Decimo Valerio Asiatico: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 39:
Sotto Claudio partecipò alla [[Conquista della Britannia|campagna]] in [[Britannia]], e fu console per la seconda volta nel 46. Visse a Roma presso una sontuosa residenza ricavata dai [[Horti Lucullani|giardini di Lucullo]], che lui trasforò edificandovi un sontuoso ninfeo. La residenza era così sfarzosa (il monumentale [[ninfeo]] e i giardini erano destinati anche all'uso pubblico) da rivaleggiare con le più grandi strutture dell'[[Urbe]]. Al suo interno vi si trovava anche il [[tempio di Fortuna]], il cui culto era implicitamente associato alla sua persona, ricollegandosi alla [[dinastia giulio-claudia]] (già Tiberio aveva tentato di radicare questo culto, vincolandolo alla tradizione imperiale).
Coinvolto in un intrigo di [[Palazzi imperiali del Palatino|Palazzo]] dietro accusa di [[Messalina]] (che voleva impadronirsi delle sue residenze), fu arrestato dal [[Prefetto del pretorio|prefetto]] [[Rufrio Crispino]] dietro mandato di Claudio a [[Baia]], processato in maniera sommaria e segreta nella camera dell'imperatore e condattato a uccidersi.<ref name=tacxi2/> Le sue accuse, comprendenti quella di essere stato amante di [[Poppea]], di commettere atti di corruzione di militari e praticare l'[[omosessualità]], furono proncuniate contro di lui da
==Bibliografia==
|