Gay Lib: differenze tra le versioni
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Nel [[2011]] partecipa all'edizione dell'[[Europride]] che si tiene a [[Roma]] pur non aderendo al manifesto politico ufficiale ed invitando i propri aderenti a portare bandiere tricolori al corteo<ref>[http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=758976 Gay: Gaylib, domani in piazza con tricolori all'Europride - - liberoquotidiano.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
<!-- Recentismo
GayLib è tra i firmatari, insieme a numerose altre associazioni, di una lettera di appello al [[Presidente del Consiglio]] [[Mario Monti]] nella quale viene chiesto di considerare tra i temi dei emergenza anche quello dei diritti civili<ref>http://notizie.radicali.it/articolo/2011-11-21/editoriale/nuovo-governo-lettera-appello-al-presidente-del-consiglio-metta-mano-</ref>.
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== Obiettivo dell'associazione ==
L'organizzazione dichiara di operare nel campo della politica e della cultura delle persone [[omosessuali]]:
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6. intervenendo nei casi di [[discriminazione]] rivolti verso singoli. Gay Lib interviene nella vita sociale attraverso i media, organizza conferenze e dibattiti e mantiene relazioni di cooperazione con altre associazioni "gemelle", anche internazionali, come Gay Lib Francia o la tedesca LSU.
== Programma ==
Il ''manifesto politico'' dell'associazione contiene punti caratterizzanti che la differenziano, anche nettamente, dalla maggioranza dei gruppi politici [[LGBT]], che si riconoscono in gran maggioranza nel [[centrosinistra]], come [[Arcigay]] e [[Arcilesbica]]:
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* '''Revisionismo storiografico'''. -- GayLib propone una "revisione" dei fatti e delle persone che hanno avuto parte nella "[[movimento di liberazione omosessuale|questione omosessuale]]" in tutto il mondo, portando avanti [[Omosessualità nella storia|il lavoro storiografico già avviato]], ma con forma ed analisi meno sfavorevoli alla destra. Tale necessità si evidenzia per il fatto che, a dire di GayLib, verrebbero ''"tendenziosamente ricordate solo [[Storia degli omosessuali nella Germania nazista e durante l'olocausto|le persecuzioni compiute a danno di persone omosessuali ad opera delle ideologie vicine alla destra]], mentre vige un silenzio assoluto sulle violenze, sulle esecuzioni, sulle detenzioni e sulle torture subite dai gay nei [[Persecuzione dell'omosessualità in Urss|paesi comunisti]] così come [[Omosessualità e Islam|in quelli arabi]]"''. GayLib stigmatizza inoltre la presenza della simbologia [[comunista]] e [[Palestina|filopalestinese]] alle [[Gay pride|manifestazioni gay]].
== Approccio storico sui "gay a destra" ==
{{quote|Nei paesi fascisti, l'omosessualità, rovinosa per la gioventù, fiorisce impunemente... Facciamo sparire tutti gli omosessuali e sparirà il fascismo!|Articolo pubblicato da [[Maksim Gorkij]] sulla "Pravda" e sulla "Izvestia" datato 23 maggio 1934.}}
Marco Fraquelli, studioso della cultura di [[estrema destra]] nonché biografo di [[Julius Evola]], nel suo saggio "Omosessuali di destra"<ref>(2007, per [[Rubbettino editore]])</ref> introduce, forse per la prima volta, un discorso riguardante l'associazione tra cultura di destra e quell'estetica che rimanda direttamente all'[[omoerotismo]], oltre che un excursus storico alla scoperta di personalità omosessuali appartenenti al mondo della destra politica, dall'epoca del [[Neoclassicismo]] artistico ai nostri giorni; l'autore mette in rilievo l'apparente palese contraddizione di un'ideologia la quale seppur impregnata di [[omofobia]] e [[maschilismo]] presenta al suo interno molte ambiguità di natura sessuale e che in qualche caso è addirittura arrivata a teorizzare la perfetta compatibilità tra personalità omosessuale e personalità fascista<ref>''Omosessuali di destra'', Introduzione, pag.6-9</ref>.
E' questo il caso di alcune elaborazioni pseudofilosofiche sorte in pieno [[regime nazista]]; in qualche caso si è giunti anche a teorizzare perfino come imprescindibile il connubio tra l'essere omosessuale e, al tempo stesso, l'essere espressione più pura e paladini del pensiero reazionario. Lo stesso storico [[George Mosse]] ha dimostrato nel suo "Sessualità e nazionalismo" gli strettissimi legami che intercorrono tra il cosiddetto [[terzo sesso]] e il carattere totalitario<ref>''Omosessuali di destra'', Introduzione, pag.6-9</ref>.
