Giuseppe Garibaldi (C 551): differenze tra le versioni

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Caratteristiche: si scrive ski-jump! non sky!
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L'unità, progettata per operazioni [[Lotta antinave|antinave]], [[Armi contraerei|antiaeree]] e [[Anti-Submarine Warfare|antisommergibile]] e per assolvere funzioni di comando e di controllo di operazioni da parte di forze complesse, dispone di una componente aerea che può, alternativamente, essere composta fino ad un massimo di 12 [[aereo|aerei]] [[STOVL]] [[McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II|AV-8B Harrier II]] o 18 [[elicottero|elicotteri]] [[AgustaWestland|Agusta]] [[Sikorsky S-61|SH-3D]]. Lo scafo è suddiviso in 13 compartimenti stagni da paratie verticali, mentre è suddiviso in sei ponti in senso longitudinale.<ref name="Mezzi Militari">{{cita web|url=http://digilander.libero.it/en_mezzi_militari/html/garibaldi.html|titolo=Garibaldi - Portaerei leggera STOVL|accesso=15 dicembre 2008|Digilander - "Mezzi Militari Italiani e Internazionali"}}</ref> Particolare cura è stata posta, in fase progettuale, allo studio della carena, sottoposta a numerose prove presso l’[[INSEAN]] ('''I'''stituto '''N'''azionale di '''S'''tudi ed '''E'''sperienze di '''A'''rchitettura '''N'''avale) di Roma che, su richiesta dell’Italcantieri, ha predisposto un bacino per le prove in condizioni di mare agitato e per lo studio dei fenomeni di [[cavitazione]],<ref name="Betasom"/> mentre nel [[lago di Nemi]] sono state effettuate le prove di manovrabilità su un modello della nave di 8,57 [[Metro (unità di misura)|metri]].<ref name="Betasom"/> Lo scafo è dotato di normali alette antirollio, mentre con una velocità di navigazione superiore ai 18 [[Nodo (unità di misura)|nodi]], due coppie di pinne retrattili, a comando elettro-idraulico, consentono una riduzione del rollio da 30° a 3°;<ref name="Betasom"/>e in funzione di riequilibrio dei carichi, in seguito a spostamenti di elicotteri o aerei, il servizio di bilanciamento trasversale viene assicurato da 2 casse di compensazione attive, poste in zona maestra, che sono riempite e svuotate mediante immissione od espulsione di acqua travasata da due elettropompe.<ref name="Betasom"/>
 
Il ponte di volo, dalla caratteristica struttura disassata rispetto all'asse longitudinale della nave, è dotato di un trampolino di lancio (''skyski-jump'') inclinato di 6° 5', è lungo 174 e largo 30 [[metro|metri]] ed è provvisto di una passerella laterale per il movimento del personale e per la sistemazione di attrezzature accessorie quali punti rifornimento carburanti, prese di energia e servizi antincendi. Tale passerella è posizionata circa un metro al di sotto del ponte di volo.<ref name="Mezzi Militari"/><ref name="Betasom"/> e l’aumento di quota della prora, in seguito alla decisione di adottare lo ski-jump, ha consentito il miglioramento della stabilità della nave in condizioni di mare agitato.<ref name="Betasom"/>
 
All'equipaggio che con il personale del comando complesso sfiora i 600 componenti, vanno aggiunti 230 del personale del gruppo aereo. L'[[hangar]] per ospitare la componente imbarcata è situato al di sotto del ponte di volo; esso misura 108×15×6 [[metro|metri]], è diviso in tre sezioni da due pareti tagliafiamma ed è dotato di due elevatori da 18×10 [[metro|m]] della portata di 18 [[tonnellata|tonnellate]] della Navalimpianti, posti rispettivamente a prua ed a poppa della sovrastruttura (detta ''isola'') e praticamente in asse con la sovrastruttura,<ref name="marina.difesa.it">[http://www.marina.difesa.it/uominimezzi/navi/Pagine/Garibaldi.aspx Garibaldi Portaeromobili - La nave]</ref> che a sua volta è raggruppata intorno all’unico [[fumaiolo]], in cui vengono convogliati i gas di scarico dei due gruppi propulsori, dei generatori [[Motore Diesel|diesel]] e delle calderine ausiliarie.<ref name="Betasom"/> L’isola, posizionata sul lato di dritta è lunga circa 60 metri ed ospita la plancia di comando, i locali operativi, e i gli alberi che sostengono gran parte delle numerose apparecchiature elettroniche.<ref name="Betasom"/>Inizialmente era previsto un secondo ponte continuo al di sotto del ponte di volo, ma considerazioni riguardanti sulla stabilità della nave hanno indotto a preferire la soluzione alla fine adottata,<ref name="Betasom"/> con l'inconveniente che l'hangar, con i due elevatori collocati a proravia e poppavia dell’isola, blocca le comunicazioni tra i due lati dell’unità, possibili solo al di fuori della zona occupata dall’aviorimessa;<ref name="Betasom"/> sotto il ponte di volo si contano altri sei ponti.<ref name="Betasom"/>
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Per le operazioni di [[guerra elettronica]] l'unità è dotata dal sistema integrato ESM/ECM Elettronica MM/SLQ-32 Nettuno, i cui elementi operano sia in funzione [[Contromisure elettroniche|ECM (Electronic Counter Measures)]] attiva per disturbare ed ingannare i radar avversari ed i sistemi di guida dei missili nemici, sia in funzione [[Electronic Support Measures|ESM (Electronic Support Measures)]] passiva, per la localizzazione e l'analisi delle emissioni di apparecchiature elettroniche ritenute non amiche.
 
La protezione elettronica antisiluro è affidata al sistema [[SLAT]] e al sistema [[AN/SLQ-25 Nixie]], usato da molte [[Marina militare|marine]] [[NATO]]. Il sistema AN/SLQ-25 è dotato di una fonte di [[Decoy (guerra elettronica)|decoyinganni (o civette)]] antisiluro mediante un apparato filabile in mare, che emette segnali di disturbo, come il rumore di un'elica o del motore per ingannare e deviare i [[siluro|siluri]] in arrivo. Una versione più moderna del sistema AN/SLQ-25, denominata AN/SLQ-25B, è dotata di sensori in grado anche di individuare e localizzare sommergibili e siluri in arrivo.<ref>{{en}}[http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/weaps/an-slq-25.htm Il sistema AN/SLQ-25]</ref>
 
La dotazioni dei sensori è completata dal [[sonar]] a bassa frequenza, inizialmente il Raytheon DE 1160LF<ref>[http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ship/weaps/an-sqs-56.htm Descrizione dei sonar serie AN/SQS-56//DE1160 sul sito FAS]</ref> montato a scafo sostituito dal DMS-2000 dopo i lavori di ammodernamenti del [[2003]].