe in atto nel corso degli [[Anni 1970|anni settanta]], Johnson fu costretto a optare per la Everett High School<ref name=wsj/><ref name=roselius20/>. La scelta non gli fu molto gradita, sia perché la Everett era a maggioranza bianca, sia per la scarsa tradizione cestistica della squadra di pallacanestro della scuola<ref name=wsj/><ref name=roselius20/>. Johnson non fu inizialmente ben accolto: una serie di contrasti con un proprio compagno lo spinse quasi ad abbandonare l'attività cestistica, ma il [[Allenatore|coach]] George Fox lo convinse a rimanere in squadra<ref name=roselius20/>.
 
Nonostante fosse il giocatore più alto in rosa, Magic fu subito schierato come [[playmaker]] per via delle sue eccellenti doti atletiche e nei passaggi<ref name=roselius20/>. Progressivamente acquisì un ruolo da leader della squadra, e già al primo anno venne eletto miglior giocatore del campionato<ref name=roselius20/>. Johnson giocò alla Everett High School dal [[1973]] al [[1977]]<ref name=latino>{{cita libro|autore= David L. Porter| titolo= Latino and African American athletes today: a biographical dictionary| anno= 2004| editore= Greenwood Publishing Group|lingua=inglese|pagine=pp. =194 e ss.|url=http://books.google.it/books?id=0LSZX4z6WZAC&pg=PA194|isbn=978-0-313-32048-4}}</ref>. Nella stagione 1976-1977 guidò i compagni a un record di 27 vittorie e una sconfitta, che valse la vittoria nel campionato statale<ref name=nba/><ref name=porter235/>; Magic collezionò 805 punti e 208 assist nell'arco della stagione, mantenendo una media di 28,8 punti e 16,8 rimbalzi per partita<ref name=porter235/>. Nella finale contro i Birmingham Brother Rice di [[Bloomfield (Michigan)|Bloomfield]] realizzò 34 punti, oltre a 14 rimbalzi e 4 assist<ref name=porter235/>.
 
È negli anni alla Everett che nacque il soprannome "Magic", che venne affibbiato a Johnson da Fred Stabley Jr., un giornalista del ''Lansing State Journal''<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Jeff Zillgitt|url=http://www.usatoday.com/sports/columnist/zillgitt/2002-09-27-zillgitt_x.htm|titolo=Magic memories of a real star|pubblicazione=[[USA Today]]|giorno=27|mese=settembre|anno=2002|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>, dopo una partita in cui mise a segno 36 punti, collezionò 16 rimbalzi e servì 16 assist<ref name=nba/>.
Riga 99:
=== College a Michigan State ===
 
Nella scelta del [[college]] Johnson optò per ciò che aveva sempre desiderato<ref name=roselius22/>: appoggiato nella scelta dal padre e dagli amici più cari<ref name=roselius22/>, si iscrisse alla [[Università statale del Michigan|Michigan State University]] di [[East Lansing]]<ref name=nba/><ref name=passion/><ref name=newell146>{{cita libro|autore= [[Pete Newell]]|coautori= Swen Nater| titolo= Pete Newell's playing big| anno= 2007| editore= Human Kinetics| pagine=p. =146|url=http://books.google.it/books?id=HMrmetcycyYC&pg=PA146|isbn=978-0-7360-6809-3}}</ref>. Con la maglia dei [[Michigan State Spartans (pallacanestro maschile)|Michigan State Spartans]] disputò due stagioni in [[Big Ten Conference]]<ref name=stat_ncaa>{{cita web|url=http://www.sports-reference.com/cbb/players/magic-johnson-1.html|lingua=en|titolo=Magic Johnson Statistics|editore=sports-reference.com|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>, dal [[1977]] al [[1979]].
 
