[[File:RodaM&PG corsopotatura frontespizio.PNG|thumb|right|frontespizio della terza edizione dell'opera]]
Il libro fu pubblicato nel 1854. Poco tempo dopo seguì la seconda edizione mentre la terza vide la luce solo nel 1869, riveduta ed ampliata di 93 pagine e 67 nuovi disegni. Del ritardo gli autori si dispiacevano nella "''Introduzione''" giustificandolo con gli straordinari eventi politici che la penisola intera aveva attraversato durante quel quindicennio.<ref>Ed.1869, p. III</ref> Un'altra edizione, curata da [[Giuseppe Roda]] figlio e ampliata di 183 pagine rispetto alla terza, fu data alle stampe a cinquanta anni dalla prima. Gli autori giustificavano l'utilità del loro corso ricordando come fra le attività agrarie la [[frutticoltura]] avesse già un posto notevole e potesse concorrere maggiormente "''alla prosperità del commercio, ed al benessere delle popolazioni agricole''" con la diffusione delle buone pratiche della coltivazione, in particolare della potatura, e della conservazione dei raccolti.<ref>''Introduzione'', 1896</ref>
Il libro è composto della ''Introduzione'', ventisette ''Capi'' (capitoli), un ''Indice delle Materie'' ed un ''Indice delle Figure'', 204 nella terza edizione sempre intese a rendere più intellegibile il testo. Nella ''Introduzione'' gli autori giustificavano l'utilità del loro corso ricordando l'importanza che la [[frutticoltura]] ha nell'[[agricoltura]] e come concorre "''alla prosperità del commercio, ed al benessere delle popolazioni agricole''".<ref>Ed.1869, p. IV</ref> A ciò occorre conoscere le buone pratiche della coltivazione, in particolare della potatura, e della conservazione dei raccolti. Il ''Capo I'' ed il ''Capo II'' sono dedicati ad illustrare brevemente i principi dell'anatomia vegetale e della fisiologia vegetale. Nel ''Capo III'' e nel ''Capo IV'' (12) si tratta dei giardini fruttaiuoli e dei numerosi fattori che ne aumentano la produttività in quantità ed in qualità come ad esempio: il loro collocamento, l'esposizione, la natura del suolo, il modo di chiuderli con muri o altre strutture, la distribuzione del suolo per le diverse attività, la preparazione del suolo, il drenaggio delle acque. Nel ''Capo V'' si tratta dei modi di piantare gli alberi con scelta del migliori periodi e delle distanze più adatte alle varie specie. Il ''Capo VI'' (11) è dedicato alla descrizione del vivaio per le piante da innesto (''nestaiuola'') e di diversi tipi di [[innesto]] . Dal ''Capo VII'' al ''Capo XXV'' viene affrontato l'argomento principale del volume: la [[potatura]]. La trattazione è sistematica. Nei primi capitoli si introducono i concetti base: si descrive l'attrezzatura utile (''Capo VII''); si approfondisce l'anatomia del persico che viene preso come pianta modello (''Capo VIII''); si descrivono le operazioni principali (''Capo IX''). Nei successivi capitoli la teoria viene applicata alle diverse specie di piante con molti approfondimenti. Nell'ordine: persici a spalliera, albicocco, vite, pero, melo, susino, ciliegio, fico, lampone, ribes a grappoli, uva spina e nocciolo.
====Note====
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