Ziggy Stardust Tour: differenze tra le versioni
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In realtà lo spettacolo che Bowie aveva in mente non era nato dal nulla. Le rockstar si truccavano e indossavano costumi stravaganti dagli anni di [[Little Richard]] e per i fan del [[glam rock]] i tessuti luccicanti ed elasticizzati non rappresentavano nulla di nuovo. Poco tempo prima che il tour partisse, inoltre, il pubblico del Rainbow Theatre di [[Londra]] aveva assistito al concerto di [[Alice Cooper]] nel quale comparivano un [[boa constrictor]], una [[camicia di forza]] e una finta esecuzione sulla [[sedia elettrica]]. Ciò che Bowie si prefiggeva di fare era qualcosa di diverso: non voleva limitarsi ad un'esibizione, voleva diventare Ziggy Stardust e interpretare la sua ascesa e la sua caduta usando la musica. Come riportato dai biografi Peter e Leni Gillman, il [[bassista]] degli [[Spiders from Mars]] [[Trevor Bolder]] spiegò che alla fine del lavoro sull'album ''[[Ziggy Stardust]]'' tutti pensarono «non significa niente, è solo il titolo dell'album». Ma poco dopo, secondo il racconto di Bolder, Bowie li trascinò nel seminterrato di Haddon Hall, la residenza del cantante dove un gruppo di sarte cominciò a trasformarli in «un gruppo di musicisti travestiti». David incoraggiò gli altri a farsi crescere i capelli e a truccarsi ma non tutti si dimostrarono entusiasti. Lo stesso Bowie confessò nel [[2002]]: «[[Mick Woodmansey|Woody Woodmansey]] disse "Io non indosso quella roba neanche per sogno..." Ricordo quanto a disagio si sentivano nei loro costumi di scena... Per costringerli ad abituarsi a quella roba dovetti raccontargli che le ragazze ne andavano matte».<ref name="5years4">{{Cita web|http://www.5years.com/shape.htm|titolo=Citazione|editore=5years.com|accesso=9 febbraio 2011}}</ref><ref name="friars">{{Cita web|http://www.aylesburyfriars.co.uk/davidbowiejul72.html|titolo=Citazione|editore=aylesburyfriars.co.uk|accesso=9 febbraio 2011}}</ref>
I costumi originali del gruppo si basavano su quelli indossati dai [[nadsat|drughi]] nel film ''[[Arancia meccanica (film)|Arancia meccanica]]'' di [[Stanley Kubrick]], del [[1971]]. Oltre al completo fantasia che indossava sulla copertina di ''[[Ziggy Stardust]]'', nei primi concerti Bowie sfoggiò una serie di [[bomber (abbigliamento)|bomber]] scelti dalla moglie Angela in alcune [[boutique]] [[Londra|londinesi]], un completo in [[satin]] bianco e la [[tuta]] trapuntata a strisce arcobaleno che poi avrebbe indossato a ''[[Top of the Pops]]''. «I costumi per quei concerti erano davvero bizzarri», confessò il cantante, «ne avrò avuti dodici o quindici, ma non solo per me, anche per la band. Sembravano abiti usciti da un ''[[West Side Story]]'' spaziale, uniformi da gang con [[paillettes]] e lunghi [[stivali]] di vernice».<ref name="5years4"/> Bowie aveva anche preso in considerazione l'idea di adottare la [[bombetta]] proprio come l'[[Alex DeLarge|Alex]] di ''Arancia Meccanica'', ma alla fine decise di rinunciare. «Ero certo che la nostra musica fosse quella giusta per la generazione di ''Arancia Meccanica''», disse nel [[1993]], «e volevo riprodurre la durezza e la violenza di quegli abiti, come i pantaloni infilati negli [[anfibi (abbigliamento)|anfibi]] e le [[sospensorio|conchiglie]], ma ammorbidirla usando dei tessuti assolutamente ridicoli. Era un'idea [[Dadaismo|dada]]: violenza estrema, ma in tessuti [[liberty]]». Dopo ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' (che aveva accompagnato la genesi di ''[[Space Oddity (singolo)|Space Oddity]]''), anche il successivo film di Kubrick avrebbe esercitato un'enorme influenza sul lavoro di Bowie. Oltretutto il cantante scelse di aprire i concerti del tour con l'arrangiamento per [[sintetizzatore]], composto da [[Wendy Carlos]], dell'''[[Inno alla gioia]]'' tratto dalla [[
Per le prime date la scaletta si basava soprattutto sugli album ''[[Hunky Dory]]'' e ''[[Ziggy Stardust]]'' e di solito i concerti iniziavano con ''[[Moonage Daydream#Il lato B|Hang On To Yourself]]''. C'era qualche brano tratto dagli album precedenti e all'inizio l'accoglienza più calorosa era riservata a ''[[Space Oddity (singolo)|Space Oddity]]'', un successo che ormai aveva tre anni. Vennero eseguite anche diverse [[cover]], in particolare dei [[Velvet Underground]] e di [[Jacques Brel]], più alcune scelte atipiche come ''I Feel Free'' dei [[Cream]], ''Around and Around'' di [[Chuck Berry]] e ''[[This Boy]]'' dei [[Beatles]] che sarebbero rapidamente scomparse dal repertorio. Nei primi concerti mancavano gli eccessi teatrali caratteristici del tardo periodo Ziggy e le performance si svolgevano secondo una formula collaudata: un'apertura [[hard rock]] elettrica, un set [[unplugged|acustico]] (costituito di solito da ''Space Oddity'', ''[[Changes (David Bowie)#Il lato B|Andy Warhol]]'' e dalla cover di ''Amsterdam'' di Jacques Brel) e la valanga elettrica finale che culminava con ''[[Suffragette City]]'' e ''[[Rock 'n' Roll Suicide]]''. Col progredire del tour la scaletta subì alcune variazioni: in particolare vennero eliminate molte delle canzoni tratte da ''[[Space Oddity]]'', ''[[The Man Who Sold the World]]'' e ''[[Hunky Dory]]'' mentre aumentò il numero dei brani tratti da ''[[Ziggy Stardust]]'' e vennero inserite nuove composizioni come ''[[The Jean Genie]]'', ''[[Drive-In Saturday]]'', tratte da ''[[Aladdin Sane]]'', e ''[[John, I'm Only Dancing]]''.<ref name="5years5">{{Cita web|http://www.5years.com/shape.htm|titolo=Scaletta|editore=5years.com|accesso=9 febbraio 2011}}</ref>
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