Nel 1977-1978 collezionò 30 presenze, realizzando 511 punti; chiuse la stagione con la media del 45,8% nel [[Tiro (pallacanestro)|tiro da due]] e del 78,5% nei [[Tiro libero|tiri liberi]], oltre a 7,9 rimbalzi e 7,6 assist a partita<ref name=newell146/><ref name=stat_ncaa/>. Gli Spartans vinsero la Big Ten Conference<ref name=nba/><ref>{{cita web|url=http://www.sports-reference.com/cbb/seasons/1978.html|lingua=en|titolo=1977-78 Season Summary|editore=sports-reference.com|accesso=7 gennaio 2012}}</ref> grazie a 25 vittorie e 5 sconfitte in campionato<ref name=porter235/> dopo undici anni<ref>{{Cita|J. Chris Roselius|p. 25.}}</ref>, ma non riuscirono a qualificarsi per le [[Torneo di pallacanestro maschile NCAA Division I 1978|finali NCAA]] poiché vennero sconfitti nella finale regionale dai Wildcats dell'[[Università del Kentucky]] con il punteggio di 52-49<ref name=porter235/><ref>{{cita web|url=http://www.sports-reference.com/cbb/postseason/1978-ncaa.html|lingua=en|titolo=1978 NCAA Tournament|editore=sports-reference.com|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>.
Riga 111:
=== NBA ===
==== Prima stagione NBA ====
Al [[Draft NBA 1979]], tenutosi a [[New York]] il 25 giugno<ref name=timeline>{{cita web|url=http://www.usatoday.com/sports/nba/stories/2001-11-07-magic-timeline.htm|titolo=Magic Johnson timeline|lingua=en|editore=[[USA Today]]|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>, i [[Los Angeles Lakers]] acquisirono il diritto alla prima scelta assoluta dopo un accordo con i [[Utah Jazz|New Orleans Jazz]]<ref>{{cita web|url=http://www.nba.com/history/draft_evolution.html|lingua=en|titolo=Evolution of the Draft and Lottery|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=7 gennaio 2012}}</ref>. I [[california]]ni scelsero Magic Johnson, che firmò un contratto da 600.000 [[Dollaro statunitense|dollari]] a stagione<ref name=porter236/><ref>{{cita libro|autore= Paul Finkelman| titolo= Encyclopedia of African American history, 1896 to the present: from the age of segregation to the twenty-first century|lingua=inglese|volume = 1| anno= 2009| editore= [[Oxford University Press]]|pagine= p.= 49|url=http://books.google.it/books?id=6gbQHxb_P0QC&pg=RA2-PA49|isbn= 978-0-19-516779-5}}</ref>.
 
L'esordio in NBA confermò le aspettative: disputò 77 incontri, mantenendo una media di 18 punti e 7,3 [[Assist (pallacanestro)|assist]] a partita<ref name=nbastat>{{cita web|url=http://www.nba.com/historical/playerfile/index.html?player=magic_johnson|lingua=en|titolo=Earvin Magic Johnson Info Page|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. Magic guidò i Lakers ai [[NBA Playoffs 1980|play-off]] per il titolo, e durante le finali contro i [[Philadelphia 76ers]] si consacrò campione<ref name=nba/>. In gara-6 fu schierato nel ruolo di [[Centro (pallacanestro)|centro]], a causa dell'infortunio subito da [[Kareem Abdul-Jabbar]] in gara-5; il ventenne Magic Johnson disputò una partita eccellente: 42 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 3 palle rubate<ref name=nba/>. I Lakers vinsero il titolo sul campo dei 76ers, e Magic fu il primo ''[[rookie]]''<ref>Un ''[[rookie]]'' è un giocatore al primo anno di carriera.</ref> della storia a essere eletto [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|miglior giocatore delle finali NBA]]<ref name=nba/>; fu inoltre il terzo giocatore della storia a vincere consecutivamente un titolo NCAA e uno NBA, dopo [[Bill Russell]] e [[Henry Bibby]]<ref name=timeline/> (nel [[1987]] toccherà anche a [[Billy Thompson]])<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Steve Lowery|url=http://projects.latimes.com/lakers/player/billy-thompson/|titolo=Billy Thompson|pubblicazione=[[Los Angeles Times]]|giorno=12|mese=febbraio|anno=2011|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. Nella stessa stagione era già stato selezionato per l'[[NBA All-Star Game 1980|All-Star Game]]<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/allstar/NBA_1980.html|lingua=en|titolo=1980 NBA All-Star Game Box Score|editore=basketball-reference.com|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>.
Riga 119:
L'11 novembre [[1980]], nel corso della partita tra i [[Los Angeles Lakers]] e gli [[Atlanta Hawks]], Johnson si infortunò al [[ginocchio]] sinistro dopo un contrasto con il [[Centro (pallacanestro)|centro]] [[Tommy Burleson]]<ref name=roselius33>{{Cita|J. Chris Roselius|p. 33.}}</ref>. Inizialmente lo scontro sembrò non aver procurato danni seri, ma una settimana dopo si scoprì che la [[cartilagine]] del ginocchio aveva subito una grave lesione<ref name=roselius33/>. Magic fu costretto a saltare 45 incontri<ref name=nba/> e rientrò in occasione della sfida dei [[NBA Playoffs 1981|playoff 1981]] contro gli [[Houston Rockets]]<ref name=nba/>; tuttavia la sua prestazione sottotono in gara-3 (solo 2 su 13 al tiro, e l'errore nell'ultimo tiro decisivo) costò la sconfitta e l'eliminazione della squadra già al primo turno<ref name=nba/>.
 
