[[File:Cellio.jpg|miniatura|sinistra|[[Chiesa di San Lorenzo (Cellio)|Chiesa parrocchiale di San Lorenzo]]]]
Chi giunge a Cellio da ogni parte della valle, nota immediatamente l’antica [[Chiesa di San Lorenzo (Cellio)|chiesa parrocchiale]] ed il maestoso campanile, il più alto della [[Valsesia]].
Chi giunge a Cellio da ogni parte della valle, nota immediatamente l’antica chiesa parrocchiale ed il maestoso campanile, il più alto della [[Valsesia]]. La chiesa dedicata a San Lorenzo venne ingrandita nel [[1669]] su disegno di [[Pellegrino Tibaldi]]. L’ingresso che reca la data del [[1585]] era la porta principale della chiesa antica. La bussola (1863) disegnata da [[Lorenzo Francione]], venne scolpita da Longhetti di [[Varallo]]. Nell’ultima cappella a destra si venerano le reliquie di San Cirillo. La cappella è ornata di pregevoli affreschi. A sinistra nella seconda cappella si ammirano un crocefisso molto espressivo in plastica ([[creta]]) ed affreschi di [[Lorenzo Peracino]] ([[1754]]). Nella terza cappella a sinistra c’è una tela del [[Tanzio da Varallo]], che rappresenta [[San Carlo]] che reca in processione la croce del Sacro Chiodo. Altre composizioni, raffigurano San Carlo che comunica gli appestati. I tre vetri istoriati a fuoco sono datati [[1623]]. Da notare gli affreschi del Coro, raffiguranti l’Invenzione e l’Esaltazione della Santa Croce del Rocca, e quelli della volta della Sacrestia eseguiti dal Peracino. Accanto alla Chiesa troneggia il gigantesco campanile (56 m), il più alto della Valsesia. Degna di nota una piccola campana: il ''Ciuchin'' che porta la data del [[1486]].