Decimo Valerio Asiatico: differenze tra le versioni
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{{quote|Suillio, chiedilo ai tuoi figli!: loro ti diranno che sono un uomo!|Frase pronunciata da Valèrio Asiàtico all'indirizzo di Suillio Rufo, durante il processo al cospetto dell'imperatore Claudio<ref name=tacxi2>[[Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', XI, 2</ref>}}
{{Console romano
| nome =Decimo Valerio Asiatico
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|Attività2 = militare
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità = , promotore nel [[41]] della congiura che portò all'uccisione di [[Caligola]]<ref name=tac>[[Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annales]]'', XI, 1</ref>
}}
==Biografia==
[[Oriundo]] della [[Gallia]] (appartenenva al popolo degli [[Allobrogi]]),
Sotto Claudio partecipò alla [[Conquista della Britannia|campagna]] in [[Britannia]], e fu console per la seconda volta nel 46. Visse a Roma presso una sontuosa residenza ricavata dai [[Horti Lucullani|giardini di Lucullo]], che lui trasforò edificandovi un sontuoso ninfeo. La residenza era così sfarzosa (il monumentale [[ninfeo]] e i giardini erano destinati anche all'uso pubblico) da rivaleggiare con le più grandi strutture dell'[[Urbe]]. Al suo interno vi si trovava anche il [[tempio di Fortuna]], il cui culto era implicitamente associato alla sua persona, ricollegandosi alla [[dinastia giulio-claudia]] (già Tiberio aveva tentato di radicare questo culto, vincolandolo alla tradizione imperiale).
Coinvolto in un intrigo di [[Palazzi imperiali del Palatino|Palazzo]] dietro accusa di [[Messalina]] (che voleva impadronirsi delle sue residenze), fu arrestato dal [[Prefetto del pretorio|prefetto]] [[Rufrio Crispino]] dietro mandato di Claudio a [[Baia]], processato in maniera sommaria e segreta nella camera dell'imperatore e condattato a uccidersi.<ref name=tacxi2/> Le sue accuse, comprendenti quella di essere stato amante di [[Poppea]], di commettere atti di corruzione di militari e praticare l'[[omosessualità]], furono proncuniate contro di lui da suillio Rufo. Costretto a darsi la morte, fedele agli insegnamenti [[Stoicismo|stoici]] preferì tagliarsi le vene, anziché di [[inanizione]], pratica più adatta alla sua età avanzata. Il suo corpo fu cremato su una pira, da lui stesso predisposta perchè non danneggiasse le fronde dei pioppi che la circondavano, costruita all'interno del suo ninfeo-teatro (paragonabile alla mole del [[teatro di Pompeo]]).
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