Augusto Piccini: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Augusto, dopo i primi studi, nel 1872 frequentò il corso di farmacia all'Istituto superiore di Firenze e nel 1874, appena ventenne pubblicò un articolo, ''Nuovo areometro a scala arbitraria'', nel quale applicando il principio di Archimede per il quale un corpo immerso in un liquido perde del suo peso una quantità di eguale misura al peso del fluido spostato e con esso facendo numerosi esperimenti, descrisse il suo nuovo strumento. Il 21 agosto del 1876 si laureò in fisica e chimica presso l'università di Padova dove divenne assistente alla cattedra di chimica farmaceutica. Nel 1878 divenne assistente di chimica docimastica a Roma e insegnante di chimica analitica. L'anno successivo collaborò con Michele Fileti, il quale dal 1875 era assistente e vicedirettore del laboratorio di via Panisperna a Roma, in uno studio di chimica organica in cui si definiva il meccanismo di trasposizione molecolare in amine aromatiche e grasse già analizzata da Charles-Adolphe Wurtz e da August Wilhelm von Hofman. Nel 1880 iniziò la sua specializzazione in chimica analitica e inorganica e fu nominato assistente di chimica generale con Giacomo Ciamician, sotto la direzione di Stanislao Cannizzaro. Proprio in questi anni iniziò uno studio sull'ossidazione dell'acido titanico che presentò all'Accademia dei Lincei nel 1882 e che si avvalse di una sua conoscenza accurata della tavola periodica di Mendeleev con il suo sistema di classificazione degli elementi e delle loro caratteristiche fisiche e chimiche, Piccini infatti per comprendere a pieno gli studi dello scienziato russo, imparò la sua lingua e riprese lo studio della matematica.
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