Mercè Rodoreda: differenze tra le versioni

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Credendo che il suo esilio sarebbe stato breve, Mercè Rodoreda lascia a Barcellona, affidandolo a sua madre, il figlio Jordi.
 
Nel [[1958]] scrive una raccolta di ventidue racconti, ''Vint-i dos contes'', edita in [[Italia]] col titolo ''Colpo di Luna''. La raccolta vince il premio letterario ''[[Víctor Català]]''. ''Colpo di luna'' è un mosaico di racconti di amori improvvisi e sfioriti, storie di vita quotidiana, pervase da un profondo realismo, eclatanti per la loro drammatica e ordinaria semplicità.
 
Nel [[1962]] scrive ''La plaça del Diamant'' ([[La piazza del Diamante]]), che universalmente è conosciuta come la principale opera mai scritta in [[lingua catalana]], che a pieno titolo può essere considerata un capolavoro della letteratura europea del dopoguerra.