Castello dei Paleologi (Casale Monferrato): differenze tra le versioni

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Dopo la [[pace di Cateau-Cambrésis]] del [[1559]], passata la città in mano ai [[Gonzaga]] di [[Mantova]], l'edificio perse la sua funzione di dimora e fu trasformato nuovamente in fortezza;<ref name="Castello1"/> vennero infatti potenziati i fianchi, le torri, furono aggiunti i [[Rivellino|rivellini]] (negli stessi anni ebbe inizio anche la costruzione della Cittadella).<ref name="Castello1"/> Fino alla metà del [[XIX secolo]] il castello mantenne inalterata la struttura impostata dai Gonzaga. Dal [[1856]], poi, a causa della necessità di nuovi spazi urbani, iniziò la demolizione dei rivellini.<ref name="Castello1"/> Tuttora il castello è in parte visitabile ed è diventato un contenitore culturale della città.<ref>{{Cita web|url=http://www.castellodelmonferrato.it/index.php|accesso=8 settembre 2010|titolo=Castello del Monferrato}}</ref>
 
L'edificio ha pianta esagonale asimmetrica con torrioni angolari ed è circondato da un fossato. Sul portone principale, come simbolo del potere signorile, è presente un bassorilievo marmoreo raffigurante le insegne gentilizie dei signori del Monferrato: [[Aleramici|Aleramo]], [[Paleologi]] e [[Gonzaga]]. Degni di nota sono i [[cammino di ronda|cammini di ronda]] e gli spettacolari sotterranei dell´ala occidentale ricostruiti nel [[XVIII secolo|Settecento]], entrambi visitabili.<ref name="Centro storico"/>
 
==Note==