Bringing It All Back Home: differenze tra le versioni

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Ho cambiato il testo nel punto in cui dice "destò non senza poche critiche", eliminando senza, avverbio quin inutile.
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|numero dischi d'oro =
|numero dischi di platino =
|note = #6 {{Bandiera|Stati Uniti}}<br />#1 {{Bandiera|Gran Bretagna}}
|precedente = [[Another Side of Bob Dylan]]
|anno precedente = 1964
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|titolo=Copertina da culto
|contenuto=La celebre ed enigmatica copertina del disco, fotografata da Daniel Kramer con una lente distorsiva che procura un curioso effetto ottico, raffigura due figure in un elegante salotto: Bob Dylan, in primo piano, e [[Sally Grossman]], moglie dell'allora manager di Dylan [[Albert Grossman]], vestita di rosso e adagiata su di una poltrona sullo sfondo, mentre svariati dischi di artisti come i [[The Impressions]] (''[[Keep on Pushing]]''), [[Robert Johnson]] (''[[King of the Delta Blues Singers]]''), [[Ravi Shankar]] (''India's Master Musician''), [[Lotte Lenya]] (''Sings Berlin Theatre Songs by Kurt Weill'') e [[Eric Von Schmidt]] (''The Folk Blues of Eric Von Schmidt''), sono sparsi qua e là. Visibile dietro Sally Grossman, seminascosto da un cuscino, c'è il lato superiore della copertina dell'album ''[[Another Side of Bob Dylan]]'', e sotto il suo braccio destro, una copia della rivista ''[[Time (magazine)|Time]]'' con [[Lyndon B. Johnson]] in copertina. Sulla mensola del camino, alla sinistra del dipinto, si vede l'album di [[Lord Buckley]] ''The Best Of Lord Buckley''.<br />
Dylan è seduto in primo piano con il suo gatto grigio chiamato ''Rolling Stone'' in braccio e sulla gamba una rivista aperta sulla pagina di un articolo sulla vita dell'attrice [[Jean Harlow]] scritto dalla giornalista Louella Parsons. Dalla manica della giacca gli spuntano un paio di gemelli regalo di [[Joan Baez]]. Da sopra il camino occhieggia un [[collage]] di vetro colorato raffigurante un volto di [[clown]] realizzato da Dylan stesso per il proprietario del Bernard's Café, situato accanto alla casa dei Grossman. <br />
In primo piano, in basso a sinistra della fotografia, campeggia un inquietante cartello con su scritto ''[[Fallout nucleare|Fallout Shelter]]'', rifugio antiatomico.<ref>Fonte: Nigel Williamson, ''Guida completa a Bob Dylan'', aVallardi, 2005, pag. 238</ref>}}
Ai tempi, lo stile narrativo dei testi di Dylan stava diventando sempre più [[Surrealismo|surreale]]. Questo suo nuovo stile veniva riflesso anche nella sua prosa quotidiana, le lettere che scriveva all'epoca ne sono un esempio lampante.
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{{interprogetto|q=Bob Dylan|q_preposizione=da|etichetta=''Bringing It All Back Home''}}
 
{{bobDylanBob Dylan}}
{{Portale|Rock}}