Linee di Nazca: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Nazca-lineas-arana-c01.jpg|thumb|300px|right|Foto aerea del disegno che rappresenta un [[ragno]].]]
[[Phyllis Pitluga]], una ricercatrice dell'[[Alder Planetarium]] di [[Chicago]] scoprì, studiando il rapporto tra le linee e l'[[astronomia]], che il ragno gigante rappresentava la [[costellazione]] di [[Orione]], mentre le linee rette circostanti rappresentavano le tre [[stelle]] della [[cintura di Orione]]. Lo zoologo [[Tony Morrison]] studiò le linee con [[Gerald Hawkins]]; nel suo libro del [[1978]] ''Pathways to the Gods'', riporta una citazione del magistrato spagnolo [[Luis de Monzon]] che, nel [[1586]], parlava delle pietre e delle antiche strade vicino a Nazca: <br>
wgoku
''I vecchi indiani dicono (...) di possedere la conoscenza dei loro antenati e che, molto anticamente, cioè prima del regno degli Incas, giunse un altro popolo chiamato Viracocha; non erano numerosi, furono seguiti dagli indios che vennero su loro consiglio e adesso gli Indios dicono che essi dovevano essere dei santi. Essi costruirono per loro i sentieri che vediamo oggi.''<br>
Questa potrebbe essere una chiave che permette di spiegare il mistero delle linee di Nazca: il leggendario eroe-maestro [[Viracocha]], noto anche come ''[[Quetzalcoatl]]'' e ''[[Kontiki]]'', il cui ritorno era ancora atteso al momento dello sbarco di Cortés. Gli "antichi indios"disegnarono figure poiché pensavano che Viracocha sarebbe tornato, questa volta scendendo dal cielo. I disegni rappresentavano dei segnali.