Castello di Belforte (Monfalcone): differenze tra le versioni
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Nel 1284, durante una guerra tra la [[Repubblica di Venezia]] e il Patriarcato del Friuli, il doge [[Giovanni Dandolo]] ordinò la costruzione di un forte che bloccasse il porto fluviale del Timavo, unico sbocco al mare del Patriarcato in grado di poter fornire assistenza a [[Trieste]] assediata<ref name="UniTs">Scheda informativa dell'Università di Trieste, “I siti costieri dell'alto Adriatico: indagini topografiche a terra e mare”, [http://siticar.units.it/ca/adriatico/sito.jsp?id=173_B], url consultato il 30 agosto 2014.</ref>.
Il 27 o 28 giugno su una secca di fronte alla foce del Timavo vennero quindi affondate tre vecchie navi cariche di massi. Pietrame e terra trasportati da altre imbarcazioni completarono la base dell'isola artificiale sulla quale venne edificato il castello, a pianta circolare,
La nuova isola, che sorgeva “a un tiro di [[balestra]] dalla costa”, era difesa dalle mareggiate da una muraglia di blocchi di pietra nota come ''“Porporella”''. I lavori di costruzione della fortificazione, che sorgeva quasi di fronte al vecchio [[castello di Duino]]<ref>Paolo Scandaletti , “Storia di Aquileia e di Grado. Dalle origini ai giorni nostri”, Ed. Biblioteca dell'Immagine, 2014.</ref>, vennero completati nel 1285, in meno di dieci mesi.
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