PowerPC: differenze tra le versioni
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Apple, che non aveva un OS basato su PowerPC, prese una strada diversa. Riscrisse solo i pezzi essenziali del sistema operativo e quindi scrisse un [[emulatore]] [[Motorola 68000|680x0]] che poteva eseguire le altre parti dell'OS e le applicazioni basate su 68000.
La seconda generazione del processore, che seguiva integralmente le specifiche PowerPC, incluse il [[PowerPC 603|603]] di fascia bassa e il [[PowerPC 604|604]] di fascia alta. Il 603 è noto per il suo basso costo e per i consumi molto ridotti. L'obiettivo di Motorola, infatti, era quello di usare il progetto 603 come modello di base di tutte le successive implementazioni dei chip PowerPC. Apple tentò di utilizzare il 603 nella serie di [[Computer portatile|laptop]] [[PowerBook 5300]] ma con scarsi risultati a causa delle ridotte dimensione (8 [[Kilobyte|kB]]) della [[CPU cache|cache]] di primo livello del processore. L'emulatore 68K del sistema operativo non riusciva ad utilizzarla e ciò comportava una drastica riduzione delle prestazioni. Il problema fu risolto con la versione 603e del PowerPC che essendo dotata di una cache di primo livello di 16KB, ne consentiva l'utilizzo all'emulatore.
Nel [[1993]] ingegneri IBM a Burlington iniziarono lo sviluppo di una nuova versione di processore PowerPC con incluso il supporto del set di istruzioni [[x86]]. Lo sviluppo del processore venne svolto da IBM senza la collaborazione dell'alleanza AIM, il processore venne denominato all'interno di IBM PowerPC 615. Tuttavia seri dubbi sulle reali prestazioni del processore e sulla sua convenienza economica spinsero IBM a cancellare il progetto nel 1995 dopo che un numero limitato di processori erano stati prodotti. Tuttavia versioni contrastanti affermano che il processore impiegava 5 cicli di clock a commutare set di istruzioni, questo tempo sommato al tempo di riempimento delle pipeline rendeva il processore lento, inoltre sembra che uno scarso supporto di Microsoft abbia contribuito all'abbandono del progetto. [http://www.theregister.co.uk/1998/10/01/microsoft_killed_the_powerpc/]
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