I Rush registrarono questo album avvalendosi della collaborazione del produttore [[Peter Collins (produttore)|Peter Collins]], in un finalmente ritrovato clima di serenità e rilassatezza<ref>{{cita libro|Jon|Collins|Rush|2009|Tsunami Edizioni|pagine p=pag 138}} ISBN 978-88-96131-03-9</ref>. L'apporto del nuovo produttore portò all'introduzione di nuovi elementi negli arrangiamenti, quali cori, orchestrazioni<ref>{{cita libro|Jon|Collins|Rush|2009|Tsunami Edizioni|pagine p=pag 140}} ISBN 978-88-96131-03-9</ref> o nella sovraincisione delle linee vocali<ref>{{cita libro|Jon|Collins|Rush|2009|Tsunami Edizioni|pagine p=pag 139}} ISBN 978-88-96131-03-9</ref>, tanto che [[Neil Peart]] definì l'album come "pazzescamente iperprodotto"<ref>{{cita libro|Jon|Collins|Rush|2009|Tsunami Edizioni|pagine p=pag 143}} ISBN 978-88-96131-03-9</ref>.
I pezzi dell'album sono legati tra loro da un'unica tematica<ref>{{cita libro|Jon|Collins|Rush|2009|Tsunami Edizioni|pagine p=pag 136}} ISBN 978-88-96131-03-9</ref>, il "potere". Tra i brani più interessanti ed apprezzati vanno citati ''The Big Money'', ''Manhattan Project'', ''Marathon'' e ''Mystic Rhythms''.