Haydar al-'Abadi: differenze tra le versioni

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Tornato in patria nel [[2003]], a seguito dell'intervento militare anglo-statunitense in Iraq e al rovesciamento del regime dittatoriale di [[Saddam Husayn]], entrò tuttavia presto in polemica con le linee di condotta volute da [[Paul Bremer]], il governatore civile imposto all'Iraq dal Presidente [[George W. Bush]] Jr., che intendeva smantellare l'apparato industriale di Stato per privatizzarlo.
 
È stato ministro delle Comunicazioni in [[Iraq]], riuscendo in questa posizione a resistere alle pressioni di privatizzazione avanzate dall'occupante, riuscendo anche a svelare le trame di alcune manovre illecite, dietro le quali si celava l'opera del Segretario statunitense.
È stato ministro delle Comunicazioni in [[Iraq]].
 
Fu eletto al Parlamento iracheno nel dicembre del 2005 e presiedette la commissione parlamentare per l'Economia, Investimenti e Ricostruzione. Fu rieletto nel 2010 come rappresentante della capitale [[Baghdad]].<br>
Nel 2013 fu Presidente della commissione Finanze, partecipando in maniera attiva alla non facile discussione riguardante il bilancio dello Stato per il 2013.<ref name="AlMonitor">{{cite news |author=Omar al-Shaher |title=Iraqi Parliament Struggles to Ratify Budget Amid Political Crisis |url=http://www.al-monitor.com/pulse/contents/articles/opinion/2013/01/iraq-parliament-budget-struggle.html |date=January 17, 2013 |work=Al-Monitor Iraq Pulse }}</ref>
 
==Note==