London Beer Flood: differenze tra le versioni

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La ''Horse Shoe Brewery'' era un birrificio gestito dalla ''Blackburn and Bywell'':<ref name=Chancellor>{{cita libro|nome= Edwin |cognome= Beresford Chancellor|url=http://books.google.it/books?id=SJcxAQAAIAAJ&q=%22Blackburn+and+Bywell%22&dq=%22Blackburn+and+Bywell%22&hl=it&sa=X&ei=OmhHVPWAGYSlygOW5YKABw&ved=0CCAQ6AEwAA|titolo=London's old Latin quarter: being an account of Tottenham Court road and its immediate surroundings|pagina=177|lingua=en|editore=J.Cape|ISBN= |accesso= 21 ottobre 2014|anno=1930}}</ref> presente dal 1764 all'intersezione della parte meridionale di Tottenham Court Road e Oxford Street rappresentava uno dei principali fornitori di birra dell'area.<ref name=gracesguide>{{cita web|url=http://www.gracesguide.co.uk/Meux%27s_Brewery|titolo=Meux's Brewery|data=|nome=Cristopher|data=8 October 2012|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20121031061421/http://www.gracesguide.co.uk/Meux%27s_Brewery|dataarchivio=31 ottobre 2012|urlmorto=no}}</ref>
 
Il proprietario al momento del disastro, Sir Henry Meux, nominato baronetto nel 1831<ref name=Chancellor/> e padre di un futuro membro del parlamento che portava il suo stesso nome, era figlio di Richard Meux, che aveva comprato con Mungo Murray la Jackson's Brewery di Mercer Street nel 1757. Distrutta quest'ultima dalle fiamme, nel 1763<ref name=Richmond>{{cita|Richmond|p.274}}</ref> con un nuovo partner commerciale la sua famiglia aveva comprato birreria Griffin in Liquorpond street, attualmente [[Clerkenwell Road]], fondando quella che sarebbe divenuta la ''Reid, Meux and Co''. Nel 1780 Murray aveva abbandonato l'impresa e a lui era subentrato tredici anni dopo il nuovo socio, Reid. Nel 1797 il primogenito Richard Meux jr era a sua volta entrato nell'impresa tre anni prima che il padre si ritirasse. Negli anni successivi si erano aggiunti gli altri figli di Richard Meux sr: il secondogenito Henry e il terzogenito Thomas.<ref name=Richmond>{{cita|Richmond|p.274}}</ref> Dopo una disputa nel 1807, tuttavia, Henry aveva abbandonato l'azienda di famiglia e aveva rilevato la ''Horse Shoe Brewery'', all'epoca attività di piccole dimensioni, il cui logo del [[ferro di cavallo]] era divenuto poi parte anche di quello della nuova gestione.<ref name=gracesguide />
 
Il mercato londinese della [[Porter (birra)|birra porter]] era in fase di espansione dalla fine del Settecento, quando la guerra con la Francia aveva determinato un aumento delle tasse sul malto maggiore di quelle sul [[luppolo]], sfavorendo il consume di ''pale ales'' (birre chiare e dolci) a vantaggio di birre più scure ed amare.<ref name=Brown>{{cita|Brown|p. 94}}</ref> All'epoca era frequente che le birrerie cittadine sfruttassero lo spazio disponibile in verticale per costruire nuove ''porter vats'' o ''casks'' (delle botti, o delle cisterne) che permettesero di contenere più porter, una tendenza comune in un settore non solo in rapida trasformazione, come dimostrano i frequenti cambi di proprietari, ma anche in espansione e che all'inizio dell'Ottocento vedeva grandi capitali investiti nei decenni precedenti.<ref>{{cita libro|nome= Ronald |cognome=Pattinson|url=http://books.google.it/books?id=B_ujAgAAQBAJ&pg=PA84&dq=%22London%22%22+Beer+Flood%22&hl=it&sa=X&ei=4ZpGVNDgBcqAywOKgYHoBg&ved=0CC4Q6AEwAjgU#v=onepage&q=%22London%22%22%20Beer%20Flood%22&f=false|titolo=Beer!| capitolo= London porter breweries in the 1830's (part two)|pagina=84|lingua=en|editore=Lulu.com|ISBN=isbn 9789490270148|accesso= 21 ottobre 2014|anno=}}</ref>