Nell'estate del [[1981]] Magic Johnson rinegoziò il contratto con i Lakers, accordandosi per la cifra record di 1 milione di dollari a stagione per ben 25 anni, per un totale di 25 milioni<ref name=nba/><ref name=ebony2>{{Cita news|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=giy81axAIT8C&pg=PA185-IA1|titolo=Breakthroughs|pubblicazione=[[Ebony]]|giorno={{sp}}|mese=agosto|anno=1983|pagina=185|accesso=8 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Jerry Gorman |coautori= Kirk Calhoun, Skip Rozin|titolo= The name of the game: the business of sports|url=http://books.google.it/books?id=HV47oI_SBZUC&pg=PA158|lingua=inglese| anno= 1994| editore= [[John Wiley & Sons]]| pagine=p. =158|isbn=978-0-471-59423-9}}</ref>; il nuovo contratto (il più ricco nella storia della NBA sino ad allora) entrò in vigore a partire dal 1984<ref name=ebony2/><ref name=mjpact>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/1988/04/07/sports/sports-people-magic-johnson-pact.html|titolo=SPORTS PEOPLE; Magic Johnson Pact|pubblicazione=[[The New York Times]]|giorno=7|mese=aprile|anno=1988|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. L'accordo venne poi modificato ulteriormente nel [[1988]], quando Magic si accordò con il proprietario dei Lakers [[Jerry Buss]] per la riduzione della durata sino al [[1994]]<ref name=mjpact/>.
 
