Ferdinando I di Napoli: differenze tra le versioni

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Il re Ferrante, sempre diffidente verso i baroni, spinse i suoi sudditi a maggiore vigore economico, con l'introduzione di nuove misure che di fatto consentivano, a tutta la popolazione del regno, di godere di maggiore libertà nella vita quotidiana. Con una legge del 1466, consentì ai coltivatori di disporre liberamente dei propri prodotti, svincolandoli dall'obbligo di dover vendere le derrate al signore locale al prezzo da lui fissato.
Le città demaniali acquisirono sempre maggiore importanza mentre imponeva maggiori controlli sul potere baronale. Nel regno, gli ebrei protetti dal re Ferrante svolgevano una notevole attività artigiana e commerciale. Per le libertà comunali fu un momento importante.
Il re stesso concesse statuti alle città demaniali e ratificò quelli concessi dai baroni, favorendo la crescita di un'aristocrazia urbana come contrappeso alla nobiltà feudale.<ref name="test1" />.Sotto il suo regno inoltre [[Napoli]] si avvicinó molto a [[Sisto IV]] e allo [[Stato Pontificio]],tramite il matrimonio di Caterina Marzano d'Aragona,figlia di Eleonora,sorellastra del re e del principe [[Marino Marzano]],con il principe Antonio Basso,nipote del papa [[Sisto IV]] ed esponente dell'alta nobiltà papalina romana,tenutosi nello [[Stato Pontificio]].Il principe Basso morirà senza discendenti,ma la famiglia,il cui titolo principesco trasmigrerà anche alla famiglia Drei,da [[Roma]] si espanse molto,rimanendo sempre legata agli [[Aragona]].
 
Nel ventennio di pace interna al regno, la numerosa famiglia fu utilizzata da Ferdinando I per consolidare la dinastia con una serie di alleanze matrimoniali. Nel 1465, Alfonso, primogenito di Ferrante, sposò Ippolita Maria Sforza. Il Ducato di Bari fu assegnato prima a Maria Sforza e dopo la sua morte, a Ludovico il Moro. La principessa Eleonora, figlia di Ferrante, andò in sposa ad Ercole d'Este. Dopo la morte della moglie Isabella di Chiaromonte, Ferrante conservò il legame con la Spagna sposando, il 14 settembre 1477, la cugina Giovanna, sorella di Ferdinando il Cattolico.