US Open (tennis): differenze tra le versioni
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=== Le prime edizioni ===
Lo '''U.S. National Championships''' è stato creato poco dopo la redazione delle regole del gioco del tennis datata febbraio 1874 e pubblicate dal maggiore britannico [[Walter Wingfield Clopton]] nel libro ''A portable Court of Playing Tennis'' che brevettò il nuovo sport del [[tennis]]. Ci volle poco tempo perché il nuovo sport fosse esportato verso il [[Nord America]]. Nell'anno [[1874]] furono registrate le prime partite di tennis sul suolo americano. Nel [[1881]] viene creata la United States National Lawn Tennis Association che diverrà la USTA, la federazione del tennis americana. Questa associazione organizzò subito il primo campionato nazionale degli [[Stati Uniti]] a [[Newport]] nel [[Rhode Island]] il 31 agosto [[U.S. National Championships 1881|1881]]: fu uno studente di Harvard di 19 anni di nome [[Richard Sears]], soprannominato Dick Sears, a vincere. Il torneo di doppio fu vinto da [[Clarence Clark]] e [[Fred Taylor]]. Richard Sears stabilì rapidamente un dominio totale del torneo vincendo sette volte di fila fino al [[U.S. National Championships 1887|1887]] e sei volte in doppio tra il [[U.S. National Championships 1882|1882]] e il [[U.S. National Championships 1887|1887]]. Questa performance è stata facilitata dalla presenza del
=== Anni venti: gli europei alla conquista dell'America ===
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=== L'era australiana ===
Il successo di Trabert è l'ultimo successo americano. Fino al 1968, per dodici edizioni, nessun giocatore americano riesce a vincere. Sono gli australiani, già finalisti con Sedgman e [[Ken Rosewall]] nel 1955, a dominare il torneo. Nel [[U.S. National Championships 1956|1956]] [[Lew Hoad]] riesce a vincere agli Australian Championships, Roland Garros e Wimbledon, e quindi arriva a Forest Hills con la
Tra le donne, [[U.S. National Championships 1956|l'edizione 1956]] ha visto il successo di [[Shirley Fry]] contro [[Althea Gibson]], ma quest'ultima vinse gli U.S. National Championships [[U.S. National Championships 1957|l'anno successivo]] diventando la prima afro-americana a vincere in campo femminile. L'edizione 1957 vede la conquista dell'ultimo titolo nel doppio femminile da parte di Louise Brough e Margaret Osborne. Complessivamente hanno vinto questo torneo dodici volte (tredici in totale per Margaret Osborne che detiene ancora il record), stabilendo un record senza pari per una squadra di doppio. In singolare, la Gibson conserva il suo titolo nel [[U.S. National Championships 1958|1958]] contro [[Darlene Hard]]. Dopo questa stagione decise di abbracciare il circuito professionale. Le succede la brasiliana [[Maria Bueno]] che vinse il torneo senza cedere un solo set. La Bueno è stata la prima non statunitense a vincere il torneo dal 1937. Tuttavia fu sconfitta l'anno seguente da Darlene Hard. Questa si ripete l'anno successivo vincendo contro la britannica [[Ann Haydon-Jones]] nel [[U.S. National Championships 1961|1961]]. [[U.S. National Championships 1962|Il 1962]] ha visto l'esplosione sul circuito dell'australiana [[Margaret Smith Court]] che ha vinto tre titoli del Grande Slam, tra cui la U.S. National Championships. Con la sconfitta in finale dell'australiana nel [[U.S. National Championships 1963|1963]], Maria Bueno vince il suo secondo titolo e il terzo nell'edizione successiva contro l'americana [[Carole Caldwell Graebner]] battuta in finale per 6-0, 6-1 in appena 25 minuti di gioco.
