Malthusianesimo: differenze tra le versioni

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Uno dei primi critici delle teorie malthusiane fu [[Karl Marx]] ne ''[[Il Capitale]]'' definendo l'"Essay on Population" «''un superficiale plagio, declamazione da scolaro o meglio da prete, delle opere di Defoe, Sir James Steuart, Townsend, Franklin, Wallace, etc., e non contiene ‘neanche una sola posizione originale’''»
<ref> K. Marx, ''Il capitale : critica dell'economia politica'', a cura di Eugenio Sbardella, Roma, Newton Compton, 2010, libro I, nota 75. ISBN 978-88-541-1167-7</ref>; e altri postularonomotivarono invecein modo scientifico che il progresso nella scienza e nella tecnologia avrebbero consentito una crescita esponenziale indefinita della popolazione. "Non vi sono limiti allo sviluppo" è l'espressione, in polemica con lo slogan del [[Club di Roma]], di una serie di articoli pubblicati nel corso degli ultimi decenni da parte del movimento internazionale di [[Lyndon LaRouche]] al fine di dimostrare la fondatezza di queste motivazioni, oltreché denunciare le vere intenzioni che animano le politiche di austerità <ref> Lyndon H. LaRouche Jr., Helga Zepp-LaRouche et al., ''There are no limits to growth'', 1983 [http://www.wlym.com/archive/fusion/book/1983-There-Are-No-Limits-to-Growth.pdf]</ref>, <ref>Steven Bardwell, ''The World Needs 10 Billion People. A Scientific Refutation of 'Global 2000'.'', Fusion, Vol. 4, N. 11, September 1981, pp. 24-33 [http://www.wlym.com/archive/fusion/fusion/19810909-fusion.pdf]</ref>, <ref>Ralf Schauerhammer, ''Why There Really Are No Limits to Growth'', 21st Century Science and Technology, Spring 2002 [http://www.21stcenturysciencetech.com/articles/Spring02/NoLimits.html]</ref>.