Videogioco stealth: differenze tra le versioni

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Tra i primi esempi di questa tipologia di gioco si possono citare due titoli usciti nel 1981: l'[[videogioco arcade|arcade]] ''[[005 (videogioco)|005]]'', pubblicato da [[SEGA]], e ''[[Castle Wolfenstein]]'' per [[Apple II]]. In entrambe i software sono inclusi, nel loro gameplay, elementi stealth.
 
Fu però [[Hideo Kojima]] a ridefinire il genere stesso con il videogioco ''[[Metal Gear]]''<ref>[http://www.guinnessworldrecords.com/world-records/5000/first-console-game-to-use-stealth First console game to use stealth]</ref>, uscito nel [[1987]] su [[Standard MSX|MSX]] e successivamente su [[Nintendo Entertainment System|NES]]. Introducendo il personaggio [[Solid Snake]], si veniva catapultati in campo nemico senza alcun tipo di equipaggiamento; tutto andava recuperato sul campo e le munizioni erano molto limitate. Vi erano guardie e telecametetelecamere da evitare, per scongiurare uno scontro in netta inferiorità numerica. I nemici potevano vedere il protagonista anche da una notevole distanza e udire il suono di armi non silenziate. Era possibile inoltre travestirsi o passare inosservati nascondendosi sotto delle scatole di cartone (quest'ultima tattica sarebbe poi destinata a diventare un [[Stereotipo|cliché]] nella storia di [[Metal Gear (serie)|Metal Gear]]). Particolarmente sviluppata in questo gioco era la trama che comprendeva temi adulti e maturi.
 
Anche con ''[[Wolfenstein 3D]]'', uscito nel [[1992]], la [[id Software]] aveva aggiunto molte caratteristiche ''stealth'' già presenti in ''[[Castle Wolfenstein]]'', come potersi avvicinare silenziosamente alle spalle degli avversari o indossare le uniformi nemiche, ma nessuna di queste fu inserita nella versione finale. Inoltre anche il videogioco ''[[System Shock]]'' ha incoraggiato il giocatore a usare le tecniche stealth attraverso l'aggiunta continua di nemici nei livelli (''respawn'') e alla scarsa disponibilità di munizioni e di armi che inoltre tendono a deteriorarsi proporzionalmente all'uso.