Discussione:Teoria copernicana: differenze tra le versioni
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:# ''"La teoria copernicana sostiene..."'' A parte lo stile (a me leggere che "una teoria sostiene" non piace, ma sarà questione di gusti), nell'incipit - se è scritto soprattutto per chi non conosce già l'argomento - deve essere innanzitutto detto ''che cos'è'' la teoria copernicana. La teoria copernicana riguarda il ''moto dei pianeti'': questa è la prima cosa da dire. Io ho proposto, più sopra, "La teoria copernicana, o sistema copernicano, è la descrizione matematica del moto dei corpi celesti che Niccolò Copernico presentò nel suo libro De revolutionibus orbium coelestium, pubblicato nel 1543" (ho fatto un piccolo cambiamento rispetto alla mia versione precedente). Mi spiegate perché questa definizione, che è precisa e circostanziata, non va bene? Subito dopo si può dire qual è il punto qualificante della teoria, ma in primo luogo bisogna dire che la teoria si occupa di descrivere (quantitivamente) il moto dei pianeti, come si ricava finanche dal titolo del testo di Copernico. Insisto su "descrizione matematica" perché quello è: non è un testo di cosmologia come il ''De coelo'' di Aristotele (in cui non vi è alcuna descrizione quantitativa dei moti celesti, ma una discussione filosofica sulle ''cause'' dei moti celesti, questione su cui Copernico non entra affatto, se non erro); è invece un testo di astronomia, come l<nowiki>'</nowiki>''Almagesto'' di Tolomeo (il cui titolo in greco era "Μαθηματικὴ Σύνταξις"). La differenza fra astronomia e cosmologia nel pensiero pre-galileiano (corrispondente alla distinzione fra matematica e fisica) non possiamo supporre che sia nota al lettore dell'incipit di questa voce: ma anche senza bisogno di accennare a questa distinzione deve essere chiaro che il trattato di Copernico ha lo scopo di mostrare ''come si devono calcolare con precisione le posizioni (apparenti) dei pianeti''. Questo è un dato di fatto, indipendentemente dalle discussioni successive su come Copernico intendesse la sua opera per quanto riguarda le conseguenze fisiche e filosofiche. Ovviamente, un sistema astronomico comporta inevitabilmente un modello cosmologico: ma questo è un elemento da menzionare successivamente. A margine, mi sembra importante scrivere nell'incipit che la "teoria copernicana" è anche detta "sistema copernicano" (da Galileo, ad esempio).
:# ''"un [[sistema eliocentrico|universo eliocentrico]], con il [[Sole]] vicino al centro del [[sistema solare]]"'': non va bene, innanzitutto perché costringe un lettore ignaro ad andarsi a leggere un'altra voce (sistema eliocentrico) per capire l'incipit di questa; in secondo luogo perché il termine "sistema solare" appartiene alla scienza moderna, non al linguaggio di Copernico (NB: l'affermazione "il Sole è vicino al centro del sistema solare" è una tautologia, mentre sarebbe semplicemente assurdo affermare che in un sistema geocentrico "la Terra è al centro del sistema solare"!). Un sistema astronomico, a quei tempi, non descriveva il "sistema solare" ma "l'Universo" (o equivalentemente "il Mondo"). La questione, però, è che il concetto di "centro dell'Universo" diventa piuttosto sfuggente nel sistema copernicano (di sicuro non è più la Terra, ma dove è situato? Al centro dell'orbita terrestre? Nel Sole? Quali sono le proprietà fisiche che caratterizzano il "centro dell'Universo", dato che nel sistema copernicano la gravità diviene policentrica e non esiste più un "centro della sfera delle stelle fisse"?). Per questa ragione io eviterei nell'incipit ogni riferimento al concetto di "centro dell'Universo nella teoria copernicana": è una questione che si può affrontare nel dettaglio nel corpo della voce. Invece, il punto centrale della teoria (come dice, ancora una volta, il titolo del testo) è l'affermazione che la Terra non è immobile, ma è dotata di un moto di rivoluzione attorno al Sole (oltre che di rotazione diurna), alla pari degli altri pianeti (il fatto che le orbite siano eccentriche non è un punto centrale - scusate il bisticcio). Dal fatto che la Terra non è immobile ''segue'' che non può essere "al centro dell'Universo" come era nel sistema aristotelico.
:# ''"La teoria copernicana contraddiceva entrambi i modelli del sistema solare formulati nell'antichità, adottati per tutto il medioevo e ampiamente accettati fino alla fine del XVI secolo: quello [[sistema geocentrico|geocentrico]] ed omocentrico d'[[Aristotele]] e quello geocentrico ma non omocentrico di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]."'' Non va bene per diverse ragioni. Il sistema Aristotelico e quello di Tolomeo non erano due diversi sistemi astronomici: uno era un sistema cosmologico e l'altro un vero sistema astronomico (con precise regole matematiche per predire la posizione dei pianeti). La frase lascia intendere che la differenza fra il sistema aristotelico e quello tolemaico stava nell'essere uno omocentrico e l'altro no: in realtà ci sono molte altre differenze più sostanziali, ma non ha senso citare nessuna di queste nell'incipit di questa voce (usando, oltretutto, termini che nemmeno lettori esperti capirebbero) - tanto più che non sono affatto rilevanti per definire il sistema copernicano (ai tempi di Copernico, oltretutto, sistema aristotelico e sistema tolemaico erano considerati un sistema unico). Inoltre, non erano "i due sistemi fomulati nell'antichità": Copernico sapeva benissimo che esisteva almeno un altro modello, eliocentrico: quello di Aristarco di Samo (e nessuno, né Copernico né noi, ha elementi certi su quale fosse la teoria dei moti celesti del massimo astronomo dell'antichità, cioè Ipparco). Di tutti questi, come già detto, non si può scrivere che erano "modelli del sistema solare".
:# ''La sua divulgazione diede inizio a un processo di mutamenti radicali della conoscenza, oggi noto come [[rivoluzione scientifica]]'': questo, invece, non è un dato di fatto. È l'affermazione che la rivoluzione scientifica ''trae origine'' dalla pubblicazione del testo di Copernico. Ora, credo che tutti concordino che il 1543 è un punto di svolta nella storia del pensiero scientifico, e collocare convenzionalmente in quell'anno l'inizio della rivoluzione scientifica è del tutto ragionevole. Almeno un autore (Lucio Russo) ritiene però che all'origine della rivoluzione scientifica ci sia stata la riscoperta di alcune opere scientifiche risalenti all'età ellenistica: Copernico è stato uno dei principali artefici di questa riscoperta (a cui, beninteso, ha aggiunto importanti contributi originali), e la sua opera segna (indiscutibilmente) l'inizio della rivoluzione scientifica. Anche se l'enfasi di Russo sull'importanza dell'eredità ellenistica nella rivoluzione scientifica non è universalmente condivisa, io correggerei semplicemente la frase in questo modo: ''"La sua divulgazione segna l'inizio di un processo di mutamenti radicali..."''. Nell'incipit, però, dovrebbe trovare posto anche un link alla voce [[rivoluzione copernicana]], che è un concetto autonomo ma strettamente connesso. --[[Utente:Guido Magnano|Guido]] ([[Discussioni utente:Guido Magnano|msg]]) 10:53, 23 set 2014 (CEST)
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