Tempio della Vittoria (Milano): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Storia: amplio
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: Correzione di uno o più errori comuni; modifiche estetiche
Riga 22:
Il '''Tempio della Vittoria''', o anche ''Sacrario dei Caduti Milanesi'' o ''Monumento ai caduti'', è un complesso monumentale situato in largo Agostino Gemelli fra la zona absidale della [[basilica di Sant'Ambrogio]] e la sede dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] nel centro di [[Milano]].
 
== Storia ==
Il monumento, dedicato alla memoria dei milanesi caduti durante la [[Grande Guerra]], fu costruito su progetto dell'architetto [[Giovanni Muzio]] con la collaborazione di [[Alberto Alpago Novello]], [[Tomaso Buzzi]], [[Ottavio Cabiati]] e [[Gio Ponti]] fra il 1927 e il 1930<ref>''Milano e Provincia'', Touring Club Italiano. ed.2003, autori vari.</ref> e venne inaugurato il 4 novembre 1928 con una grande cerimonia in cui il [[Duca d'Aosta|Duca d'Aosta]], comdandante della 3ª Armata del [[Esercito italiano|Regio Esercito]] durante la prima guerra mondiale, lesse alla enorme folla presente composta soprattutto da reduci, il testo del [[Bollettino della Vittoria]] del 1918.<ref>{{Cita web
|url = http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=640&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false&section=/
|titolo = A Milano il duca d'Aosta inaugura il Tempio della Vittoria
Riga 62:
}}</ref> e dove, in un ossario, sono tumulati i resti dei caduti milanesi.
 
== L'architettura e i simboli ==
 
Il tempio fu inaugurato il 4 novembre 1928 in occasione del primo decennale della fine della Prima guerra mondiale e della vittoria contro gli Austriaci -evento da cui deriva il nome del monumento- ottenuta il 4 novembre 1918.
 
Il complesso sorge su impianto ottagonale delimitato da un recinto di pietra nera che ripropone le medesime misure e il medesimo orientamento dell'[[Atrio (architettura)|atrio]] della Basilica di Sant'Ambrogio ed è concepito in un percorso simbolico e allegorico preciso e onnipresente. E'È edificato in [[marmo di Musso|marmo bianco di Musso]], continuazione di una tradizione espressa nelle [[colonne di San Lorenzo]] e del [[Duomo di Milano|Duomo]]; anche nella scelta del luogo ove il tempio sorge si riconosce la simbologia che accompagna tutta la struttura: il luogo è infatti quello dove anticamente, nei pressi della Basilica di Sant'Ambrogio, si trovava il [[cœmeterium ad martyres]] - ilc cimitero dei martiri- della prima epoca cristiana a cui si ricollegano idealmente i soldati martiri della Grande Guerra. Una grande statua in bronzo alta cinque metri in cui viene raffigurato il Santo che calpesta i [[sette vizi capitali]], opera di [[Adolfo Wildt]], è posta all'ingresso del mausoleo.
 
Gli otto lati della costruzione sono orientati in direzione delle otto porte di Milano a ricordare le vie attraverso le quali i soldati lasciarono la città per unirsi alle truppe italiane; i quattro lati principali, occupati da quattro grandi archi a tutto sesto, recano simboli in forma di rilievo e di gruppi scultorei dedicati a ciascuno dei quattro anni di durata della guerra, con i nomi delle grandi battaglie sostenute dalle Forze Armate e la cui terra dei campi di battaglia è conservata in urne di pietra nera poste fra una [[nicchia|nicchie]] e l'altra; i quattro lati secondari, invece, simboleggiano i quattro elementi naturali -terra, acqua, fuoco, aria- e sono occupati da nicchie ad arco più piccole sormontate da [[Timpano (architettura)|timpani triangolari]] di impostazione classica.
 
== Bibliografia ==
Per una bibliografia completa sul monumento si veda:
* {{Cita web
Riga 93:
 
== Voci correlate ==
* [[Prima guerra mondiale]]
* [[Monumenti di Milano]]
* [[Cimitero di guerra]]
* [[Novecento (movimento artistico)]]
* [[Faro della Vittoria (Torino)]]
 
== Note ==