Pietro Giuseppe Roda: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:2379RacconigiMargaria.jpg|thumb|right|Parco del Castello di Racconigi, cascina della Margaria, campo lungo dell'esterno]]
 
Nacque da Stefano Giuseppe, un giardiniere al servizio di [[Savoia-Carignano|Casa Savoia-Carignano]] presso i giardini del parco del [[Castello Reale di Racconigi|Castello di Racconigi]], e da Angela Maria Roberto terza moglie di quello.<ref>{{cita|Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Stefano Giuseppe'', p. 121|Cazzato, 2009}}</ref><br />
 
All'epoca il castello viveva un periodo di fioritura perché dimora prediletta di [[Carlo Alberto di Savoia]] che, asceso al trono, la designò ''"Villa Reale''" nell'agosto del 1832, volle un programma di ampliamenti e trasformazioni radicali dell'intero complesso e vi mantenne la corte per lungo tempo.<ref>{{cita libro|nome=Egidio|cognome=Lambert|titolo=Grande Dizionario Enciclopedico|anno=1971|editore=UTET|edizione=3|volume=XV|città=Torino|capitolo=''voce'' Racconigi|p=512}}</ref> Il parco ed i giardini erano diretti da [[Xavier Kurten]], che li andava rinnovando in ''"stile romantico inglese''".<br />
 
Come per Marcellino anche la formazione di Giuseppe fu sempre sostenuta dalla casa reale, in accordo con l'intento del sovrano di circondarsi di dirigenti e tecnici di alta professionalità e di formazione internazionale.<ref>{{cita|Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Marcellino'', pp. 118|Cazzato, 2009}}</ref> Compì gli studi base e frequentò a Torino la ''Scuola comunale del Disegno ed Ornato'' condotta dal professor Pietro Palmieri. Dalla primavera del 1840 all'estate del 1841, insieme a Marcellino, frequentò l'[[Accademia di Brera]], per formarsi nel disegno e nell'arte del paesaggio. Dall'autunno del 1841 all'estate del 1843 i due fratelli poterono compiere un grand tour d'istruzione teorico-pratica in vari paesi d'Europa per studiare sul campo le forme, le tecniche e le tecnologie utilizzate all'estero nell'arte dei giardini. Soggiornarono in Veneto, in Austria, in Germania, in Olanda, in Inghilterra ed in Francia, tornando al castello di Racconigi nei mesi estivi per adempiere ai propri compiti durante il soggiorno dei reali.<ref>{{cita|Anna Còccioli Mastroviti, Massimo de Vico Fallani, Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Giuseppe Pietro (Senior)'', pp. 114-115|Cazzato, 2009}}</ref><br />
 
[[File:2369RacconigiMargaria.jpg|thumb|left|Parco del Castello di Racconigi, cascina della Margaria, prospettiva del portico della corte]]
 
Nel gennaio del 1843, mentre i due si trovavano ancora in Inghilterra, Giuseppe fu nominato ''"aiutante al giardiniere capo dei Reali Giardini''" e Marcellino divenne ''"giardiniere capo''" in sostituzione del Kurten ormai scomparso.<ref>{{cita|Anna Còccioli Mastroviti, Massimo de Vico Fallani, Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Giuseppe Pietro (Senior)'', pp. 115|Cazzato, 2009}}</ref> Dopo il rientro a Racconigi essi si trasferirono dalla città al castello, dove presero dimora nel grande complesso agricolo della Margaria situato ai margini nord occidentali del parco. Qui i fratelli Roda vissero e svolsero la loro attività principale fino a tutti gli anni Cinquanta.<ref>{{cita|MiBAC|p. 2}}</ref> Proprio da quel decennio i due fratelli iniziarono a realizzare anche giardini di residenze private in varie regioni del Settentrione e si cimentarono nella scrittura di pubblicazioni.<ref>{{cita|Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Marcellino'', p. 120|Cazzato, 2009}}</ref><br />
 
[[File:SerrerealiMargariaRacconigi.jpg|thumb|right|Parco del Castello di Racconigi, complesso della Margaria, la serra]]
 
Nel 1857 Giuseppe fu nominato ''"disegnatore dei Reali Giardini''" e nel 1860 divenne ''"giardiniere capo dei Reali Giardini''", in sostituzione del fratello che l'anno precedente era passato alla ''"Direzione della Regia Amministrazione dei Beni della Corona''" della città di Monza. Infine nell'ottobre del 1863 fu nominato ''"direttore del Reale Giardino di Racconigi''".
Conservò l'incarico fino al 1870 quando iniziò il pensionamento, ma continuò a collaborare con il parco reale di Racconigi fino a tutti gli anni Ottanta. Dopo il pensionamento trasferì la residenza a Torino in via Thesauro 2, abitazione che condivise con il fratello, ed avviò un'intensa e duratura attività privata aiutato inizialmente da Marcellino e successivamente dai figli [[Giuseppe Roda|Giuseppe]] e [[Leonardo Roda|Leonardo]] che aveva avuto dalla moglie Luigia Francia.<ref>{{cita|Anna Còccioli Mastroviti, Massimo de Vico Fallani, Mirella Macera, Monica Naretto|voce ''Roda Giuseppe Pietro (Senior)'', p. 115|Cazzato, 2009}}</ref> Realizzò molte commesse in varie regioni d'Italia e si spinse fino in Portogallo.<br />