Clamoroso al Cibali!: differenze tra le versioni
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== Il contesto ==
Catania-Inter si giocò il
I nerazzurri, secondi a due punti dalla [[Juventus Football Club|Juventus]], dovevano recuperare una gara proprio contro i bianconeri (l’incontro del 16 aprile precedente era stato sospeso per invasione di campo) ed erano ancora in lotta per lo [[scudetto]] mentre il neopromosso Catania aveva già raggiunto la salvezza grazie all’ottavo posto.
I pronostici davano per scontata la vittoria dell'inter, ma i catanesi covavano propositi di rivincita dopo l’incontro di andata perso 0-5 a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] (con quattro autoreti); nelle interviste successive alla suddetta gara, il tecnico dell’Internazionale [[Helenio Herrera]],
== La partita ==
[[File:CataniaInter1961.JPG|thumb|left|Il primo gol degli etnei, segnato da [[Mario Castellazzi]]]]
{{quote|Quella partita l'abbiamo preparata noi giocatori. Abbiamo mandato tutti fuori, [[Carmelo Di Bella|Di Bella]], i dirigenti, ci tenevamo troppo|[[Giuseppe Gaspari]]<ref name=storiacatania>{{cita web|url=http://www.mimmorapisarda.it/CALCIOCATANIA.htm|titolo=Calcio Catania: la storia|accesso=21 luglio 2014}}</ref>}}
L'Inter era sicura di giocare contro un avversario non ostile, senza ambizioni di classifica, ma il Catania giocò all'attacco per l'intera gara, e si portò in vantaggio con la rete di [[Mario Castellazzi]] al 25’: su un tiro dal centro dell'area respinto da [[Bengt Lindskog]] si avventò l'ala sinistra Castellazzi, che nel frattempo si era spostato a destra, che stoppò di petto, tirò al volo e infilò alle spalle di [[Mario Da Pozzo|Da Pozzo]] con un tiro all'incrocio dei pali<ref name=stampasera>{{cita news|autore=Vittorio Pozzo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1571_02_1961_0133A_0001_23583533/|titolo=L'Inter non ha saputo reagire ai decisi attacchi del Catania: 2-0|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=5 giugno 1961|pagina=5|accesso=18 luglio 2014}}</ref><ref name=storiacatania />. Al gol dell'attaccante etneo si levò un grido da uno spettatore: «Questo è il vero sport!»<ref name=stampasera />. I nerazzurri provarono una timida reazione, ma il tiro di [[Eddie Firmani|Firmani]] terminò sopra la traversa, e subirono i continui attacchi degli etnei, restando quindi obbligati a chiudersi in difesa e non tirando mai in porta, se si esclude un tiro rasoterra di [[Bengt Lindskog|Lindskog]] bloccato dal portiere etneo<ref name=stampasera />. Nella ripresa il Catania aumentò ulteriormente il ritmo degli attacchi, colpendo due pali con [[Adelmo Prenna|Prenna]] e [[Mario Castellazzi|Castellazzi]].
[[File:Gol Calvanese Catania-Inter 1961.JPG|thumb|240px|right|Il secondo gol degli etnei, segnato da [[Salvador Calvanese]]]]
Lo stesso Castellazzi dalla sinistra segnò con un tiro a giro il raddoppio per il Catania, annullato però dall'arbitro [[Bruno De Marchi|De Marchi]]<ref name=stampasera />. L'Inter provò ancora a reagire , ma la sterile manovra nerazzurra portò solo al tiro di [[Bengt Lindskog|Lindskog]], finito fuori, e al cross di [[Egidio Morbello|Morbello]], che non arrivò a nessun compagno<ref name=stampasera />.
A seguito del concomitante pareggio interno per 1-1 contro il [[Associazione Sportiva Bari|Bari]], la Juventus si portò a 3 punti di vantaggio sui rivali e si laureò matematicamente campione d’Italia<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1571_02_1961_0133A_0005_23583707/|titolo=La Juventus è campione d'Italia|pubblicazione=Stampa Sera|data=5 giugno 1961|pagina=5|accesso=13 luglio 2014}}</ref>, rendendo quindi ininfluente il risultato della ripetizione della gara contro l’Internazionale, peraltro terminata per 9-1 per i bianconeri, dopo che l'Inter in segno di protesta aveva fatto scendere in campo la formazione giovanile.
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