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==== Le prime edizioni dell'era Open ====
Il primo torneo degli US Open aperto ai professionisti fu vinto da [[Arthur Ashe]] che diventa il primo afro-americano a vincere il torneo contro [[Tom Okker]], battuto in finale col punteggio di 14-12, 5-7, 6-3 , 3-6, 6-3, ma anche il primo americano a vincere dal 1955. [[US Open 1969|L'anno successivo]] è stato caratterizzato dall'egemonia dell'australiano [[Rod Laver]] che si presenta a Forest Hills dopo aver vinto gli Australian Open, Wimbledon e gli Open di Francia. In questa occasione realizza il suo secondo Grande Slam, dopo quello del 1962. Laver raggiunge la finale degli US Open senza troppe difficoltà tranne che nel quarto turno dove è costretto al quinto set nel match contro [[Dennis Ralston]]. Tuttavia, a causa della pioggia persistente, la finale è rinviata dalla consueta domenica al martedì successivo. Davanti a soli 3.708 spettatori e in una partita costellata da diverse interruzioni per cattivo tempo, Laver realizza il Grande Slam vincendo contro [[Tony Roche]]. Laver non riuscirà più a conquistare il trofeo americano. Nel [[US Open 1970|1970]] a vincere è il trentaseienne [[Ken Rosewall]]. [[US Open 1971|L'anno 1971]] segna la fine dell'era del dominio australiano agli US Open. Infatti, Laver, Rosewall e Emerson decisero di non ritornare più mentre [[John Newcombe]] viene sconfitto al primo turno da [[Jan Kodes]], il vincitore degli Internazionali di Francia. Kodes è riuscito ad arrivare in finale dove è stato sconfitto dall'americano [[Stan Smith]]. Questa edizione segna anche l'introduzione del [[tie-break]] sul punteggio di 6-6: ad aggiudicarsi il set è il giocatore che per primo riesce a vincere 7 punti o 2 in più dell'avversario. A differenza degli altri tornei del Grande Slam, il tiebreak agli US Open è presente anche nel set decisivo. [[US Open 1972|L'edizione 1972]] segna il grande ritorno di [[Arthur Ashe]] che arriva in finale, ma non riesce a battere il rumeno [[Ilie Nastase]] che vince il suo primo titolo del Grande Slam dopo due
Tra le donne, il primo titolo nell'era Open è stato vinto dall'inglese [[Virginia Wade]] che ha sconfitto in finale [[Billie Jean King]] per 6-4, 6-2, stanca dalle sue precedenti due partite finite in tre set. [[US Open 1969|L'anno seguente]], la testa di serie n° 2 [[Margaret Smith Court]] domina la concorrenza (ridotta per l'assenza di Ann Haydon-Jones) vincendo il titolo senza perdere nessun set. In finale è necessario un 6-2, 6-2 per battere [[Nancy Richey]]. Nello stesso anno vince anche gli Open di Francia e gli Australian Open. L'anno successivo riuscì a vincere i primi tre titoli del Grande Slam e si presenta agli US Open con la possibilità di realizzare il secondo Grande Slam della storia del tennis femminile. Sulla strada per la finale, perde solo tredici giochi e infine vince 6-2, 2-6, 6-1 contro [[Rosie Casals]]. Nello stesso anno vince anche nel doppio femminile e nel doppio misto. Nel [[US Open 1971|1971]], Billie Jean King riesce a trionfare a [[New York]] battendo [[Rosie Casals]], mentre Margaret Smith Court è costretta ad abbandonare il torneo a causa della sua gravidanza. La King mantiene il suo titolo l'anno seguente contro [[Kerry Reid]]. Il tennis femminile viene valorizzato ulteriormente con la vittoria della King contro [[Bobby Riggs]] nella [[Battaglia dei Sessi]] nel 1973. Tuttavia, essa perde il suo titolo americano sconfitta nel quarto turno da [[Julie Heldman]]. È Margaret Smith Court a vincere battendo in finale la sua connazionale [[Evonne Goolagong]] (3-6, 6-3, 7-5). Quest'ultima ha perso la finale dell'[[US Open 1974|edizione del 1974]] con lo stesso punteggio, ma contro Billie Jean King.
