Periodo dei Duchi: differenze tra le versioni
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[[File:Eparchie_Italia_580_ca..GIF|upright=1.4|thumb|L'Italia nel 580, suddivisa in eparchie, secondo Giorgio Ciprio. Cartina basata sulla ricostruzione di PM Conti, non esente da critiche.]]
Le conquiste dei Longobardi durante il periodo dei duchi aveva spinto Bisanzio a riorganizzare l'assetto amministrativo-militare dell'Italia rimasta bizantina. Intorno al [[580]], stando alla ''Descriptio orbis romani'' di Giorgio Ciprio, sembra che [[Tiberio II Costantino di Bisanzio|Tiberio II]] divise in cinque province o ''[[eparchia|eparchie]]'' l'Italia bizantina:
* [[Annonaria (eparchia)|Annonaria]], comprendente i residui possedimenti bizantini
* [[Ducato di Calabria|Calabria]], comprendente i residui possedimenti bizantini in ''Lucania'' e in ''Apulia'' meridionale.
* [[Ducato di Napoli|Campania]], comprendente i residui possedimenti in ''Campania'', in Sannio e nel Nord dell'Apulia.
* [[Emilia (eparchia)|Emilia]],
* [[Urbicaria (eparchia)|Urbicaria]], comprendente i residui possedimenti bizantini in Liguria, Alpi Cozie, Tuscia, Valeria, Piceno, e l'estremo Nord della Campania.
Tale riforma amministrativa dell'Italia sembra motivata dall'adattare l'amministrazione dell'Italia alle necessità militari del momento, visto che gran parte della Penisola era soggetta alle devastazioni dei [[Longobardi]] e ogni tentativo (compresa la spedizione di Baduario) per sloggiarli era fallito; prendendo dunque atto delle conquiste effettuate dai Longobardi, fu introdotto con la riforma il sistema dei tratti limitanei, anticipando la riforma dell'Esarcato, che fu realizzata alcuni anni dopo.<ref>{{cita libro|Bavant|Le duché byzantin de Rome. Origine, durée et extension géographique|url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-5110_1979_num_91_1_2486|pp=49-50.}}</ref>
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