La [[National Basketball Association 1981-1982|stagione 1981-1982]] vide ancora una volta vincenti i Lakers, che si aggiudicarono il titolo sconfiggendo nuovamente in finale i [[Philadelphia 76ers]]. Non fu però un'annata semplice per Magic, che fin da principio si scontrò con l'allenatore [[Paul Westhead]] riguardo ad alcuni aspetti legati ai nuovi schemi che, a detta di Johnson, penalizzavano il gioco offensivo suo e dell'intera squadra<ref name=nba/><ref name=westhead>{{Cita news|lingua=en|autore=Anthony Cotton|url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1125021/index.htm|titolo=Don't Blame Me, I Just Want To Have Fun!|pubblicazione=[[Sports Illustrated]]|giorno=30|mese=novembre|anno=1981|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. La società si schierò dalla parte del giocatore: Westhead venne esonerato dopo 11 partite<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/coaches/westhpa99c.html|lingua=en|titolo=Paul Westhead|editore=basketball-reference.com|accesso=8 gennaio 2012}}</ref> e sostituito da [[Pat Riley]]<ref name=nba/><ref name=westhead/>, con [[Jerry West]] responsabile degli schemi offensivi<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://newspaperarchive.com/galveston-daily-news/1981-11-20/page-16|titolo=Magic's remarks spark Lakers to fire coach|pubblicazione=The Galveston Daily News|giorno=20|mese=novembre|anno=1981|pagina=2-B|accesso=8 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://newspaperarchive.com/logansport-pharos-tribune/1981-11-20/page-9|titolo=Westhead Fired As Laker Coach|pubblicazione=Pharos Tribune|giorno=20|mese=novembre|anno=1981|pagina=9|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>. Nonostante lo stesso Magic Johnson avesse negato la propria responsabilità nell'esonero dell'allenatore, durante le successive partite il giocatore venne fatto oggetto di fischi e contestazioni su molti campi della NBA, anche dai tifosi dei Lakers<ref name=nba/><ref>{{Cita|Earvin Johnson|p. 113.}}</ref>. Magic disputò una stagione da 18,6 punti, 9,5 assist e 9,6 rimbalzi a partita<ref name=nbastat/>, divenendo il terzo giocatore della storia NBA (dopo [[Oscar Robertson]] e [[Wilt Chamberlain]]) a realizzare 700 punti, 700 rimbalzi e 700 assist nella stessa stagione<ref name=show>{{cita web|url=http://espn.go.com/sportscentury/features/00016111.html|lingua=en|titolo=Magic made Showtime a show|editore=[[ESPN]]|accesso=8 gennaio 2012}}</ref>.
Riga 138:
La sfida Lakers-Celtics tornò nuovamente nella [[National Basketball Association 1986-1987|stagione 1986-1987]]<ref>La finale 1987 fu l'ultima che vide di fronte Lakers e Celtics, fino al [[National Basketball Association 2007-2008|2007-2008]]</ref>. In campionato Magic realizzò il suo record stagionale di punti in carriera: 1.909 in 80 partite, vale a dire una media di 23,9 per partita<ref name=nbastat/>. Johnson fu inoltre eletto per la prima volta [[NBA Most Valuable Player Award|miglior giocatore dell'anno]], precedendo in classifica [[Michael Jordan]] e [[Larry Bird]]<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/awards/awards_1987.html#mvp|lingua=en|titolo=1986-87 NBA Awards Voting|editore=basketball-reference.com|accesso=9 gennaio 2012}}</ref>. La prima partita della finale [[NBA Playoffs 1987|playoff 1987]] si concluse 126-113 per i Lakers, con un Magic Johnson da 29 punti, 13 assist e 8 rimbalzi; stesso destino ebbe gara-2, con i californiani vincenti per 141-122<ref name=lakers1987>{{cita web|url=http://www.nba.com/history/finals/19861987.html|titolo=Magic Maneuvers Lakers Past Celtics|editore=[[National Basketball Association|NBA]]|accesso=9 gennaio 2012}}</ref>. Si arrivò alla gara-6 di [[Boston]] con Magic e i suoi davanti nella serie per 3-2; la partita fu subito molto combattuta e il primo tempo si concluse sul 55-51 per i Celtics, con Magic autore di soli 4 punti<ref name=lakers1987/>. Nel secondo tempo però i Lakers seppero ribaltare il risultato: Magic realizzò 16 punti totali, corredati da 19 assist e 8 rimbalzi; il punteggio finale fu 106-93 per gli ospiti, che pertanto vinsero il titolo. Johnson si aggiudicò per la terza volta in carriera il premio come [[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|miglior giocatore delle finali]]<ref name=nba/>.
 
La [[NBA Playoffs 1987#NBA Finals 1987|finale del 1987]] è anche ricordata per un gesto atletico di Johnson, che permise ai Lakers di vincere gara-4 all'ultimo secondo, con il risultato di 107-106<ref name=nba/><ref name=lakers1987/>. Magic realizzò infatti il canestro decisivo grazie a un "[[Gancio (pallacanestro)|gancio cielo]]"<ref name=nba/><ref name=lakers1987/><ref>{{cita web|url=http://siphotos.tumblr.com/post/12470955559/magic-johnson-converts-a-junior-sky-hook-to-beat|lingua=en|titolo=La foto del gancio cielo realizzato da Johnson|editore=[[Sports Illustrated]]|accesso=9 gennaio 2012}}</ref>, movimento classico del compagno di squadra [[Kareem Abdul-Jabbar]]<ref>{{cita libro|autore= Mario Arceri|coautori=[[Valerio Bianchini]]| titolo= La leggenda del basket| anno= 2004| editore=Baldini Castoldi Dalai Editore| url=http://books.google.it/books?id=WYvnfWsIA4EC&pg=PA73|paginep=p. 73|isbn=978-88-8490-626-7}}</ref>, di fronte a [[Larry Bird]], [[Robert Parish]] e [[Kevin McHale]], che tentarono invano di [[Stoppata|stopparlo]]<ref name=lakers1987/>. A fine gara negli spogliatoi lo stesso Magic definì il suo tiro come uno «junior, junior, junior sky-hook» (in [[Lingua italiana|italiano]] lo sky-hook è il [[Gancio (pallacanestro)|gancio cielo]]<ref>Magic intendeva un gancio cielo non ancora all'altezza di quelli del compagno [[Kareem Abdul-Jabbar]].</ref>)<ref name=nba/><ref name=lakers1987/>. Il suo rivale sul campo [[Larry Bird]] dichiarò invece sorridendo: «Ti aspetti di perdere per un gancio cielo. Quello che non ti aspetti è che a farlo sia Magic.»<ref name=lakers1987/> Al termine della sfida decisiva, che sarà l'ultima finale che i due giocheranno contro, lo stesso Bird ammise: «Magic è un grande, grande giocatore di pallacanestro. Il migliore che io abbia mai visto.»<ref name=lakers1987/><ref>{{cita libro|autore=Steve Lipofsky|coautori= Roland Lazenby | titolo=Bird: Portrait of a Competitor|lingua=inglese| anno= 1998| editore= Addax Pub. Group|paginep=p. 74|isbn=978-1-886110-39-7}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Roland Lazenby| titolo=The show: the inside story of the spectacular Los Angeles Lakers in the words of those who lived it|lingua=inglese| anno= 2005| editore= McGraw-Hill| url=http://books.google.it/books?id=HiH8z6EmSIsC&pg=PA254|paginep=p. 254|isbn=978-0-07-143034-0}}</ref>
 
