Natoli (famiglia): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 31:
===Epoca medioevale===
Si vuole il passaggio dalla [[Francia medievale|Francia]] a Napoli con Giovanni di Natoli (Jean de Nanteuil), Reale Cavaliere, al seguito del
[[Carlo I d'Angiò]] diventerà [[Re di Sicilia]] e di Napoli e perderà poi il regno con i [[Vespri siciliani]] scoppiati nel 1282. I francesi furono sconfitti con il sostegno degli aragonesi {{Cn|, e dal 1284 la famiglia Natoli si separò dagli angioini, non condividendone più la politica passata,}} non tornò più in Francia e si stabilì prima brevemente a [[Termini Imerese|Termini]] nel [[Regno di Sicilia]] e poi nel [[Regno di Napoli]].
Da Napoli passò in Sicilia, a [[Messina]], con Antonino Natoli, nel [[1343]] al seguito della Regina [[Eleonora d'Angiò]], moglie del [[re di Sicilia]] [[Federico III di Aragona]]<ref>[http://books.google.it/books?id=v0grAQAAIAAJ&q=d%27angio+giovanni+de+natoli&dq=d%27angio+giovanni+de+natoli&hl=it&sa=X&ei=W794U6TxFLKM7AaGg4Ew&redir_esc=y Nobiliario della città di Messina, Giuseppe Galuppi, pgg 133]</ref> che gli conferirà sconfinati feudi<ref>[http://books.google.it/books?id=AygbAAAAYAAJ&q=d'angio+giovanni+di+natoli&dq=d'angio+giovanni+di+natoli&hl=it&sa=X&ei=6tqUU_SuCbTy7Aag5IHoCg&ved=0CEUQ6AEwBQ] “Enciclopedia storico-nobiliare italiana: famiglie nobili e titolate viventi riconosciute dal Real governo d'Italia compresi: città, comunità, mense vescovili, abazie, parrocchie ed enti nobili e titolati riconosciuti” Volume 4, Marchese Vittorio Spreti, Forni</ref>. Suo figlio ebbe grado ecclesiastico in [[commenda]] della [[Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani]]. Infine Antonino Natoli fu poi il padre di Amedeo a sua volta padre di Aldo, che generò a sua volta Amedeo e Giuliana Elena Natoli.
Riga 83:
===Epoca contemporanea===
[[Luigi Natoli (arcivescovo)|Luigi Natoli]], figlio di Girolamo Natoli e Nicoletta Piccolo, nato a Patti, il [[15 giugno]] [[1799]], teologo e [[Vicario Generale]] della Diocesi di Patti, fu nominato [[Arcivescovo]] di Messina, su proposta di Re [[Ferdinando II delle Due Sicilie]].
L'Arcivescovo Natoli fu poi eletto da Papa Pio IX [[Vescovo]] di Caltagirone il 15 febbraio 1858. Il fratello del Arcivescovo fu Salvatore Natoli,
Un Giacomo Gongora Natoli<ref name=autogenerato2>[http://www.treccani.it/enciclopedia/natoli-gongora-di-scaliti-giuseppe_(Dizionario_Biografico)/ Natoli Gongora Di Scaliti Giuseppe in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, Barone di Scaliti, colonnello di cavalleria, fu padre di [[Giuseppe Natoli]], giurista e patriota che fu Ministro dell'Interno, dell'Agricoltura, Industria e Artigianato e della Pubblica Istruzione, più volte tra il 1861 e il 1865. Giuseppe Natoli
Un [[Aldo Natoli]], fu medico e deputato. Nella prima metà del XX un Amedeo Natoli, figlio di Antonino Natoli, fu finanziere tra Roma, Milano e Parigi, in particolare nel settore delle riassicurazioni e assicurazioni<ref>Amedeo Natoli, assicurazioni e riassicurazioni, Edizioni Bestetti, Milano, 1934</ref>.
==Rami==
|