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Entrò in compartecipazione con varie imprese finanziarie e ebbe rapporti con [[Charles de Morny]]<ref>Bertrand Gille, ''Histoire de la maison Rothschild, Volume 1'', 1965</ref> del [[Crédit mobilier]]. Delahante fu uno dei grandi azionisti e amministratori della [[Compagnie du chemin de fer Grand-Central de France]] sina dalla sua nascita nel 1853. Fu tra i promotori della [[Compagnie des chemins de fer de jonction du Rhône à la Loire]] per mezzo della fusione tra [[Compagnie du chemin de fer de Saint-Étienne à Lyon]], [[Compagnie du chemin de fer de Saint-Étienne à la Loire]] e [[Compagnie du chemin de fer de la Loire]] nello stesso periodo. Si associò a Morny nei suoi rapporti finanziari con [[casa Rothschild]] in [[Spagna]] e prese parte a numerose concessioni ferroviarie in tale paese. Acquisirono inoltre un complesso metallurgico e minerario nel dipartimento di [[Dordogne]].
 
Nel 1855, creò la Compagnie lyonnaise d'Omnibus (CLO) insieme a Leopolde Lehon e Lacroix Saint-Pierre, per l'esercizio di una rete di omnibus a cavalli in Lione e nei comuni circonvicini. Nel 1856 divenne il gestore della Compagnie lyonnaise des omnibus, voitures et voies ferrées la cui ragione sociale divenne ''Gustave Delahante et Cie''). Molti dei suoi interessi si estesero all'[[Italia]] in cui si interessò attivamente di costruzioni ferroviarie in [[Piemonte]] e nell'Italia del sud. Fu uno dei fondatori e dei grandi azionisti del [[Credito Italiano]] e uno dei fondatori del [[Crédit industriel et commercial]] nel 1859.
 
Nel 1864 prese parte alla creazione della [[Société de dépôts et de comptes courants et de l'Approvisionnement]]. Nel 1869 fu cofondatore della [[Compagnie de Frévent à Gamaches]] e della [[Compagnie du chemin de fer du Tréport]]. Fu artefice di numerose operazioni immobiliari in Francia e in Italia acquistò [[Villa Rosebery]], che detenne fino al [[1897]]<ref>[http://www.quirinale.it/qrnw/statico/residenze/villarosebery/villarosebery-a.htm Presidenza della Repubblica, dotazione, Villa Rosebery]</ref>, ed estese i suoi interessi all'editoria; amministratore dell'[[Napoléon Chaix|imprimerie Chaix]] dopo il 1880 ne fu presidente dal 1888 al 1892.