==== Ultimo titolo NBA ====
Riga 184:
Magic non smise di sorprendere il mondo della pallacanestro: il 30 gennaio [[1996]] tornò ancora una volta a indossare la maglia giallo-viola numero 32 dei [[Los Angeles Lakers]], nella sfida contro i [[Golden State Warriors]]<ref name=repubblica1996>{{Cita news|autore=Arturo Zampaglione|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/31/america-abbraccia-magic-non-abbiamo.html|titolo=L'America riabbraccia Magic. "Non abbiamo più paura"|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=31|mese=gennaio|anno=1996|pagina=47|accesso=11 gennaio 2012}}</ref>. In un [[The Forum|Forum]] tutto esaurito, disputò 27 minuti di partita, mettendo a referto 19 punti, 10 assist e 8 rimbalzi<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/boxscores/199601300LAL.html|lingua=en|titolo=Golden State Warriors 118, Los Angeles Lakers 128|editore=basketball-reference.com|accesso=11 gennaio 2012}}</ref>. Magic Johnson riuscì finalmente a superare anche lo scetticismo dei suoi colleghi, ormai divenuti più informati e consapevoli di cosa significasse essere sieropositivi al test dell'HIV; lo stesso [[Karl Malone]], che negli anni precedenti aveva espresso grosse perplessità, dichiarò: «Oggi siamo tutti più informati. Ho parlato a lungo con Magic, ogni cosa è chiarita: è il benvenuto.»<ref name=repubblica1996/>
 
Nel corso della [[National Basketball Association 1995-1996|stagione]] Johnson disputò 32 incontri<ref name=lakers1996>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/teams/LAL/1996.html|lingua=en|titolo=1995-96 Los Angeles Lakers Roster and Statistics|editore=basketball-reference.com|accesso=11 gennaio 2012}}</ref>; ingrassato sino a 115 chili, non fu impiegato nel suo ruolo classico di [[playmaker]] bensì in quello di [[ala forte]]<ref name=nba/>. La partita più attesa<ref name=bianchini66>{{cita libro|autore= Mario Arceri|coautori=[[Valerio Bianchini]]| titolo= La leggenda del basket| anno= 2004| editore=Baldini Castoldi Dalai Editore| url=http://books.google.it/books?id=WYvnfWsIA4EC&pg=PA66|pagine=p. =66|isbn=978-88-8490-626-7}}</ref> fu quella contro i [[Chicago Bulls]] di [[Michael Jordan]], anch'egli rientrato in NBA dopo aver annunciato il ritiro nel [[1993]]; vinsero i Bulls 99-84, e Magic realizzò 15 punti, due in meno di Jordan<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/boxscores/199602020LAL.html|lingua=en|titolo=Chicago Bulls 99, Los Angeles Lakers 84|editore=basketball-reference.com|accesso=11 gennaio 2012}}</ref>. Magic concluse la stagione regolare con 14,6 punti, 6,9 assist e 5,7 rimbalzi di media a partita<ref name=nbastat/>.
 
