Massoneria in Italia: differenze tra le versioni

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Nel [[1746]] fu fondata una loggia a [[Venezia]], alla quale sono da ricollegare le figure di [[Giacomo Casanova]], di [[Carlo Goldoni]] e di [[Francesco Griselini]], che rimase in attività fino al [[1755]], quando l'intervento degli [[Inquisizione|Inquisitori]] di Stato portò all'arresto del Casanova e ne determinò la chiusura. Ma una nuova loggia sorse nel [[1772]], con patente della Gran Loggia d'Inghilterra, per iniziativa del segretario del Senato, Pietro Gratarol, e rimase attiva fino al 1777, mentre nasceva un'altra loggia a Venezia, una a [[Vicenza]] ed un'altra a [[Padova]].
 
La prima loggia di [[Napoli]], formata da alti ufficiali e nobili, fu fondata nel [[1749]] su iniziativa di un mercante di seta francese, che successivamente costituì un'altra loggia di più modesta fisionomia sociale. Dopo la pubblicazione, avvenuta il 28 maggio [[1751]], della Bolla ''Providas Romanorum Pontificum'' emanata da [[papa Benedetto XIV]] per ribadire la condanna pontificia del [[1738]], [[Carlo VII di Borbone]] (che divenne poi il re Carlo III di Spagna) promulgò un editto (10 luglio [[1751]]) che proibiva la Libera Muratorìa nel [[Regno di Napoli]], tuttavia il provvedimento non stroncò la Massoneria: una risorta loggia locale ottenne una patente dalla Gran Loggia Nazionale di Olanda (10 marzo [[1764]]) che la promuoveva al rango di Gran Loggia Provinciale per il Regno di Napoli, mentre una seconda loggia, con patente della Gran Loggia d'Inghilterra (Moderns), il 7 marzo [[1769]] fu parimenti investita del rango di Gran Loggia Provinciale. [[Raimondo di Sangro]], VII principe di [[Sansevero]] ([[1710]]-[[1771]]) divenne massone nel [[1744]] e gran maestro di tutte le logge napoletane fino al [[1751]]<ref>{{cita web|http://www.zen-itvrijmetselaarsgilde.comeu/masonMaconnieke%20Encyclopedie/stor&socFMAP~1/REFORM/sangro.htm|Raimondo di Sangro: un breve profilo, di Giuseppe Rosica|10-02-2009}}</ref>. Sul finire del settecento sorse a Napoli "La philantropia", loggia di rito inglese in cui militarono alcune personalità dell'[[Illuminismo]] meridionale come [[Mario Pagano]] (che verrà eletto maestro venerabile), [[Gaetano Filangieri]], [[Giuseppe Leonardo Albanese|Giuseppe Albanese]], [[Donato Tommasi]] e [[Domenico Cirillo]]. Pagano, Albanese e Cirillo furono esponenti della [[Repubblica Partenopea]] e vennero condannati a morte dopo la restaurazione borbonica.
 
In [[Liguria]] tra il [[1745]] e il [[1749]] risultano una loggia a [[Bordighera]] e almeno due a [[Genova]], da collegare alla presenza delle truppe francesi in difesa della Repubblica. Verso la fine del secolo nacquero altre due logge nel capoluogo, una ([[1780]]) aderente al Regime Scozzese Rettificato e un'altra ([[1782]]) che ottenne una patente dalla Gran Loggia d'Inghilterra con il titolo di ''Old British and Ligurian Lodge''.