Aichi E8A: differenze tra le versioni

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|Ref = i dati sono estratti da ''Japanese Aircraft 1910-1941''<ref name="Mikesh p74">{{cita|Mikesh e Abe 1990|p. 74|Mikesh e Abe 1990|harv=s}}</ref>
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Aichi E8A''', designazione aziendale '''AB-7''', indicato anche '''idrovolante da ricognizione sperimentale 8-Shi''' in base alle [[Sistemi di designazione degli aeromobili militari giapponesi|convezioni di designazione allora vigenti]], fu un [[idrovolante]] [[aereo da ricognizione|da ricognizione]] [[aereo imbarcato|imbarcato]] a galleggiante centrale, monomotore e [[biplano]], sviluppato dall'[[azienda aeronautica]] [[giappone]]se [[Aichi Tokei Denki]] [[Kabushiki Kaisha|KK]] negli [[anni 1930|anni trenta]] e rimasto allo stadio di [[prototipo]].
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Per soddisfare le richieste l'ufficio tecnico della Aichi, supervisionato dall'ingegnere capo [[Yoshishiro Matsuo]], avviò lo sviluppo di due progetti paralleli, un [[monoplano]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] motorizzato con un [[motore radiale|radiale]] [[Bristol Mercury]], identificato dall'azienda come '''[[Aichi AM-7|AM-7]]''', ed un più convenzionale biplano, indicato come '''AB-7''', anch'esso equipaggiato con un motore radiale ma di potenza inferiore, un [[Nakajima Kotobuki]], il [[Regno Unito|britannico]] [[Bristol Jupiter]] prodotto in Giappone su [[licenza (economia)|licenza]]. Lo sviluppo del monoplano fu presto abbandonato in quanto i calcoli progettuali rivelarono che le prestazioni previste erano di poco superiori a quelle del modello che doveva sostituire mentre il secondo proseguì sino alla realizzazione di due [[prototipo|prototipi]], i quali vennero presi in carico per le valutazioni dalla marina imperiale con la doppia designazione di idrovolante da ricognizione sperimentale 8-Shi e E8A.<ref name="Mikesh p74" />
 
L'AB-7 era un velivolo realizzato in tecnica mista, caratterizzato da una velatura biplana con ali a scalamento positivo, ripiegabili verso coda per facilitare il rimessaggio sull'unità navale dove doveva prestare servizio, e da un apparato di galleggiamento basato su un unico galleggiante centrale, più equilibratori montati sotto l'ala inferiore, che poteva essere facilmente sostituito da un convenzionale [[carrello d'atterraggio]] per permettergli di operare anche da terra. La fusoliera presentava due distinti abitacoli, quello anteriore aperto destinato al [[aviatore|pilota]] ed il posteriore, destinato all'osservatore, parzialmente chiuso per offrirgli un maggiore comfort durante la missione.<ref name="Mikesh p74" /> Il modello Aichi venne sottoposto a prove comparative assieme ai concorrenti [[Kawanishi E8K]], un monoplano ad ala bassa dall'impostazione simile all'Aichi AM-7<ref name="Mikesh p137-8">{{cita|Mikesh e Abe 1990|pp. 137–138|Mikesh e Abe 1990|harv=s}}</ref>, e [[Nakajima E8N]], quest'ultimo simile nell'aspetto all'E8A.<ref name="Mikesh p74" /> Benché il risultato delle prove avesse evidenziato che l'E8A ed l'E8N riuscissero ad esprimere prestazioni comparabili in velocità massima e [[velocità variometrica]], la proposta della Nakajima si rivelò superiore in manovrabilità e stabilità di volo aggiudicandosi l'appalto con oltre 700 esemplari realizzati in serie.<ref name="Mikesh p74" /><ref name="Fran jap p408-0">{{cita|Francillon 1970|pp. 408–410|Francillon 1970|harv=s}}</ref>
 
== Utilizzatori ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|cognome=Francillion|nome=René J.|coautori=|titolo=Japanese Aircraft of the Pacific War|editore=Putnam & Company Ltd.|città=London|anno=1970|lingua=inglese|idISBN=ISBN 0-370-00033-1|cid=Francillon}}
*{{cita libro|cognome=Mikesh|nome=Robert C.|coautori=Shorzoe Abe|titolo=Japanese Aircraft 1910-1941|editore=Naval Institute Press|città=Annapolis|anno=1990|edizione=|lingua=inglese|idISBN=ISBN 1-55755750-50563563-2|cid=Mikesh}}
*{{cita libro|cognome=Taylor|nome=Michael John H.|coautori=|titolo=Jane's encyclopedia of aviation|editore=Studio Editions|città=London|anno=1989|edizione=2nd Edition|lingua=inglese|pagineISBN=|volume=|capitolo=|id=ISBN 0-51710517-31610316-8|cid=Taylor}}
 
{{Aichi aerei}}