Tutto ebbe inizio da un incontro avuto a metà degli anni '80 con un rappresentante dell'[[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale]] il quale, saputo che stava preparano una tesi di laurea su Evola, gli chiese: "''Ma scrive almeno che Evola iera un culatòn? Guardi che tutti sanno che al Maestro piace toccare il culo ai ragazzetti che lo vanno a trovare...''"<ref>''Omosessuali di destra'', Introduzione, pag.6-7</ref>.. A ciò s'aggiunse nel 1994 il tentativo di biografa intellettuale di [[Friedrich Nietzsche]] intitolato ''[[Nietzsche. Il segreto di Zarathustra]]'' in cui si propone l'ipotesi che il concetto di [[dionisiaco]] del filosofo gli sia stato ispirato da una relazione [[pederastia|pederastica]] avuta con un uomo, un poeta bohemien, quand'era ancora uno studente adolescente.
Fraquelli nota che la cultura politica di destra non solo presenta al proprio interno personalità dalla sessualità ambigua, ma addirittura alcune vere e proprie [[icona gay|icone gay]] letterarie quali possono essere [[Yukio Mishima]] e il "martire" [[Robert Brasillach]]
=== Estetica fascista = omoerotismo?! ===
Il già citato Mosse afferma che esiste una precisa continuità nel paradigma di bellezza e mascolinità che parte dal critico d'arte tedesco omosessuale [[Winckelmann]] per giungere ad esempio ad [[Arno Breker]], artista nazista per eccellenza, o all'architetto prediletto da [[Adolf Hitler]], ossia [[Albert Speer]]:"''l'arte nazista era in realtà omoerotica quanto quella di tutti i nazionalismi moderni...''"
A proposito della sua venerazione per la [[scultura greca]], Winckelmann però (assieme ad [[August von Platen]] e [[Michelangelo Buonarroti]]) nega che vi sia un rapporto tra la bellezza perfetta e il desiderio di avere con questa bellezza relazioni sessuali, conclude Mosse notando l'ironia "nel fatto che un omosessuale, Winckelmann, avesse adattato l'arte greca ai gusti delle classi medie e abbia fornito il modello per lo stereotipo maschile nazionale"<ref>Sessualità e nazionalismo, pag.15</ref>. Celebre è l'episodio narrato da [[Giacomo Casanova]] in ''[[Storia della mia vita]]'': un giorno andato a far visita a Winckelmann che risiedeva a Roma, trova un giovane e bel ragazzetto "intento a tirarsi su le braghe, lesto lesto, in un evidente tentativo di ricomporsi in fretta e furia"<ref>Mondadori vol.IV, pag 262-3</ref>.
Ora, il [[Neoclassicismo]] non si limita a riesumare esclusivamente l'ambito estetico dell'epoca classica, ma ne ripropone anche nella sua interezza l'ideologia comportamentale, compreso quindi anche il lato dei rapporti sociali-interpersonali-sessuali. Da qui l'enfatizzazione della [[pederastia greca]] la quale occupa un posto centrale perfino nelle discussioni filosofiche antiche: omosessualità e passione per il classicismo saranno per molto tempo considerate intrinsecamente interconnesse<ref>Paolo Zanotti, ''Classici dell'omosessualità'', BUR, 2006</ref>.
La stessa cosa afferma anche [[Dominique Fernandez]] ne ''[[Il ratto di Ganimede]]'' che "i loro (di fascismo e nazismo) atleti e i loro guerrieri, troppo virili, hanno l'aria di posare per riviste gay. Assenza di ambiguità, bellezza troppo perfetta, posizioni ostentate, arte superficiale da manifesto: tutti i fantasmi dell'immaginario omosessuale si scatenano in queste figure erotizzate a oltranza"<ref>pag.185</ref>, al riguardo basti solo pensare alle sculture dello [[Stadio dei marmi]] di Roma prodotte negli anni '30.
Il corpo virile greco, riscoperto tramite le descrizioni di Winckelmann, diverrà immediatamente l'ideale normativo sbandierato dai nazionalismi europei<ref>Paolo Zanotti, ''Il gay'', 2005 Fazi editore, pag.135</ref>. La componente omosessuale delle personalità che hanno avuto un ruolo da protagonisti nel percorso che ha portato alla formazione e all'ideologia dei regimi totalitari non è, in molti casi, trascurabile... personalità che formeranno gli anelli di una catena che dal [[secolo dei lumi]] giunge fino all'epoca dei regimi totalitari<ref>Omosessuali di destra, pag.23</ref>.Una continuità sconcertante che dal culto del bello di Winckelmann conduce direttamente ai lager nazisti<ref>Nicola Barilli, "Per una traiettoria storica del corpo umano", pubblicato [http://www.griseldaonline.it/didattica/traiettoria-corpo-umano-winckelmann-barilli.html online]</ref>.
