Livia Cesarini: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Livia era figlia secondogenita del [[duca]] di [[Genzano di Roma|Genzano]] Giuliano III Cesarini (1618-1671) e della moglie Margherita Savelli. Il duca e la moglie avevano avuto dieci figli, due maschi e otto femmine. Il patrimonio familiare era notevole, poiché i Cesarini avevano ereditato anche i cospicui beni delle famiglie [[Savelli (famiglia)|Savelli]], Peretti, Cabrera e Bovadilla<ref>[[Gaetano Moroni]], "GENZANO". In: ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', Vol. XXIX, p. 58 ([http://books.google.it/books?id=FcUAAAAAcAAJ&pg=PA58&f=false on-line])</ref>. Alla morte di Giuliano III ([[1665]]), tuttavia, i due figli maschi e una delle figlie erano già deceduti, cinque figlie (la primogenita Maria Felice, Livia, Cornelia, Camilla e Giulia) erano in convento, libere solo due figlie ancora adolescenti: Clelia (nata nel 1755) e Anna (nata nel 1753). Il titolo ducale passava al fratello di Giuliano III, Filippo Cesarini, chierico di camera, il quale intendeva far sposare Clelia, la più giovane delle figlie di Giuliano III, con Filippo Colonna principe di [[Sonnino]]<ref>[[Nicola Ratti]], ''Della famiglia Sforza''. 2 Voll. Roma: nella stamperia Salomoni, 1794-1795</ref>.
Il 29 agosto [[1664]] Livia Cesarini era entrata nella congregazione delle ''[[Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori (Roma)|Oblate dei Sette dolori]]'' col nome di Maria Pulcheria. Come riferisce [[Gaetano Moroni]], a proposito di questa congregazione, "chi entra in monastero [...] può uscirne, non obbligando gli statuti a peccato alcuno neppur veniale, non facendo le religiose voti né solenni né semplici"<ref>Gaetano Moroni, "OBLATE DE<nowiki>'</nowiki> SETTE DOLORI". In: ''[[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]]'', Vol. XLXIX, pp. 203-204 ([http://books.google.it/books?id=ALwAAAAAcAAJ&pg=PA203&dq=OBLATE&f=false on-line])</ref>. Dopo qualche tempo Livia Cesarini manifestò il desiderio lasciare il convento e di sposarsi. Al proposito di Livia si opposero sia la famiglia [[Colonna (famiglia)|Colonna]], in cui il 18 febbraio [[1671]] era entrata Clelia per matrimonio portando in dote l'eredità dei Cesarini, sia la stessa famiglia Cesarini. Iniziò una lotta serrata e senza esclusione di colpi da parte di chi avversava il matrimonio, ai quali si contrappossero alte personalità che peroravano la causa di numerosi pretendenti alla mano di Livia. Infine il cardinal [[Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni|Paluzzi Altieri]] combinò il matrimonio di Livia Cesarini con Federico Sforza, figlio cadetto del duca di Proceno. Il matrimonio fu celebrato in segreto il 27 febbraio [[1673]] e tutto sommato fu un matrimonio felice: la coppia ebbe, oltre a due figlie femmine, due maschi: Gaetano (1674-1727), primo duca Sforza Cesarini di Genzano, e Giangiorgio (1678-1719), che nel [[1703]] si renderà autore di un grave oltraggio a [[Faustina Maratti]]. Le controversie legali fra le due sorelle per l'eredità dei Cesarini continuarono invece a lungo e si conclusero con una transazione solo nel [[1709]].
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