Tolleranza zero: differenze tra le versioni

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{{F|politica|luglio 2010}}
La politica della '''tolleranza zero''' è un modello di governo che prevede un'applicazione particolarmente intransigente delle norme di pubblica sicurezza nei confronti delle trasgressioni minori, come il mancato pagamento del biglietto dell'autobus, la prostituzione, gli scippi etc. L'abitudine alla legalità, secondo questa teoria, dovrebbe produrre in breve tempo, insieme alla riduzione della microcriminalità, anche un calo dei reati maggiori, quali stupri e omicidi.
 
L'espressione '''tolleranza zero''' indica ad un modello politico basato sull'applicazione particolarmente intransigente delle norme di pubblica sicurezza, applicato per la prima volta dell'ex sindaco di [[New York]], [[Rudolph Giuliani]].
In Italia il termine è stato utilizzato in accezioni diverse, da diverse parti politiche, non necessariamente in relazione alla teoria che ne è alla base: in generale o in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni, si tende a parlare di tolleranza-zero (ad es. nei confronti del fumo) come di un generico inasprimento delle sanzioni e dei divieti.
 
==Storia==
Questa politica deriva dalla "[[teoria delle finestre rotte]]" (''broken windows theory'') formulata nel [[1982]] dai criminologisociologi [[James Q. Wilson]] e [[George Kelling]], che prevede che se le persone si abituano a vederevedendo una finestra rotta, inche non seguitoviene riparata, si abituerannoabituano anchead a vederneun'idea romperedi altredeterioramento, edi adisinteresse viveree insenza unregole, ambienteche devastatostimola senzale reagire:attività riparandocriminali{{Sfn la| finestra,Wilson ci| si abitua alKelling rispetto| della1982}} legalità.
 
il neoeletto
Se l'idea è quella di arrivare a punire ogni infrazione di legge, indipendentemente dall’entità della trasgressione, a questo si arriva per gradi e cominciando dalle piccole cose.
L'ex sindaco di [[New York]], [[Rudolph Giuliani]], applicò la teoria della finestra rotta nel [[1994]]. Uno dei luoghi più pericolosi della città era la metropolitana.
La [[Tolleranza zero]] nei confronti delle trasgressioni minori, come il mancato pagamento del biglietto spazzò via l'idea che la metropolitana fosse una zona senza regole, producendo un immediata contrazione del numero di crimini, anche gravi<ref name="unitresorrentina">{{cita web|url=http://www.unitresorrentina.org/foto/24-forum/85-la-teoria-delle-finestre-rotte|titolo=LA TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE|sito=unitresorrentina.org|accesso=14/10/2014}}</ref>.
 
==In Italia==
In Italia, l'espressione tolleranza zero è stata utilizzata in accezioni diverse, da diverse parti politiche, spesso perdendo ogni relazione con la teoria che ne è alla base formale: numerosi Governi hanno voluto interpretare questa politica varando diversi "pecchetti sicurezza" basati sul generico inasprimento delle sanzioni, dei divieti e delle pene detentive; alcuni sindaci invece l'hanno intesa come una azione di repressione contro attività ritenute sgradevoli e/o indecorose come l'accattonaggio e la prostituzione. Tuttavia non essendo reati, la repressione verso queste attività è avvenuta per vie traverse, come ad esempio le multe a gli automobilisti che si fermavano accanto alle prostitute; la [[Lega nord]] ha applicato questa politica facendo approvare al Parlamento la [[Legge Bossi-Fini]] e successivamente il [[Reato di clandestinità]], entrambi con l'obiettivo di contrastare l'immigrazione clandestina.
 
A parte questi esempi, tolleranza zero è diventato un modo di dire mer manifestare la propria fermezza, in generale o in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni come ad esempio nei confronti del fumo.
 
La tolleranza zero viene tipicamente applicata dalle scuole, relativamente a certi ambiti quali la detenzione e l’utilizzo di droghe o di armi. Per esempio, uno studente trovato in possesso di droga o di armi in una scuola che applica la tolleranza-zero incorrerà immediatamente nella massima sanzione prevista. È chiaro che una tale politica richiede una normativa estremamente esplicita; una normativa confusa o generica potrebbe provocare altrimenti grosse conseguenze.
 
==Critiche==
Da parte dei detrattori permangono molte perplessità sull'applicabilità e sull'utilizzo di politiche a tolleranza zero (termine che è spesso associato, non solo negli [[Stati Uniti d'America]], all'azione amministrativa dell'ex sindaco di [[New York]], [[Rudolph Giuliani]], la cui applicazione, secondo alcuni non sembra abbia dato buoni frutti). Ad esempio scrive Wacquant in proposito, nel suo libro "Tolleranza zero", che per averne la prova basta confrontare i dati di New York con quelli di San Diego, non aderente a quel tipo di politica: tra il 1993 e il 1996, la metropoli californiana può vantare una diminuzione della criminalità identica a quella di New York.
* Nel libro ''Parola d'ordine:Tolleranza zero'', [[Loic Wacquant]] scrive che per averne la prova dell'inefficacia di questa politica, basta confrontare i dati di New York con quelli di San Diego: tra il 1993 e il 1996, la metropoli californiana può vantare una diminuzione della criminalità identica a quella di New York, avendo adottato tutt'altre politiche.
* Sia negli [[Stati Uniti d'America]] che in Italia, la tolleranza zero è spesso associata ad un uso spropositato della forza da parte dei Pubblici ufficiali verso gli individui socialmente più deboli come immigrati, senza tetto e minoranze etnice.
Se* lL'idea è quella di arrivare a punire ogni infrazione di legge, indipendentemente dall’entità della trasgressione, asempre questopiù siduramente arrivaha permostrato gradievidenti elimiti cominciandocostituzionali dalleed inapplicabilità per piccolemotivi coseeconomici.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[Prevenzione del crimine attraverso la progettazione ambientale]]
* [[Teoria delle finestre rotte]]
 
[[Categoria:Pratiche politiche]]
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