I Lakers riuscirono a qualificarsi per i [[NBA Playoffs 1996|playoff 1996]], ma furono eliminati al primo turno dagli [[Houston Rockets]], che vinsero 3-1 nella serie<ref>{{cita web|url=http://www.basketball-reference.com/teams/LAL/1996_games.html|lingua=en|titolo=1995-96 Los Angeles Lakers Schedule and Results|editore=basketball-reference.com|accesso=11 gennaio 2012}}</ref>. Nelle quattro partite di playoff, Magic mise a referto in totale: 61 punti, 26 assist e 34 rimbalzi<ref name=nbastat/>.
Riga 230:
[[File:Magic Johnson 2010-2.jpg|thumb|upright|Magic durante una conferenza nel 2010]]
=== Vita privata ===
Magic Johnson è divenuto padre per la prima volta nel febbraio [[1981]] dopo la nascita di Andre, figlio avuto fuori dal matrimonio<ref>{{cita libro|nome= Cameron | cognome= Stauth| titolo= The golden boys: the unauthorized inside look at the U.S. Olympic basketball team| anno= 1992| editore= Pocket Books| lingua=inglese|pagine=p. =55|isbn=978-0-671-76049-6}}</ref> con Melissa Mitchell<ref name=ESPNarchivio>{{cita web|url=http://sports.espn.go.com/espn/eticket/story?page=magic|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20090610065743/http://sports.espn.go.com/espn/eticket/story?page=magic|titolo=Passing on the Magic|dataarchivio=10 giugno 2009|lingua=en|editore=[[ESPN]]|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>. Il 5 settembre [[1991]] si è sposato con "Cookie" Kelly: i due organizzarono un matrimonio da 275 invitati presso la Union Missionary Baptist Church di [[Lansing (Michigan)|Lansing]], a cui presero parte amici stretti come [[Isiah Thomas]] e [[Mark Aguirre]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.people.com/people/archive/article/0,,20110946,00.html|titolo=Magic Moment|pubblicazione=[[People (rivista)|People]]|giorno=30|mese=settembre|anno=1991|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>. La coppia ha avuto un figlio (Earvin III, nato nel [[1992]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Sally Guard|url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1003899/index.htm|titolo=Earvin Makes III|pubblicazione=[[Sports Illustrated]]|giorno=15|mese=giugno|anno=1992|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>) e nel [[1995]] ha adottato una bambina di nome Elisa<ref name=ESPNarchivio/><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://findarticles.com/p/articles/mi_m1355/is_n13_v87/ai_16433925/|titolo=Magic Johnson and wife Cookie adopt baby girl|pubblicazione=JET|giorno=6|mese=febbraio|anno=1995|accesso=7 marzo 2012}}</ref>.
 
=== Imprenditore ===
Riga 245:
Dopo aver dichiarato pubblicamente la propria [[sieropositività]] all'[[HIV]] nel novembre [[1991]], Magic Johnson creò la Magic Johnson Foundation: una [[Fondazione (ente)|fondazione]] benefica nata inizialmente con il fine di raccogliere finanziamenti da destinare a programmi per la lotta contro la diffusione dell'[[AIDS]]<ref name=stampa/><ref name=lottaAIDS>{{Cita news|lingua=en|autore=Tom Farrey|url=http://espn.go.com/gen/s/2001/1105/1274006.html|titolo=AIDS community misses old Magic act|pubblicazione=[[ESPN]]|giorno=7|mese=novembre|anno=2001|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>. Con il passare degli anni la fondazione ha allargato i propri obiettivi, dedicandosi a svariate problematiche di tipo sociale: organizza programmi scolastici mirati all'inserimento di studenti provenienti da famiglie in difficoltà; promuove politiche per facilitare l'accesso alle cure mediche; ha costruito più di 15 centri di formazione tecnologica per insegnare l'uso del computer e garantire adeguato addestramento professionale<ref name=stampa/><ref name=about>{{cita web|url=http://www.magicjohnson.com/foundation/about.php|lingua=en|titolo=About the Magic Johnson Foundation|editore=magicjohnson.com|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>. Il programma "I stand with Magic", organizzato dalla Magic Johnson Foundation dal dicembre [[2006]], ha garantito oltre 38.000 test gratuiti per il controllo della sieropositività in 16 delle maggiori città statunitensi<ref name=about/>.
 
