Isaac Newton: differenze tra le versioni
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Newton fu il primo a dimostrare che le leggi della natura governano il movimento della [[Terra]] e degli altri corpi celesti. Egli contribuì alla [[Rivoluzione scientifica]] e al progresso della [[teoria eliocentrica]]. A Newton si deve anche la sistematizzazione matematica delle [[leggi di Keplero]] sul movimento dei pianeti. Oltre a dedurle matematicamente dalla soluzione del [[problema della dinamica]] applicata alla [[Forza di gravità]] ([[problema dei due corpi]]) ovvero dalle omonime ''equazioni di Newton'', egli generalizzò queste leggi intuendo che le [[Orbita (astronomia)|orbite]] (come quelle delle [[cometa|comete]]) potevano essere non solo [[ellisse|ellittiche]], ma anche [[iperbole (geometria)|iperboliche]] e [[parabola (geometria)|paraboliche]].
Newton fu il primo a dimostrare che la [[luce]] [[bianco|bianca]] è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri [[colore|colori]]. Egli, infine, avanzò l'ipotesi che la luce fosse composta da [[Fisica delle particelle|particelle]] da cui nacque la [[teoria corpuscolare della luce]] in contrapposizione ai sostenitori della [[teoria ondulatoria della luce]], patrocinata dall'astronomo olandese [[Christiaan Huygens]] e dall'inglese [[Thomas Young|Young]] e corroborata alla fine dell'Ottocento dai lavori di [[James Clerk Maxwell|Maxwell]] e [[Hertz]]. La tesi di Newton trovò invece conferme, circa due secoli dopo, con l'
Isaac Newton occupa una posizione di grande rilievo nella [[storia della scienza]] e della [[cultura]] in generale. Il suo nome è associato a una grande quantità di [[legge|leggi]] e [[teoria|teorie]] ancora oggi insegnate: si parla così di ''dinamica newtoniana'', di leggi newtoniane del [[moto (fisica)|moto]], di [[
Era un [[filosofia naturale|filosofo della natura]] che utilizzava metodi matematici ed enunciava leggi del moto diverse da quelle che compaiono sui nostri manuali. Newton era però attratto dalla ''filosofia della natura''. Ben presto cominciò a leggere le opere di [[Cartesio]], in particolare un'opera pubblicata nel [[1673]] in cui le curve vengono rappresentate per mezzo di [[equazione|equazioni]]. Negli anni in cui era studente a [[Cambridge]] alla cattedra presiedevano due figure di grande rilievo: [[Isaac Barrow]] e [[Henry Moro]] che esercitarono una forte influenza sul ragazzo. Newton, negli anni seguenti, costruì le sue scoperte matematiche e sperimentali facendo riferimento a un gruppo ristretto di testi. Le sue letture giovanili lo mettono in contatto con quanto di più innovativo si può trovare sul mercato.
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