Democrazia Proletaria: differenze tra le versioni
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Nel [[1975]], in occasione delle elezioni regionali, i principali movimenti della sinistra italiana extraparlamentare: [[Partito di Unità Proletaria per il comunismo]] (PdUP per il comunismo), [[Avanguardia Operaia]] (AO) e il [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]] (MLS, già [[Movimento Studentesco]], MS), decisero di modificare la loro scelta di rifiuto dalla attività politica in sedi istituzionali come il parlamento, promuovendo il cartello elettorale di Democrazia Proletaria, a cui aderirono, in sede locale, anche altre formazioni minori come l'[[Organizzazione Comunista marxista-leninista]], i [[Gruppi Comunisti Rivoluzionari]] (che cambieranno nome in '''Lega Comunista Rivoluzionaria IV Internazionale''' nel [[1979]]) e la '''Lega dei Comunisti''', ultimo residuo de [[Il potere operaio pisano]].{{citazione necessaria| Inoltre [[Lotta Continua]] (LC) diede indicazione di voto per il PCI.}}
Nel [[1976]] a questa coalizione si aggiunse Lotta Continua, e si ebbero alcune divisioni all'interno del PdUP tra le due componenti interne (favorevoli o contrarie
DP presentò proprie liste alle [[elezioni politiche del 1976]], ottenendo il'1,5% dei voti. Vennero eletti sei deputati: tre del PdUP ([[Lucio Magri]], [[Eliseo Milani]] e [[Luciana Castellina]]), uno di LC ([[Mimmo Pinto]]) e due di AO ([[Massimo Gorla]] e [[Silverio Corvisieri]]). [[Vittorio Foa]] (PdUP), che era stato eletto nelle circoscrizioni di [[Torino]] e [[Napoli]], rinunciò al proprio seggio facendo subentrare Corvisieri e Pinto.
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