Nel [[1992]] entrò a far parte della Commissione Nazionale sull'AIDS, su invito dall'allora [[presidente degli Stati Uniti d'America]] [[George H. W. Bush]]<ref name=AIDSsport>{{cita libro|autore= Gopal Sankaran|coautori= Karin A. E. Volkwein, Dale R. Bonsall| titolo= HIV/AIDS in sport: impact, issues, and challenges|lingua=inglese| anno= 1999| editore= Human Kinetics| paginepp=pp. 63-64|url=http://books.google.it/books?id=8CeHS19ithkC&pg=PA63|isbn=978-0-88011-749-4}}</ref>. Nei mesi successivi Johnson cercò di informare e sensibilizzare riguardo all'[[HIV]] e all'[[AIDS]]<ref name=AIDSsport/>, sindrome all'epoca ancora poco conosciuta e considerata pericolosa quasi esclusivamente per gli [[Omosessualità|omosessuali]] e i [[Tossicodipendenza|tossicodipendenti]]<ref>{{cita libro|autore= Ferdinando Dianzani|coautori=Giuseppe Ippolito, Mauro Moroni| titolo= AIDS in Italia 20 anni dopo| anno= 2004| editore= [[Elsevier]]|url=http://books.google.it/books?id=dV7lH_cQdh4C&pg=PA98|paginep=p. 98|isbn=978-88-214-2695-7}}</ref>. Scrisse il libro ''What You Can Do to Avoid AIDS'' (in [[Lingua italiana|italiano]]: ''Cosa Puoi Fare per Evitare l'AIDS''), prese parte a un programma televisivo su [[Nickelodeon]] chiamato ''A Conversation with Magic Johnson'' (in italiano: ''Una Conversazione con Magic Johnson'') in cui i giovani spettatori potevano rivolgergli domande sul tema<ref name=AIDSsport/>.
 
Nel [[1999]] è stato il relatore principale nella conferenza tenutasi presso la sede delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] in occasione della [[Giornata mondiale contro l'AIDS]]<ref name=lottaAIDS/>; è stato inoltre nominato Messaggero di Pace ONU<ref>{{cita web|url=http://www.onuitalia.it/news/dinuovo/celebrities.html|titolo=Celebrità internazionali convergono alle Nazioni Unite per discutere l'attivismo|editore=[[Istituto Internazionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia|UNICRI]]|accesso=13 gennaio 2012}}</ref>.
Riga 388:
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore= James Haskins|titolo= Magic: A Biography of Earvin Johnson| anno= 1981| editore= Hillside|lingua=inglese|isbn=978-08949004400-89490-044-0}}
*{{cita libro|autore= Bill Gutman|titolo= Magic, more than a legend: a biography| anno= 1991| editore= [[HarperCollins]]|lingua=inglese|isbn=978-0-06-100542-8}}
*{{cita libro|autore= Earvin "Magic" Johnson|coautori= Roy S. Johnson|titolo= Magic's Touch: From Fundamentals to Fast Break With One of Basketball's All-Time Greats| anno= 1992 | editore= Perseus Books Group|lingua=inglese|isbn=978-0-201-63222-4}}
Riga 395:
*{{cita libro|autore= Ted Gottfried|titolo= Earvin "Magic" Johnson: Champion and Crusader| anno= 2001 | editore= Scholastic Library Pub|lingua=inglese|isbn=978-0-531-11675-3}}
* {{Cita libro|autore= Earvin Johnson|coautori= William Novak| titolo= My Life| anno= 2005| editore= Fawcett Crest|lingua=inglese|cid=Earvin Johnson|isbn=978-0-449-22254-6}}
* {{Cita libro|autore= David L. Porter| titolo= Basketball: a biographical dictionary| anno= 2005| editore= Greenwood Publishing Group|lingua=inglese|pagine=pp. =235-237|url=http://books.google.com/books?id=DDO3sdV6ytsC&pg=PA235|cid=David L. Porter|isbn=978-0-313-30952-6}}
* {{Cita libro|autore=[[Larry Bird]]|coautori= Magic Johnson, Jackie MacMullan| titolo= Il basket eravamo noi| anno= 2011| editore= Baldini Castoldi Dalai Editore|cid=Bird, Johnson|isbn=978-88-6073-771-7}}
* {{Cita libro|autore=J. Chris Roselius| titolo= Magic Johnson: Basketball Star & Entrepreneur|lingua=inglese| anno= 2011| editore= ABDO|url=http://books.google.it/books?id=kaXoRwBmNhEC|cid=J. Chris Roselius|isbn=978-1-61714-756-2}}