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[[US Open 1990|L'edizione 1990]] segna un cambiamento generazionale. Lendl, otto volte finalista perde al primo turno contro [[Aleksandr Vladimirovič Volkov|Alexander Volkov]]. Allo stesso tempo, due giovani americani, [[Pete Sampras]] e [[Andre Agassi]] riescono a raggiungere la finale. Agassi, già finalista a Parigi pochi mesi prima non riesce a ripetersi e Sampras diventa, in questa occasione, il più giovane giocatore a vincere gli US Open, a soli 19 anni. Presto questi scontri tra i due americani diventeranno un classico. Tuttavia, se una nuova generazione sta emergendo, gli [[US Open 1991]] sono stati lo scenario del ritorno trionfale del veterano Jimmy Connors. A 39 anni e numero 174 del mondo riceve una wildcard per partecipare al torneo. Riesce a realizzare l'impresa di arrivare fino alle semifinali, quando conduceva due set a zero e tre giochi a zero nel terzo set nel suo primo turno contro [[Patrick McEnroe]]. Finisce per perdere contro [[Jim Courier]], realizzando una delle più grandi prestazioni dell'era Open. Quanto a Courier, questi subisce una pesante sconfitta in finale contro [[Stefan Edberg]] col punteggio di 6-2, 6-4, 6-0. Lo svedese conserva il suo titolo [[US Open 1992|l'anno seguente]] contro Sampras dopo aver giocato tre partite in cinque set consecutivi, una contro [[Michael Chang]] della durata di cinque ore e 26 minuti (un record all'epoca per una partita del Grande Slam)<ref>{{cita|Bud Collins 2010|262}}</ref>. Sampras riesce a sollevare il trofeo per il seconda volta nel [[US Open 1993|1993]], dopo la vittoria contro [[Cedric Pioline]], sorprendente vincitore su [[Jim Courier]]. Tuttavia, [[US Open 1994|l'anno successivo]] Sampras è ostacolato da un infortunio che lo priva della preparazione agli US Open. È il suo grande rivale Agassi a vincere contro [[Michael Stich]] conquistando il suo secondo titolo del Grande Slam dopo Wimbledon nel 1992. Sampras ritorna a Flushing Meadows l'anno successivo prendendosi la rivincita su Andre Agassi dopo la sconfitta nella finale degli Australian Open. Sampras conserva il suo titolo l'anno successivo vincendo la finale contro [[Michael Chang]]. Il suo match contro [[Àlex Corretja]] nei quarti di finale rimane come uno dei più belli del torneo. La partita dura quattro ore e nove minuti e si conclude con il punteggio di 7-6 (5), 5-7, 5-7, 6-4, 7-6 (9). Nel [[US Open 1997|1997]], Sampras non riesce a superare il quarto turno perdendo contro [[Petr Korda]]. A trionfare è l'australiano [[Patrick Rafter]] vittorioso sul britannico [[Greg Rusedski]]. Rafter conserva il suo titolo nel [[US Open 1998|1998]] battendo Sampras in semifinale e il connazionale [[Mark Philippoussis]] in finale, realizzato un inedita tripletta vincendo anche il [[Canada Masters]] e [[Cincinnati Masters]]: performance eguagliata da [[Andy Roddick]] nel 2003 e [[Rafael Nadal]] nel 2013. Nel [[US Open 1999|1999]] Andre Agassi vince il torneo battendo [[Todd Martin]] per 6-4, 6-7 (5), 6-7 (2), 6-3, 6-2.
L'anno 1988 è stato caratterizzato dall'esplosione di [[Steffi Graf]] che arriva agli US Open dopo aver vinto gli Australian Open, Roland Garros e Wimbledon e il torneo di tennis olimpico a Seoul. Così la Graf ha la possibilità di realizzare il Grande Slam d'oro, cioè vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam e la medaglia d'oro olimpica, prestazione mai realizzata prima. [[Gabriela Sabatini]] è l'unica che ha sconfitto in questa stagione Steffi Graf. Tuttavia, l'argentina non può fare nulla e la Graf vince per 6-3, 3-6, 6-1, ottenendo così il Grande Slam d'oro. Conserva il titolo [[US Open 1989|l'anno seguente]], battendo [[Martina Navratilova]] dopo aver sofferto nei primi due set (3-6, 7-5, 6-1). Nel [[US Open 1990|1990]] la Sabatini si prende la rivincita e batte Steffi Graf. [[US Open 1991|L'edizione del 1991]] è segnata dall'esplosione della jugoslava [[Monica Seles]] che ha appena vinto l'Australian Open e l'Open di Francia (si ritirò da Wimbledon senza una ragione particolare)<ref>{{cita|Bud Collins 2010|254}}</ref>. Allo stesso tempo la Graf è sconfitta per la prima volta prima delle semifinali per mano della diciassettenne [[Jana Novotna]]. Quanto alla Seles, questa realizza il ''piccolo Slam'' vincendo la finale contro la Navratilova. L'anno seguente
=== Il nuovo millennio ===
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