Eyalet d'Egitto: differenze tra le versioni

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==Storia==
===Il primo periodo ottomano===
[[File:Egypt Eyalet, Ottoman Empire (1609).png|thumb|L'Eyalet d'Egitto nel 1609]]
Dopo la conquista dell'Egitto, il sultano ottomano [[Selim I]] lasciò il paese e ne rimandò il governo al suo viceré [[Khair Bey]] con una guardia di 5.000 [[giannizzeri]], ma fece alcuni cambiamenti nell'amministrazione del paese. Lo stato divenne infatti una provincia, non uno stato vassallo, dell'Impero.
 
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====1527 - 1610====
[[File:Egypt Eyalet, Ottoman Empire (1609).png|thumb|left|L'Eyalet d'Egitto nel 1609]]
Nel [[1527]] era ormai completata la prima fase della presenza ottomana in Egitto. Le terre egiziane erano divise in quattro classificazioni: le terre di dominio diretto del sultano, i feudi, le terre per mantenere l'esercito e le terre di proprietà religiosa.
 
Era di diritto alla [[Sublime porta]] quello di cambiare il governatore dell'Egitto dopo circa un anno di servizio. Il terzo governatore, Ahmad Pasha, avendo sentito che da [[Costantinopoli]] era giunto l'ordine di esecuzione a suo danno, tentò di rendersi sovrano indipendente dell'Egitto e coniò monete a suo nome. I suoi schemi vennero interrotti da due degli emiri che egli aveva fatto imprigionare e che, fuggiti, lo attaccarono nel suo bagno e lo uccisero.
 
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Ali Bey, che si era distinto in un primo momento per la difesa delle carovane in [[Penisola araba|Arabia]] contro i bandini, decise di vendicare la morte dell'amico Ibraihim e trascorse otto anni della sua vita nel cercare di guadagnarsi la fiducia dei mamelucchi ed altri sostenitori della sua causa, attirandosi il sospetto dello sceicco di al-Balad, Khalil Bey, che infatti tentò di farlo uccidere nelle strade del Cairo, ragione per cui Ali fu costretto a recarsi nell'[[Alto Egitto]]. Qui egli incontrò anche [[Salib Bey]] che serbava rancori antichi nei confronti di Khalil Bey, ed i due organizzarono un'armata per tornare al Cairo e sconfiggere Khalil. Khalil venne forzato ad abbandonare la capitale per recarsi a [[Iaifla]] dove per un breve periodo di tempo rimase solo ma al sicuro. Scoperto poi dai suoi nemici venne portato ad Alessandria ed infine strangolato. Dopo la vittoria di Ali Bey nel [[1750]], egli divenne il nuovo sceicco di al-Balad, ponendo come proprio primo obbiettivo l'uccisione dei carnefici del suo maestro Ibrahim, ma il risentimento che questo atto gli causò poi presso i vari beys gli causò l'allontanamento in [[Siria]] ove egli seppe guadagnarsi la fiducia del governatore di [[Acri (Israele)|Acri]], [[Daher El-Omar]], che intercedette per lui presso il governo ottomano e lo ristabilì al suo posto di sceicco di al-Balad.
 
[[File:Murad Bey by Dutertre in Description de l Egypte 1809.jpg|thumb|[[Murad Bey]] in un'incisione di Dutertre nella ''[[Description de l'Égypte]]'', 1809.]]
 
====1766 - 1798====
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====La sconfitta dell'esercito turco====
[[File:Murad Bey by Dutertre in Description de l Egypte 1809.jpg|thumb|[[Murad Bey]] in un'incisione di Dutertre nella ''[[Description de l'Égypte]]'', 1809.]]
Napoleone fece ritorno in egitto dalla sua spedizione all'inizio di giugno del [[1799]]. Murad Bey e Ibrahim Bey avevano colto l'occasione dell'assenza del generale francese per attaccare il Cairo con delle forze che avevano raccolto, ma il Bonaparte giunse in tempo per sconfiggerli. Nelle ultime due settimane di luglio, egli riuscì ad infliggere una pesante sconfitta all'armata turca sbarcata ad [[Aboukir]], aiutati dalla flotta inglese comandata da sir [[Sidney Smith]].