Il tracciato ha subito varie modifiche nel corso degli anni, più o meno nette, per adeguarsi allo sviluppo tecnologico delle vetture e soprattutto ai criteri di sicurezza sempre più rigorosi.
Già dalla fine degli anni '60 vennero ridotti i tratti più veloci e pericolosi con l'inserimento di ''chicane'', addolcimenti e rallentamenti.
I cambiamenti più significativi sono stati:
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Durante gli [[anni 1970|anni settanta]] le velocità massime diminuirono, dopo che nuove regole ridussero le dimensioni e la potenza dei motori, mentre l'evoluzione dell'[[aerodinamica]] permise agli ingegneri di aumentare la velocità nelle curve e ridurre quella massima. Questa evoluzione venne favorita anche dai piloti, perché rendeva le auto più facili da guidare, divenendo meno violente in accelerazione e in frenata e richiedendo meno attenzione in rettilineo. Inoltre portava meno stress alle auto. Nell'arco di 24 ore questi sono benefici importanti.
Per la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] le auto più veloci raggiungevano nuovamente delle velocità massime notevoli. Nel [[1988]] una [[Welter-Meunier|WM P88]] spinta da un motore [[Motoremotore V6|V6]] [[Peugeot]] [[sovralimentazione|turbo]] e guidata da [[Roger Dorchy]], raggiunse la velocità di 405 km/h durante la gara. Questa performance non viene generalmente considerata importante, perché si trattò di una mossa pubblicitaria da parte di una scuderia in cerca di sponsor: l'auto venne assettata per la velocità massima, con prese d'aria parzializzate. Ma l'anno successivo una [[Sauber C9]] raggiunse una velocità di punta di 400 km/h durante le prove, e la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FISA]] decise che erano diventate troppo pericolose. Due chicane vennero quindi aggiunte in tempo per la gara del [[1990]], allo scopo di abbassare le velocità massime. Verso la fine del rettilineo era presente un dosso detto di Mulsanne, sul quale nel [[1999]] la [[Mercedes-Benz CLR]] di [[Mark Webber]] decollò, ribaltandosi. Il dosso venne abbassato nell'inverno precedente alla gara del [[2001]], sempre nell'interesse della sicurezza. Anche se il dosso è ancora presente, è molto più basso di quanto non fosse in precedenza. Nei lunghi rettilinei immersi nei boschi si nota in modo rilevante la differenza di velocità tra le vetture prototipo più veloci e le meno esasperate [[Gran Turismo (automobile)|Gran Turismo]]; i piloti devono prestare molta attenzione anche di notte nell'oscurità o peggio in caso di pioggia (molto frequente) per i rischi di [[aquaplaning]]. Sono diverse le tragedie verificatesi sul circuito e innumerevoli quelle sfiorate.