Data di morte di Gesù: differenze tra le versioni
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[[File:Tappe processo Gesù-3.jpg|thumb|Probabili tappe del processo e della [[passione di Gesù]] (Sinedrio presso il [[tempio di Gerusalemme|tempio]], Pretorio presso l'[[fortezza Antonia|Antonia]]).]]
I racconti della cena e della passione successiva, per come sono presentati nei vangeli, hanno sollevato numerosi interrogativi.
* i quattro vangeli sono concordi nel collocare tutti gli eventi della passione in un arco di tempo inferiore alle 24 ore, tra il giovedì sera e il venerdì pomeriggio. Data la complessità degli eventi (cena, arresto, processo al sinedrio, processo da Pilato, invio da Erode Antipa, episodio di Barabba, maltrattamenti vari, flagellazione, viaggio al calvario, crocifissione) alcuni pensano che è improbabile che tutto si sia svolto così in fretta. Per i fautori della storicità dei Vangeli ciò invece è possibile, dato che le distanze da percorrere non erano grandi: il cenacolo era poco distante dalla casa di Caifa, che a sua volta era abbastanza vicina al
* secondo i sinottici la crocifissione, invocata dal popolo, sarebbe accaduta nel giorno di Pasqua, ma la cosa era improbabile data la solennità della festa<ref name=Ratzinger>Joseph Ratzinger, ''Gesù di Nazareth'', vol. 2°, Rizzoli, 2011</ref>; inoltre è in contraddizione con l'intento delle autorità, riportato nel Vangelo di Marco ({{passo biblico|Mc14,2}}).
* Secondo la [[Mishnah]] (trattato ''Betza'' 5,2; trattato ''Sanhedrin'' 4,1) erano vietate le sedute del sinedrio in un giorno di festa e nel suo giorno preparativo, la sentenza capitale doveva essere emessa di giorno, non di notte, e confermata in una seconda seduta, le riunioni dovevano essere tenute nella sede ufficiale all'interno del tempio e non nella casa del sommo sacerdote: tutte indicazioni che non sarebbero state rispettate nel processo come è descritto dai vangeli<ref>A. e J. Lémann, ''Valeur de l'assemblée qui prononça la peine de mort contre Jesus-Christ'', Parigi, 1876</ref>. In base a queste considerazioni, il [[processo di Gesù]] condotto dagli ebrei dovrebbe essere ritenuto non valido<ref>[http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/2010/072q04c1.html G. Ravasi, Una sentenza da impugnare]</ref>. La versione a noi pervenuta della Mishnah risale a circa il 200 d.C. (quando fu messa per iscritto dal rabbino [[Judah haNasi]]), precedentemente esisteva una versione orale; alcuni studiosi hanno ipotizzato che questi divieti della Mishnah (elaborati dai farisei) non possano essere applicati al processo di Gesù (di due secoli precedenti) e che a quell'epoca fosse in vigore un codice penale di impostazione sadducea, che non ci è pervenuto<ref>[http://www.chiesadelgesu.org/documenti/070330_Marucci_Condanna_Gesu.pdf C. Marucci, Diritto ebraico e condanna a morte di Gesù]</ref>. David Flusser, un professore dell'Università di Gerusalemme, ritiene invece i Vangeli non riportino un vero e proprio processo da parte del supremo consiglio religioso degli ebrei, ma un interrogatorio condotto dal partito dei capi dei sacerdoti allo scopo di raccogliere elementi contro Gesù per sottoporli poi a [[Pilato]]; i responsabili della sua condanna sarebbero quindi solo gli esponenti dell'aristocrazia religiosa e non tutto il popolo ebraico<ref>David Flusser, Jesus, Morcelliana, 1997</ref>.
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