Ugo Foscolo: differenze tra le versioni
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I resti del Foscolo tornarono così alla sua patria, come egli aveva desiderato<ref>''straniere genti, almen l'ossa rendete / allora al petto della madre mesta'', da ''In morte del fratello Giovanni'', vv. 13-14</ref>, con una grande celebrazione voluta dal nuovo [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].<ref>[http://ricerca.gelocal.it/trentinocorrierealpi/archivio/trentinocorrierealpi/2010/12/07/AT6PO_AT604.html L'arduo viaggio delle ceneri di Foscolo]</ref><ref>Artusi, p. 264</ref> Ferma restando la grandezza del poeta, secondo la studiosa irlandese [[Lucy Riall]]<ref>Lucy Riall, ''Garibaldi: invention of a hero'', Yale University Press, 2007, p.4</ref>, la grande glorificazione di Foscolo ad opera del nuovo governo italiano era parte della creazione di un ''pantheon'' di eroi laici, per la [[religione civile]] della nuova Italia, in contrasto con la Chiesa per la [[questione romana]]. Del Foscolo ci resta anche un ricchissimo ''Epistolario'', documento molto importante della sua vita tumultuosa.<ref>Mario Pazzaglia, Antologia della letteratura italiana, Foscolo</ref>
== Pensiero e poetica ==cacca
{{citazione|L'armonia / vince di mille secoli il silenzio|Ugo Foscolo, ''Dei Sepolcri'', vv. 233-234}}
Foscolo aderì con convinzione alle teorie [[illuminismo|illuministiche]] di stampo [[materialismo|materialistico]] e [[meccanicismo|meccanicistico]] (in particolare il materialismo di [[Paul Henri Thiry d'Holbach]], [[Diderot]] ed [[Helvétius]], e il [[sensismo]] di [[Étienne Bonnot de Condillac|Condillac]]). Tali teorie, da una parte, contenevano elementi rasserenanti in quanto allontanavano le [[superstizione|superstizioni]], ma dall'altra determinarono in lui l'angoscia davanti al "nulla eterno"<ref>"Vagar mi fai co' miei pensieri su l'orme che vanno al nulla eterno" (''Alla sera'', v.8-9)</ref>, all'oblio che avvolge l'uomo dopo la morte.<ref>''Dei sepolcri'', v. 18</ref> Foscolo, infatti, si può definire [[ateo]] e [[razionalista]], ma non [[noncredenza|areligioso]]. In lui il [[pessimismo]] e l'ansia di eternità si agitano dando un tono drammatico alla sua poesia e alla sua prosa.<ref>Sambugar, Salà, Letteratura modulare vol.1, Ritratto d'autore: Ugo Foscolo</ref> Altre grandi ispirazioni, modelli di vita e di letteratura, furono per lui [[Giuseppe Parini]] e [[Vittorio Alfieri]].<ref>[http://auguleo.altervista.org/pagine/FOSCOLO.pdf Foscolo]</ref>
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