=== Omosessualità e politica da Platone a Mishima ===
{{quote|Difendete la bellezza! E' questo il vostro unico officio. Difendete il sogno che è in voi!|[[Gabriele D'Annunzio]]}}
In Germania l'origine della cultura omosessuale di destra viene individuata nei [[Wandervogel]]-Uccelli migratori, movimento giovanile tedesco sorto nel 1896; sono stati i primi a indossare camicie brune e a fare il saluto a braccio destro teso. Nel 1903 viene pubblicato ''[[Sesso e carattere]]'' del giovane filosofo [[Otto Weininger]], viennese di lingua tedesca e madre ebrea, suicida ventiquattrenne per una crisi depressiva indotta pare da un'omosessualità latente e non accettata: la sua opera è il testo basilare dell'[[antifemminismo]], dell'[[antisemitismo]] e dell'ostilità nei confronti della [[democrazia]]<ref>Omosessuali i destra, prefazione di [[Giorgio Galli]] pag.XV</ref>.
Appena giunto al potere Hitler, quale esaltatore della virilità germanica, propone di affidare la presidenza dell'"Unione degli scrittori tedeschi" al poeta austriaco omosessuale [[Stefan George]] il quale però, già molto malato, si trovò a dover rifiutare l'incarico; viene pertanto sostituito dal medico-scrittore [[Gottfried Benn]], intimo amico di [[Klaus Mann]], il figlio letterato - nonché omosessuale anch'egli - di [[Thomas Mann]]<ref>Omosessuali i destra, prefazione di [[Giorgio Galli]] pag.X-XI</ref>.
Per i primi tre decenni del '900 Berlino era stata comunque, al di là delle ideologie, una delle capitali mondiali della vita omosessuale, con 130 locali aperti nel 1933; addirittura le prime iniziative a tutela degli omosessuali hanno avuto origine proprio in terra tedesca. Meta ideale nel 1929 per il giovane scrittore inglese omosessuale [[Christopher Isherwood]] appena uscito da [[Cambridge]]. Culla del primo [[movimento di liberazione omosessuale]] è proprio qui, in Germania, che incontriamo già nel XIX secolo gli autentici pionieri dell'attivismo gay<ref>Omosessuali i destra, prefazione di [[Giorgio Galli]] pag.XI</ref>.
Inglese è anche [[Aleister Crowley]], propugnatore della [[magia sessuale]] e fondatore del moderno [[occultismo]], agente dei servizi segreti inglesi e uomo di destra il quale non disdegnava di praticare il sesso con i giovani ragazzi<ref>Omosessuali i destra, prefazione di [[Giorgio Galli]] pag.XII</ref>.
Per passare all'Asia l'orientalista Leonardo Vittorio Arena indica nella vita promiscua all'interno dei monasteri buddhisti del IX secolo l'origine dell'omosessualità giapponese-samuraica; a differenza della [[pederastia greca]] occidentale però qui è invece propriamente al giovane che viene consigliato di prendere l'iniziativa nella scelta di un compagno più maturo: questo legame tr monaco e novizio passa poi all'omoerotismo dei [[samurai]]. Fino a giungere al [[seppuku]] di [[Yukio Mishima]]<ref>Omosessuali i destra, prefazione di [[Giorgio Galli]] pag.XIII-XIV</ref>.
=== Oggi ===
Il giornalista ed editore francese [[Michel Caignet]] (1954-): neonazista, antisemita e negazionista<ref name="Lebourg">Nicolas Lebourg, [http://www.univ-perp.fr/modules/resources/download/default/documents/docs%252520crhism/d1%252520Lebourg.doc « L'invention d'une doxa néo-fasciste : le rôle de l'avant-garde nationaliste-révolutionnaire. Idéologie négationniste, propagandes anti-américaine, anti-immigration, anti-juive »], ''Domitia'', n°1, octobre 2001 ; reproduit sur le site de l'[[Université de Perpignan]].</ref> , nel 1986 fonda il mensile "Gaie France" in cui declama l'amore nei confronti dei ragazzini<ref name="Derrière les mots">[http://www.humanite.fr/node/146215 « Derrière les mots, l'écœurement »], ''L'Humanité'', 18 juin 1997.</ref>. Nel 1992 la rivista viene accusata di incitamento alla pedofilia e vietata ai minori<ref>[http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000527183 Arrêté du ministre de l'intérieur du 27 mai 1992 portant interdiction de vente d'une revue aux mineurs]</ref>; nel 1997 è processato per la diffusione di film pornografici con minorenni<ref>[http://www.humanite.fr/node/146371 Des enfants de Bogota pour des voyeurs français] [[L'Humanité]] 1997</ref> e condannato a quattro anni di carcere<ref name="Lebourg"/>.
== Note ==
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